martedì, ottobre 11, 2011
Continua il nostro appuntamento con il teatrino della politica italiana

di Silvio Foini

Occhio ragazzi! Che il nostro Berlusca sia un santo puttaniere l’ha detto Gianfranco Rotondi e non noi; Gino Paoli, rincarando la dose, gli vorrebbe dedicare la sua canzone “Senza fine”... non sappiamo se come musica benaugurale o meno. Poi seguita Mattia Feltri dicendo che fare i festini alle cinque di mattina per un ometto di 75 anni sia di per se già una condanna. Gli hanno attribuito anche il nome del nuovo partito che Lui vorrebbe fondare: “Forza Gnocca”. Tuttavia pare che Lui non abbia mai detto queste cose. Va bene che avrebbe anche potuto dirle, affermano i malpensanti e quelli dell’opposizione, dato che ne avrebbe titolo. Mi pare di sentire puzza di invidia. Ma ora ragioniamo un pochino: sembra che qualcuno pigi oltre misura sull’acceleratore e che tutte le nostre disgrazie promanino dalla sua influenza negativa. Non ci hanno chiamato al vertice a due la Merkel e Sarcò? Ovviamente è colpa sua. Però non sono stati invitati nemmeno altri leader europei anche se non sono tra quelli che cantano “Forza Gnocca”. Se poi andiamo a ben vedere, il presunto nome del nuovo presunto partito avrebbe ottenuto una marea di consensi elettorali quantomeno dalla sana popolazione maschile dell’italica penisola e non solo. La nipotina del Duce, la Mussolini, non si sarebbe scandalizzata affatto del nome ma ne avrebbe addirittura cantato l’inno composto per l’occasione dalla Banda Osiris. E sì che la voce dalla bella onorevole si è sempre levata a difesa dei diritti calpestati della donne.

Se queste e altre stupidaggini del genere sono volte a far cadere dal seggiolone il piccolo Berlusca i risultati non potranno essere che deludenti. Girate la frittata come volete ma tra un ripensamento dei pm sugli ultimi scandali e frizzi e lazzi vari, Lui se ne sta seduto saldamente in sella e dall’alto se la ride. Queste cose non lo toccano affatto. Ha la maggioranza in Parlamento e nessuno sembra in grado di sottrargliela (voto di oggi sul Rendiconto di Stato a parte). Sembra che nessuno sia alla sua “altezza”: infatti sono sicuramente tutti (Brunetta a parte) più alti di lui ma...
Campa cavallo che l’erba cresce dicevano una volta i saggi. Avevano ragione!

È presente 1 commento

Anonimo ha detto...

Chi può far cadere colui che crede ancora di essere il migliore, l'indispensabile,l'invidiabile? Non vede nulla di ciò che succede intorno a se e tantomeno vede lo spregio della comunitè politica mondiale,(perchè non legge i giornali tutti sotto l'ipnotizzante influsso della sinistra), ma chi ha visto Ballarò ha potuto vedere come viene raffigurato in tutto il mondo,e, non è un modo di dire!!!! Uno normale sarebbe andato da tempo in un luogo ben lontano, ma lui no, rimane in sella poichè:" Dio me l'ha data e nessuno me la tocca"ma chi gliel'ha data non siede nell'alto dei cieli.....

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