I giovani, giunti a Madrid da tutto il mondo, hanno avuto nei mesi passati un valido strumento per approfondire il significato della Gmg: il messaggio di Benedetto XVI, pubblicato nell’agosto dell’anno scorso. Un documento che sviluppa il tema scelto per la Giornata Mondiale della Gioventù: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”, tratto da un passo della Lettera di San Paolo ai Colossesi (ascolta).
Radio Vaticana - “La fede cristiana non è solo credere a delle verità, ma è anzitutto una relazione personale con Gesù Cristo”: è uno dei passaggi chiave del messaggio di Benedetto XVI per la Gmg di Madrid. Il Papa ribadisce che, solo entrando in rapporto personale con Gesù, scopriamo la nostra verità e che nella sua amicizia “la vita cresce e si realizza in pienezza”. Ecco perché, è il suo incoraggiamento, tutti gli uomini e in particolare i giovani sono chiamati a tendere verso Dio, verso l’infinito. Questo, avverte il Pontefice con le parole dell’Apostolo Paolo, è però possibile solo se siamo ancorati a Cristo:
“Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” (2,7). E’ decisamente una proposta contro-corrente! Chi, infatti, oggi propone ai giovani di essere 'radicati' e 'saldi'? Piuttosto si esalta l’incertezza, la mobilità, la volubilità… tutti aspetti che riflettono una cultura indecisa riguardo ai valori di fondo, ai principi in base ai quali orientare e regolare la propria vita”.
“Radicati” e “fondati”. Il Pontefice spiega che questi due termini del passo paolino, scelto per la Gmg, evocano le immagini dell’albero e della casa. Un riferimento particolarmente adatto all’impegnativo percorso che devono affrontare i giovani:
"Il giovane, infatti, è come un albero in crescita: per svilupparsi bene ha bisogno di radici profonde, che, in caso di tempeste di vento, lo tengano ben piantato al suolo. Così anche l’immagine dell’edificio in costruzione richiama l’esigenza di valide fondamenta, perché la casa sia solida e sicura".
“La scelta di credere in Cristo e di seguirlo – si legge nel Messaggio – non è facile; è ostacolata dalle nostre infedeltà personali e da tante voci che indicano vie più facili”. Tuttavia, rassicura il Papa, non bisogna scoraggiarsi, cercando piuttosto il sostegno della comunità cristiana. “Se nessun uomo è un’isola – afferma – tanto meno lo è il cristiano, che scopre nella Chiesa la bellezza della fede condivisa”. Ma qual è dunque il cuore del Messaggio consegnato dal Papa ai giovani della Gmg?
“Esso sta nelle espressioni 'in Cristo' e 'nella fede'. La piena maturità della persona, la sua stabilità interiore, hanno il fondamento nella relazione con Dio, relazione che passa attraverso l’incontro con Gesù Cristo. Un rapporto di profonda fiducia, di autentica amicizia con Gesù è in grado di dare ad un giovane ciò di cui ha più bisogno per affrontare bene la vita: serenità e luce interiore, attitudine a pensare positivamente, larghezza d’animo verso gli altri, disponibilità a pagare di persona per il bene, la giustizia e la verità”.
Radio Vaticana - “La fede cristiana non è solo credere a delle verità, ma è anzitutto una relazione personale con Gesù Cristo”: è uno dei passaggi chiave del messaggio di Benedetto XVI per la Gmg di Madrid. Il Papa ribadisce che, solo entrando in rapporto personale con Gesù, scopriamo la nostra verità e che nella sua amicizia “la vita cresce e si realizza in pienezza”. Ecco perché, è il suo incoraggiamento, tutti gli uomini e in particolare i giovani sono chiamati a tendere verso Dio, verso l’infinito. Questo, avverte il Pontefice con le parole dell’Apostolo Paolo, è però possibile solo se siamo ancorati a Cristo:
“Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” (2,7). E’ decisamente una proposta contro-corrente! Chi, infatti, oggi propone ai giovani di essere 'radicati' e 'saldi'? Piuttosto si esalta l’incertezza, la mobilità, la volubilità… tutti aspetti che riflettono una cultura indecisa riguardo ai valori di fondo, ai principi in base ai quali orientare e regolare la propria vita”.
“Radicati” e “fondati”. Il Pontefice spiega che questi due termini del passo paolino, scelto per la Gmg, evocano le immagini dell’albero e della casa. Un riferimento particolarmente adatto all’impegnativo percorso che devono affrontare i giovani:
"Il giovane, infatti, è come un albero in crescita: per svilupparsi bene ha bisogno di radici profonde, che, in caso di tempeste di vento, lo tengano ben piantato al suolo. Così anche l’immagine dell’edificio in costruzione richiama l’esigenza di valide fondamenta, perché la casa sia solida e sicura".
“La scelta di credere in Cristo e di seguirlo – si legge nel Messaggio – non è facile; è ostacolata dalle nostre infedeltà personali e da tante voci che indicano vie più facili”. Tuttavia, rassicura il Papa, non bisogna scoraggiarsi, cercando piuttosto il sostegno della comunità cristiana. “Se nessun uomo è un’isola – afferma – tanto meno lo è il cristiano, che scopre nella Chiesa la bellezza della fede condivisa”. Ma qual è dunque il cuore del Messaggio consegnato dal Papa ai giovani della Gmg?
“Esso sta nelle espressioni 'in Cristo' e 'nella fede'. La piena maturità della persona, la sua stabilità interiore, hanno il fondamento nella relazione con Dio, relazione che passa attraverso l’incontro con Gesù Cristo. Un rapporto di profonda fiducia, di autentica amicizia con Gesù è in grado di dare ad un giovane ciò di cui ha più bisogno per affrontare bene la vita: serenità e luce interiore, attitudine a pensare positivamente, larghezza d’animo verso gli altri, disponibilità a pagare di persona per il bene, la giustizia e la verità”.
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