martedì, ottobre 25, 2011
Le vittime sarebbero sia manifestanti sia personale medico. Intanto Hezbollah si pronuncia a favore di Assad.

PeaceReporter - "Crisi sanitaria: il governo siriano prende di mira i pazienti feriti e il personale medico", così si intitola il rapporto dove Amnesty documenta la situazione di terrore e di repressione che si respira negli ospedali siriani. Tra le strutture sanitarie menzionate ci sarebbero quella di Banias, Homs e Tell Kalakh oltre l'ospedale militare di Homs. Ad essere presi di mira non solo i pazienti, ma anche quegli operatori che si prestano a fornire assistenza, o che si pensa abbiano preso parte alle manifestazioni anti-governative.
In altri casi, sottolinea Amnesty, sono gli stessi infermieri e medici a trasformarsi in servizio di controllo. In una nota, Cilina Nasser, ricercatrice di Amnesty International sul Medio Oriente e l'Africa del Nord, ha dichiarato: "Siamo profondamente allarmati per la circostanza che le autorità siriane sembrano aver sguinzagliato le forze di sicurezza negli ospedali e che, in molti casi, il personale sanitario ha preso parte alle torture e ai maltrattamenti nei confronti proprio delle persone che si supponeva dovesse curare".
Intanto il leader del movimento sciita libanese filo-iraniano Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha espresso il suo appoggio al presidente siriano, Bashar al Assad.
"Il fondamento del regime siriano è la lotta contro Israele - ha detto Nasrallah - si oppone al progetto americano nella regione, appoggia la resistenza in Libano e in Iraq e la sua volontà di realizzare riforme è seria".

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