Oggi Nicolas Sarkozy e David Cameron, domani Recep Tayyip Erdogan: per il Consiglio nazionale di transizione (Cnt), che sta ancora conducendo la battaglia contro ultime sacche di resistenza del regime di Muammar Gheddafi, oggi e domani sono giornate diplomatiche importanti.
Agenzia Misna - I dirigenti di Francia e Gran Bretagna, paesi fin dall’inizio accanto ai rivoltosi, hanno raccolto il “dividendo” del loro impegno e promesso di scongelare ulteriori beni appartenenti alla Libia. Entrambi oggi a Bengasi hanno promesso di continuare ad aiutare il Cnt fino a quando Gheddafi e suoi uomini non saranno resi inoffensivi. La Gran Bretagna dispiegherà una sua unità militare per assistere il Cnt nell’ambito della sicurezza, restituirà beni per circa un miliardo di dollari, metterà a disposizione le sue strutture sanitarie per i feriti, fornirà fondi per lo sminamento e l’acquisto di un sistema di comunicazioni destinato alla polizia.
Sarkozy si è a sua volta presentato con circa 160 uomini della sicurezza, in gran parte provenienti da reparti anti-sommossa, e davanti ai giovani di Bengasi ha sottolineato che il suo paese sarà loro accanto insieme alla Gran Bretagna nella strada per la libertà, la pace e il progresso economico.
Domani il Cnt incontrerà Erdogan che in Libia concluderà un viaggio che lo ha già portato in Egitto e in Tunisia. Potenza economica e regionale sempre più di rilievo, anche la Turchia cercherà di aprirsi una strada con la nuova dirigenza libica.
Ma non tutto è rose e fiori: il Cnt starebbe cercando di recuperare oro e altre risorse portate in Niger da esponenti del vecchio regime ma intanto deve fare i conti con problemi al suo interno. Secondo molti osservatori, con la fine di Gheddafi – nemico comune – le varie anime degli insorti stanno cominciando a confrontarsi e le differenze si potrebbero fare gradualmente più evidenti.
Agenzia Misna - I dirigenti di Francia e Gran Bretagna, paesi fin dall’inizio accanto ai rivoltosi, hanno raccolto il “dividendo” del loro impegno e promesso di scongelare ulteriori beni appartenenti alla Libia. Entrambi oggi a Bengasi hanno promesso di continuare ad aiutare il Cnt fino a quando Gheddafi e suoi uomini non saranno resi inoffensivi. La Gran Bretagna dispiegherà una sua unità militare per assistere il Cnt nell’ambito della sicurezza, restituirà beni per circa un miliardo di dollari, metterà a disposizione le sue strutture sanitarie per i feriti, fornirà fondi per lo sminamento e l’acquisto di un sistema di comunicazioni destinato alla polizia.
Sarkozy si è a sua volta presentato con circa 160 uomini della sicurezza, in gran parte provenienti da reparti anti-sommossa, e davanti ai giovani di Bengasi ha sottolineato che il suo paese sarà loro accanto insieme alla Gran Bretagna nella strada per la libertà, la pace e il progresso economico.
Domani il Cnt incontrerà Erdogan che in Libia concluderà un viaggio che lo ha già portato in Egitto e in Tunisia. Potenza economica e regionale sempre più di rilievo, anche la Turchia cercherà di aprirsi una strada con la nuova dirigenza libica.
Ma non tutto è rose e fiori: il Cnt starebbe cercando di recuperare oro e altre risorse portate in Niger da esponenti del vecchio regime ma intanto deve fare i conti con problemi al suo interno. Secondo molti osservatori, con la fine di Gheddafi – nemico comune – le varie anime degli insorti stanno cominciando a confrontarsi e le differenze si potrebbero fare gradualmente più evidenti.
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