giovedì, settembre 01, 2011
I nostri ragazzi affrontano la ripresa scolastica con entusiasmo e spensieratezza: non li deludiamo

l’opinione dello psicologo Gennaro Iasevoli

Li vedete nelle cartolerie e nei supermercati a chiedere con decisione ai genitori quaderni, penne, zainetti ed abbigliamento giusto per essere alla moda e fare colpo sui compagni di classe. Questi ragazzi, con i telefonini ricchi di funzioni e di giochini colorati, personalizzano gli zainetti con ciondoli multiformi sempre più grandi ed originali. Le scarpe colorate e costose donano alla loro camminatura un tocco da passerella, ma purtroppo due terzi dei genitori italiani non possono dare tanto lusso ai loro figli. L’opinione dello psicologo è quella di chiarire ai figli che non bisogna sprecare tante risorse nell’apparenza, perché alla fine saranno promossi soltanto i ragazzi che studieranno di più e supereranno le prove scolastiche. I figli, con la loro mente infantile, non gradiranno questa spiegazione ed accuseranno i genitori di non guadagnare abbastanza soldi per metterli alla pari del lusso degli altri. In questo scenario qualcuno potrebbe dire che i rapporti tra genitori e figli si inaspriscono prima ancora dell’inizio delle lezioni, ma questo avviene puntualmente quando la famiglia discute soltanto di consumi effimeri e non ha una ricchezza sentimentale e rispetto della propria ed altrui povertà. La soluzione sta nell’insegnare il rispetto della povertà di chi non ha i mezzi per vestirsi alla moda tamarra, burlesca o pacchiana o di imitare principesse, regine, sceicchi e personaggi dei cartoni animati. La povertà oggi dilaga e presto o tardi i più andranno a conoscerla, pertanto una vita più rispettosa, parsimoniosa e ragionata permetterà di sentire al minimo il gelo che da essa proviene.

Ma i genitori più ricchi che in queste ore si affannano a soddisfare le crescenti richieste dei figli corrono i maggiori rischi, perché non si preoccupano di predisporli intelligentemente a forme di economia, per salvarli dalle conseguenti scivolate nello sballo e nelle sale da gioco. Comunque, auspicando che la scuola permetta a tutti una cultura scientifica e una formazione etica, sufficienti a sviluppare una professionalità onesta e redditizia, vi lascio l’augurio di buon anno scolastico.

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