Tra questi, il capo storico dei Cobas, nonché promotore del Comitato, Roberto (detto Bobo) Aprile
PeaceReporter - Con le accuse di violenza privata aggravata, arbitraria invasione e occupazione di aziende, sabotaggio e interruzione di servizio pubblico, la Digos della questura di Brindisi ha arrestato 18 componenti del Comitato dei disoccupati di Brindisi. Tra questi, il capo storico dei Cobas, nonché promotore del Comitato, Roberto (detto Bobo) Aprile. Le indagini sono scattate lo scorso primo marzo quando l'allora neonato Comitato occupò per protesta le sedi della Monteco Srl di Brindisi, la società che compie il servizio di raccolta di rifiuti solidi urbani, bloccando il servizio pubblico. Uno degli arrestati è accusato anche di evasione perché nei giorni della protesta era agli arresti domiciliari. I mandati sono stati emessi in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare formulate dal giudice delle indagini preliminari Giuseppe Licci su richiesta del sostituto procuratore Pierpaolo Montinaro. Sono indagate altre 11 persone che hanno ricevuto informazioni di garanzia.
La protesta dei disoccupati brindisini va avanti da mesi, e mai sono mancati disordini e momenti di tensione. Si tratta di un moto spontaneo che nasceva dalla mancanza di attenzione che l'azienda mostrava verso chi non ha più di che campare. Le manifestazioni di piazza, con occupazioni, sit-in a palazzo di città e sfilate nei pressi delle fabbriche, avevano però portato, pian piano, a un disgelo con il primo cittadino di Brindisi, Domenico Mennitti. Al tavolo delle trattative si era, infatti, aperto uno spiraglio per i senza lavoro: un percorso di inserimento scandito da tirocini formativi che sarebbe servito a indirizzare i disoccupati verso un'attività professionale. Una speranza per un futuro diverso fatto di concrete possibilità di lavoro, oggi nuovamente tramontata.
PeaceReporter - Con le accuse di violenza privata aggravata, arbitraria invasione e occupazione di aziende, sabotaggio e interruzione di servizio pubblico, la Digos della questura di Brindisi ha arrestato 18 componenti del Comitato dei disoccupati di Brindisi. Tra questi, il capo storico dei Cobas, nonché promotore del Comitato, Roberto (detto Bobo) Aprile. Le indagini sono scattate lo scorso primo marzo quando l'allora neonato Comitato occupò per protesta le sedi della Monteco Srl di Brindisi, la società che compie il servizio di raccolta di rifiuti solidi urbani, bloccando il servizio pubblico. Uno degli arrestati è accusato anche di evasione perché nei giorni della protesta era agli arresti domiciliari. I mandati sono stati emessi in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare formulate dal giudice delle indagini preliminari Giuseppe Licci su richiesta del sostituto procuratore Pierpaolo Montinaro. Sono indagate altre 11 persone che hanno ricevuto informazioni di garanzia.
La protesta dei disoccupati brindisini va avanti da mesi, e mai sono mancati disordini e momenti di tensione. Si tratta di un moto spontaneo che nasceva dalla mancanza di attenzione che l'azienda mostrava verso chi non ha più di che campare. Le manifestazioni di piazza, con occupazioni, sit-in a palazzo di città e sfilate nei pressi delle fabbriche, avevano però portato, pian piano, a un disgelo con il primo cittadino di Brindisi, Domenico Mennitti. Al tavolo delle trattative si era, infatti, aperto uno spiraglio per i senza lavoro: un percorso di inserimento scandito da tirocini formativi che sarebbe servito a indirizzare i disoccupati verso un'attività professionale. Una speranza per un futuro diverso fatto di concrete possibilità di lavoro, oggi nuovamente tramontata.
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