venerdì, settembre 02, 2011
In Sudafrica, il 30% degli agricoltori neri ha rivenduto agli originari proprietari bianchi le loro terre, dopo averle acquistate dal governo di Pretoria successivamente alla fine dell'apartheid.

Radio Vaticana - Il ministro per la Riforma agricola del Sudafrica, Gugile Nkwinti, ha spiegato che, al fine di una più equa ridistribuzione delle proprietà agricole, dal 1994 il governo ha comprato il 7% della terra dai farmer, gli imprenditori agricoli bianchi. Tuttavia, a causa della scarsa redditività, i proprietari neri hanno rivenduto quasi un terzo di questi appezzamenti ai vecchi proprietari. Da questi dati emerge il fallimento della riforma agraria. A tutt'oggi, infatti, 17 anni dopo la fine del regime segregazionista, la grande maggioranza della terreni del Paese resta nelle mani di circa 40 mila contadini bianchi, latifondisti e non.


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