Il futuristico “Siri” è ora realtà sul nuovo iPhone 4S. Dubbi sul supporto del “vecchio” iPhone 4 al nuovo software
Grandi potenzialità per l’assistente vocale disponibile sui nostri smartphone Apple di ultima generazione, mentre vige ancora l'incertezza se questo promettente software possa essere passato dall' iPhone 4S al suo predecessore, l'iPhone 4. Non è stato ancora svelato infatti se l'acquisto del nuovo modello sarà obbligatorio per chi vuole sperimentare la novità del futuristico “Siri”.
Siri è il software più innovativo presentato in concomitanza con la recente uscita dell'iPhone 4S, su cui è installato e funziona come un vero e proprio assistente in grado di supportare il linguaggio naturale al posto di quello limitato dei computer. L'utente ha così modo di mandare messaggi, segnare appuntamenti o cercare luoghi semplicemente chiedendo verbalmente allo smartphone di eseguire questi compiti. Siri, dal canto suo, risponde in un linguaggio comprensibile e se necessita di ulteriori informazioni per completare il suo task, chiede. Il tutto senza dover ricorrere a frasi prestabilite o input vocali prefissati, basta infatti rivolgersi al proprio iPhone in modo naturale, in sostanza come si potrebbe parlare a un nostro collaboratore o una segretaria rapida ed efficiente.
Per fare questo, Siri si serve del potente chip dual-core A5 montato sull'iPhone 4S e tramite la connessione in rete. L’assistente si appoggia al centro dati della Apple, potendo in questo modo risolvere ogni nostro problema o compito senza che si debba necessariamente ricorrere alla pressione di tasti o all'immissione di comandi.
Comprensibilmente Siri è ancora nella sua fase di beta test, con solo alcune lingue supportate (l'italiano è al momento escluso) e molte sue funzionalità sono fruibili solo in America. E' tuttavia questione di tempo e nel corso del 2012 le implementazioni dovrebbero colmare la maggior parte di queste lacune, sia nel supporto delle lingue che di servizi.
Le potenzialità di questo strumento sono prodigiose e chi ha un minimo di dimestichezza con l'informatica sa bene di cosa si tratta. Per decenni si è fantasticato sulla possibilità di permettere alle macchine di comprendere il parlato umano e rispondere di conseguenza. Nei film questo è sempre stato possibile, nella realtà no. Al di là della comprensione di vocabolari estremamente vasti, di grammatiche molto diverse e complesse, dei diversi suoni, intonazioni ed accenti usati, restano comunque delle ambiguità che l'uomo risolve con associazioni di idee, col proprio bagaglio di conoscenze, relazionandosi al proprio interlocutore a un livello paritario, ma che per la macchina potrebbero essere associate a degli errori, dei vicoli ciechi da cui non riesce ad uscire proprio perché non ha la capacità di pensare autonomamente.
Le macchine tutt'ora non sono in grado di fare ciò, ma con Siri si sta dimostrando che calcoli estremamente complessi, ricerche avanzate e sofisticate condensate in un programma all'avanguardia (attualmente insuperato), possono arrivare a rendere facile e naturale qualcosa che era sempre stato incerto... . A chi non è mai capitato di dover dare comandi vocali a una segreteria telefonica o qualche altro strumento che immancabilmente non comprendeva il comando o ne faceva uno non richiesto?
Siri promette di cancellare con un colpo di spugna la frustrazione e le difficoltà dell'interazione uomo-macchina, ma è innegabile che per credere si debba prima provare e non sono pochi coloro che si sono chiesti perché non sfruttare le potenzialità di Siri sull'iPhone 4, prima di lanciarsi nell'acquisto di un nuovo costoso modello?
I maggiori timori e perplessità sono date dal diverso processore montato sull'iPhone 4, un A4 rispetto al dual-core A5 dell'iPhone 4S, che si tradurrebbe in una lentezza fastidiosa ogni volta che Siri entrasse in funzione.
Lo sviluppatore Steven Troughton-Smith, in collaborazione col team di 9to5Mac, ha iniziato a testare il software sull'iPhone 4, riuscendo a superare – sembrerebbe – il problema del rallentamento. C'è da dire tuttavia che se anche l’iPhone 4 supportasse Siri, il suo riconoscimento sui server della Apple non è abilitato e la casa madre è molto chiara sul suo sito: Siri funziona esclusivamente su iPhone 4S.
