domenica, settembre 18, 2011
Scatta oggi in Italia l’aumento dell’Iva dal 20 al 21%. Rischio rincari per molti prodotti di largo consumo come automobili, ciclomotori, casalinghi e abbigliamento.

Radio Vaticana - Secondo una stima della Confesercenti gli effetti si faranno sentire sul portafoglio delle famiglie per 140 euro in più l’anno. Il Codacons intanto ha stimato un rialzo dell'inflazione dello 0,64%. Camilla Spinelli ha sentito Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum: ascolta

R. - Gli aumenti riguarderanno soprattutto alcuni beni: la telefonia, dove l’Iva aumenterà dal 20 al 21 per cento e si sa che questo inciderà molto, perché siamo un popolo che usa moltissimo i cellulari. Inciderà anche su tutto ciò che riguarda vestiti, scarpe ed automobili. Tutto questo comporterà un rallentamento della produzione e potrebbe anche significare un ulteriore danno per l’occupazione. Bisogna però dire che non incide sui beni di prima necessità, perché in questo caso si ha un’Iva al quattro per cento.


D. - L’aumento dell’Iva potrebbe portare ad una contrazione del potere d’acquisto del reddito spendibile delle famiglie…



R. - Sì, soprattutto in un momento in cui il Paese non sta bene. Infatti i dati ci dicono che le famiglie iniziano ad erodere il risparmio. Ci sarebbe quindi una contrazione del reddito spendibile ed un contrazione dei consumi, con gli effetti perversi che tutto questo comporta.



D. - Voi dell’Adiconsum parlate di “effetti perversi” sui prezzi dei beni di prima necessità. Di cosa si tratta?



R. - L’effetto "perverso" è quello che definiamo “l’effetto euro”. Quando siamo passati dalla lira all’euro, gli arrotondamenti sono stati al rialzo. Un vestito che costa 120 euro con l’aumento dell’Iva dovrebbe essere messo in vetrina a 121 euro. Immaginiamo quindi che su una serie di beni di prima necessità i negozianti non metteranno su quel vestito un cartellino di 121 euro ma, probabilmente, arrotonderanno da 125 a 130 euro., Questo, perciò, è un effetto "perverso".



D. - Quindi che futuro ci aspetta?



R. - Per molti anni abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità. Oggi serve un consumo più responsabile, che punti sul risparmio. Da questo punto di vista, infatti, viene acquistato sempre di più l’usato, come anche i vestiti su Internet, perché il risparmio on line è sostanziale. Ad effetti perversi si susseguono perciò anche effetti positivi, ad esempio una certa responsabilità nel modo di acquistare ed anche di vivere. (vv)


È presente 1 commento

Anonimo ha detto...

Ridimensionare i consumi e spendere oculatamente sarà certo più facile, isoldi che entrano sono sempre gli stessi!!!

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa