Nel mondo ogni giorno muoiono 4mila bambini per l'acqua inquinata
GreenReport - E' iniziata ieri a Stoccolma la World water week organizzata dallo Stockholm International Water Institute (Siwi) ed alla quale fino al 29 agosto prenderanno parte 2.500 esperti, gestori, decision makers e business innovators che, in un centinaio di sessioni ed incontri, discutono della situazione dell'acqua nel mondo e delle idee e delle pratiche per una sua gestione sostenibile per le esigenze dei cittadini, dell'agricoltura, dell'industria e dell'energia, in equilibrio con i servizi eco-sistemici forniti dalla natura.
Oggi in tutto il mondo un miliardo e 200mila persone (un quinto della popolazione), lottano per avere accesso all'acqua potabile, anche se di progressi sono stati realizzati e tra tutti gli obiettivi del millennio l'accesso all'acqua è uno di quelli che ha possibilità di essere raggiunto, il problema sono le infrastrutture idriche e di igiene urbana e l'organizzazione della distribuzione, ma anche i crescenti conflitti per la risorsa idrica e le dighe. Nel mondo ci sono ormai 50 megalopoli che hanno superato la soglia dei 5 milioni di abitanti ed entro il 2050 nelle città dovrebbe ammassarsi l'80 per cento della popolazione mondiale, più di quanti esseri umani vivono oggi sull'intero pianeta, e la maggior parte di questa caotica e inarrestabile crescita sta avvenendo in aree che hanno o avranno carenza di acqua o sottoposte al rischio di disastrose inondazioni.
Anders Berntell, direttore esecutivo di Siwi, ha detto che «più di 800 milioni di persone vivono in baraccopoli, dove malattie legate all'acqua, come la diarrea, la malaria e il colera hanno effetti devastanti sul livello di vita delle famiglie e sulle economie di quei Paesi. Corriamo il rischio di perdere la battaglia per l'acqua ed io servizi igienici in molte città di tutto il mondo ed è una lotta che non possiamo permetterci di perdere. Le città offrono grandi economie di scala ed eccellenti opportunità per uno sviluppo infrastrutturale efficiente, oer un migliore utilizzo dell'acqua e dei rifiuti e per un uso più efficiente dell'acqua e dell'energia».
Parlando alla sessione di apertura della la World water week, il vincitore dello Stockholm water prize 2011, Stephen R. Carpenter, dell' University of Wisconsin-Madison, ha evidenziato che «La produzione di cibo per più persone nelle grandi città intaccheranno le risorse idriche. Abbiamo bisogno di un'agricoltura in grado di alimentare 9 miliardi di persone mantenendo le risorse idriche e gli altri servizi eco sistemici dei quali la gente ha bisogno. Le connessioni tra cibo e sicurezza idrica non sono mai state così importanti».
Il commissario allo sviluppo dell'Ue, Andris Piebalgs, ha riaffermato l'impegno dell'Ue a raggiungere gli obiettivi del millennio per lo sviluppo (Mgd) di ridurre entro il 2015 della metà la popolazione senza accesso all'acqua potabile ed ai servizi igienici. «Un proverbio dice: "E' solo quando il pozzo è secco che comprendiamo il valore dell'acqua - ha detto Piebalgs - Io penso che abbiamo preso coscienza del valore dell'acqua ben prima che il nostro pozzo seccasse. Sappiamo già quanto è preziosa. La maggioranza degli europei lo dà per acquisito, ma è arrivato il tempo di invertire la tendenza e di farne un diritto fondamentale per tutti».
L'Ue sottolinea che il suo aiuto «ha contribuito fortemente: dal 2004, più di 32 milioni di persone hanno ottenuto un miglior approvvigionamento idrico e 9,5 milioni hanno potuto accedere ad installazioni igieniche grazie all'aiuto fornito dalla Commissione europea. Dal 2002 al 2008 l'aiuto accordato dall'Ue al settore idrico e dell'igiene è quasi triplicato grazie alla Commissione europea, più di 30 Paesi beneficiano attualmente di grandi progetti che realizziamo in questo settore».
«Ma resta ancora molto da fare - ha sottolineato il commissario Ue - Durante il prossimo minuto, tre bambini in più saranno morti dopo aver bevuto dell'acqua inquinata, il che rappresenta 4mila decessi al giorno. Le donne e le bambine sono particolarmente colpite e perdono delle chances di lavorare e di andare a scuola. Questa situazione è inaccettabile nella nostra epoca. L'anno scorso, durante l'Mgd summit a New York, ho lanciato l'iniziativa Mgd dell'Ue, che fornirà un ammontare supplementare di un miliardo di euro ai Paesi dell'Africa, Caraibi e Pacifico (Acp) per aiutarli a raggiungere gli obiettivi del millennio per lo sviluppo più inaccessibili. L'acqua e l'igiene costituiscono uno degli Mgd particolarmente presi di mira dall'iniziativa, il che prova l'importanza assoluta che diamo loro».
Il ministro svedese per la cooperazione e lo sviluppo, Gunilla Carlsson, ha sottolineato che «incrementare l'accesso all'acqua pulita è un'importante forza che catalizza lo sviluppo. I costi dell'inazione sono di gran lunga superiori ai costi di un corretto funzionamento e della gestione sostenibile delle risorse idriche. L'utilizzo sostenibile e l'accesso equo ai servizi igienici nelle aree urbane dovranno essere al primo posto alla Conferenza Onu sullo sviluppo sostenibile (Rio+20) nel 2012».