Resta comunque la curiosità per il futuro e chissà che questo ambizioso software non possa comparire un domani anche su iPad 2, le cui potenzialità sono analoghe a quelle dell'iPhone 4S.
Siri è il software più innovativo presentato in concomitanza con la recente uscita dell'iPhone 4S, su cui è installato e funziona come un vero e proprio assistente in grado di supportare il linguaggio naturale al posto di quello limitato dei computer. L'utente ha così modo di mandare messaggi, segnare appuntamenti o cercare luoghi semplicemente chiedendo verbalmente allo smartphone di eseguire questi compiti. Siri, dal canto suo, risponde in un linguaggio comprensibile e se necessita di ulteriori informazioni per completare il suo task, chiede. Il tutto senza dover ricorrere a frasi prestabilite o input vocali prefissati, basta infatti rivolgersi al proprio iPhone in modo naturale, in sostanza come si potrebbe parlare a un nostro collaboratore o una segretaria rapida ed efficiente.
Per fare questo, Siri si serve del potente chip dual-core A5 montato sull'iPhone 4S e tramite la connessione in rete. L’assistente si appoggia al centro dati della Apple, potendo in questo modo risolvere ogni nostro problema o compito senza che si debba necessariamente ricorrere alla pressione di tasti o all'immissione di comandi.
Comprensibilmente Siri è ancora nella sua fase di beta test, con solo alcune lingue supportate (l'italiano è al momento escluso) e molte sue funzionalità sono fruibili solo in America. E' tuttavia questione di tempo e nel corso del 2012 le implementazioni dovrebbero colmare la maggior parte di queste lacune, sia nel supporto delle lingue che di servizi.
Le potenzialità di questo strumento sono prodigiose e chi ha un minimo di dimestichezza con l'informatica sa bene di cosa si tratta. Per decenni si è fantasticato sulla possibilità di permettere alle macchine di comprendere il parlato umano e rispondere di conseguenza. Nei film questo è sempre stato possibile, nella realtà no. Al di là della comprensione di vocabolari estremamente vasti, di grammatiche molto diverse e complesse, dei diversi suoni, intonazioni ed accenti usati, restano comunque delle ambiguità che l'uomo risolve con associazioni di idee, col proprio bagaglio di conoscenze, relazionandosi al proprio interlocutore a un livello paritario, ma che per la macchina potrebbero essere associate a degli errori, dei vicoli ciechi da cui non riesce ad uscire proprio perché non ha la capacità di pensare autonomamente.
Le macchine tutt'ora non sono in grado di fare ciò, ma con Siri si sta dimostrando che calcoli estremamente complessi, ricerche avanzate e sofisticate condensate in un programma all'avanguardia (attualmente insuperato), possono arrivare a rendere facile e naturale qualcosa che era sempre stato incerto... . A chi non è mai capitato di dover dare comandi vocali a una segreteria telefonica o qualche altro strumento che immancabilmente non comprendeva il comando o ne faceva uno non richiesto?
Siri promette di cancellare con un colpo di spugna la frustrazione e le difficoltà dell'interazione uomo-macchina, ma è innegabile che per credere si debba prima provare e non sono pochi coloro che si sono chiesti perché non sfruttare le potenzialità di Siri sull'iPhone 4, prima di lanciarsi nell'acquisto di un nuovo costoso modello?
I maggiori timori e perplessità sono date dal diverso processore montato sull'iPhone 4, un A4 rispetto al dual-core A5 dell'iPhone 4S, che si tradurrebbe in una lentezza fastidiosa ogni volta che Siri entrasse in funzione.
Lo sviluppatore Steven Troughton-Smith, in collaborazione col team di 9to5Mac, ha iniziato a testare il software sull'iPhone 4, riuscendo a superare – sembrerebbe – il problema del rallentamento. C'è da dire tuttavia che se anche l’iPhone 4 supportasse Siri, il suo riconoscimento sui server della Apple non è abilitato e la casa madre è molto chiara sul suo sito: Siri funziona esclusivamente su iPhone 4S.
Resta comunque la curiosità per il futuro e chissà che questo ambizioso software non possa comparire un domani anche su iPad 2, le cui potenzialità sono analoghe a quelle dell'iPhone 4S.
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