La Giornata Mondiale dell'Alimentazione quest'anno è dedicata ai "prezzi alimentari, dalla crisi alla stabilità". Link 2007 presenta l'Indice globale della fame. La sfida della fame: controllare le impennate e l'eccessiva volatilità dei prezzi alimentari
Le fluttuazioni dei prezzi rappresentano infatti la maggiore minaccia alla sicurezza alimentare nei paesi in via di sviluppo: secondo la Banca mondiale, nel biennio 2010-2011 l’aumento dei costi degli alimenti ha spinto quasi 70 milioni di persone nella povertà estrema. Il tema della Giornata è stato quindi scelto dalle Nazioni Unite per attirare l’attenzione su questa tendenza e sulle possibili azioni da intraprendere per attenuare l’impatto sui più vulnerabili. Sul tema, l'aggregazione di Ong "Link 2007-cooperarare in rete", di cui la LVIA è parte, ha redatto l'edizione italiana dell'Indice Globale della Fame 2011, presentato a Milano presso la sede dell'ISPIA, l'11 ottobre. Come ha spiegato il curatore Stefano Piziali, "l'aumento e la volatilità dei prezzi dipendono soprattutto dalla crescita dell'uso di colture per biocarburanti, dalla speculazione con la crescita del volume degli scambi dei "futures" delle materie prime e dai cambiamenti climatici".
Fattori esacerbati dall'alta concentrazione dei mercati di esportazione, che ha determinato una dipendenza degli importatori mondiali di alimenti di base da pochi Paesi e dalla mancanza di informazioni puntuali sul sistema alimentare mondiale, che potrebbero in parte aiutare a prevenire speculazioni eccessive.
Le fluttuazioni dei prezzi rappresentano infatti la maggiore minaccia alla sicurezza alimentare nei paesi in via di sviluppo: secondo la Banca mondiale, nel biennio 2010-2011 l’aumento dei costi degli alimenti ha spinto quasi 70 milioni di persone nella povertà estrema. Il tema della Giornata è stato quindi scelto dalle Nazioni Unite per attirare l’attenzione su questa tendenza e sulle possibili azioni da intraprendere per attenuare l’impatto sui più vulnerabili. Sul tema, l'aggregazione di Ong "Link 2007-cooperarare in rete", di cui la LVIA è parte, ha redatto l'edizione italiana dell'Indice Globale della Fame 2011, presentato a Milano presso la sede dell'ISPIA, l'11 ottobre. Come ha spiegato il curatore Stefano Piziali, "l'aumento e la volatilità dei prezzi dipendono soprattutto dalla crescita dell'uso di colture per biocarburanti, dalla speculazione con la crescita del volume degli scambi dei "futures" delle materie prime e dai cambiamenti climatici".
Fattori esacerbati dall'alta concentrazione dei mercati di esportazione, che ha determinato una dipendenza degli importatori mondiali di alimenti di base da pochi Paesi e dalla mancanza di informazioni puntuali sul sistema alimentare mondiale, che potrebbero in parte aiutare a prevenire speculazioni eccessive.
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