Avete uno smartphone Android e, accidenti, vi state rammaricando di Siri, il sistemone di Apple che fa governare tutti gli iGingilli Apple con la voce (a parte qualche problemino di sicurezza) e voi non ce lo avete? Niente paura: potete averlo anche voi.

Narayan Babu, il deus ex machina di Dexetra, la casa produttrice, ha confermato al blog le otto ore necessarie per costruire l’applicazione. Si serve, infatti, delle funzioni Text-To-Speech incorporate in Android per funzionare e questo ha lasciato all’azienda anche il tempo di inserirvi alcune funzioni “umoristiche” su base euristica.
Il nome, raccontano, non è altro che Siri in reverse. Ovvero, scherzandoci ancora, Intelligent Rival Imitator of Siri, ossia Imitatore Intelligente Rivale di Siri. Scherzi a parte, conferma l’azienda, dopo un inizio alquanto ilare, si sono cominciati a vedere risultati seri, molto seri, tant’è che partito il buzz da TechCrunch, buona parte della blogosfera e dei principali siti specializzati si è lanciata in disamine e pareri, a partire da Gizmodo.
Non resta che provarlo, no? Qui di seguito, come ciliegina, un filmato lo illustra. Nel frattempo, è bene riflettere: questa non è che una delle risposte che Apple si vede arrivare dal mercato. Peggio ancora, destinata a far emergere il proprio peggior nemico, Android.
L’uscita di un sistema come questo, innegabilmente, depaupera quell’unicità che l’azienda di Cupertino aveva pensato di avere con Siri. Uno scenario, dunque, che rende sempre più difficile, nel bene e nel male, mantenere l’azienda sulla cresta, come le aveva permesso sinora la guida di Steve Jobs.
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