GreenReport - E' iniziata ieri a Stoccolma la World water week organizzata dallo Stockholm International Water Institute (Siwi) ed alla quale fino al 29 agosto prenderanno parte 2.500 esperti, gestori, decision makers e business innovators che, in un centinaio di sessioni ed incontri, discutono della situazione dell'acqua nel mondo e delle idee e delle pratiche per una sua gestione sostenibile per le esigenze dei cittadini, dell'agricoltura, dell'industria e dell'energia, in equilibrio con i servizi eco-sistemici forniti dalla natura.
Oggi in tutto il mondo un miliardo e 200mila persone (un quinto della popolazione), lottano per avere accesso all'acqua potabile, anche se di progressi sono stati realizzati e tra tutti gli obiettivi del millennio l'accesso all'acqua è uno di quelli che ha possibilità di essere raggiunto, il problema sono le infrastrutture idriche e di igiene urbana e l'organizzazione della distribuzione, ma anche i crescenti conflitti per la risorsa idrica e le dighe. Nel mondo ci sono ormai 50 megalopoli che hanno superato la soglia dei 5 milioni di abitanti ed entro il 2050 nelle città dovrebbe ammassarsi l'80 per cento della popolazione mondiale, più di quanti esseri umani vivono oggi sull'intero pianeta, e la maggior parte di questa caotica e inarrestabile crescita sta avvenendo in aree che hanno o avranno carenza di acqua o sottoposte al rischio di disastrose inondazioni.
Anders Berntell, direttore esecutivo di Siwi, ha detto che «più di 800 milioni di persone vivono in baraccopoli, dove malattie legate all'acqua, come la diarrea, la malaria e il colera hanno effetti devastanti sul livello di vita delle famiglie e sulle economie di quei Paesi. Corriamo il rischio di perdere la battaglia per l'acqua ed io servizi igienici in molte città di tutto il mondo ed è una lotta che non possiamo permetterci di perdere. Le città offrono grandi economie di scala ed eccellenti opportunità per uno sviluppo infrastrutturale efficiente, oer un migliore utilizzo dell'acqua e dei rifiuti e per un uso più efficiente dell'acqua e dell'energia».
Parlando alla sessione di apertura della la World water week, il vincitore dello Stockholm water prize 2011, Stephen R. Carpenter, dell' University of Wisconsin-Madison, ha evidenziato che «La produzione di cibo per più persone nelle grandi città intaccheranno le risorse idriche. Abbiamo bisogno di un'agricoltura in grado di alimentare 9 miliardi di persone mantenendo le risorse idriche e gli altri servizi eco sistemici dei quali la gente ha bisogno. Le connessioni tra cibo e sicurezza idrica non sono mai state così importanti».
Il commissario allo sviluppo dell'Ue, Andris Piebalgs, ha riaffermato l'impegno dell'Ue a raggiungere gli obiettivi del millennio per lo sviluppo (Mgd) di ridurre entro il 2015 della metà la popolazione senza accesso all'acqua potabile ed ai servizi igienici. «Un proverbio dice: "E' solo quando il pozzo è secco che comprendiamo il valore dell'acqua - ha detto Piebalgs - Io penso che abbiamo preso coscienza del valore dell'acqua ben prima che il nostro pozzo seccasse. Sappiamo già quanto è preziosa. La maggioranza degli europei lo dà per acquisito, ma è arrivato il tempo di invertire la tendenza e di farne un diritto fondamentale per tutti».
L'Ue sottolinea che il suo aiuto «ha contribuito fortemente: dal 2004, più di 32 milioni di persone hanno ottenuto un miglior approvvigionamento idrico e 9,5 milioni hanno potuto accedere ad installazioni igieniche grazie all'aiuto fornito dalla Commissione europea. Dal 2002 al 2008 l'aiuto accordato dall'Ue al settore idrico e dell'igiene è quasi triplicato grazie alla Commissione europea, più di 30 Paesi beneficiano attualmente di grandi progetti che realizziamo in questo settore».
«Ma resta ancora molto da fare - ha sottolineato il commissario Ue - Durante il prossimo minuto, tre bambini in più saranno morti dopo aver bevuto dell'acqua inquinata, il che rappresenta 4mila decessi al giorno. Le donne e le bambine sono particolarmente colpite e perdono delle chances di lavorare e di andare a scuola. Questa situazione è inaccettabile nella nostra epoca. L'anno scorso, durante l'Mgd summit a New York, ho lanciato l'iniziativa Mgd dell'Ue, che fornirà un ammontare supplementare di un miliardo di euro ai Paesi dell'Africa, Caraibi e Pacifico (Acp) per aiutarli a raggiungere gli obiettivi del millennio per lo sviluppo più inaccessibili. L'acqua e l'igiene costituiscono uno degli Mgd particolarmente presi di mira dall'iniziativa, il che prova l'importanza assoluta che diamo loro».
Il ministro svedese per la cooperazione e lo sviluppo, Gunilla Carlsson, ha sottolineato che «incrementare l'accesso all'acqua pulita è un'importante forza che catalizza lo sviluppo. I costi dell'inazione sono di gran lunga superiori ai costi di un corretto funzionamento e della gestione sostenibile delle risorse idriche. L'utilizzo sostenibile e l'accesso equo ai servizi igienici nelle aree urbane dovranno essere al primo posto alla Conferenza Onu sullo sviluppo sostenibile (Rio+20) nel 2012».
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