Sono impressionanti i dati presentati nelle ultime stime
Radio Vaticana - Sono quattro milioni le persone colpite dall’emergenza siccità in Somalia: lo calcola l’ultimo rapporto dell’Onu, all’indomani dell’avvio di una campagna per la distribuzione di aiuti che dovrebbe raggiungere diverse zone del Sud sotto il controllo delle gruppo armato degli “Shebab”. Secondo l’Ufficio per il coordinamento dell’assistenza umanitaria (Ocha), negli ultimi mesi ci sono stati “alcuni miglioramenti” ma soprattutto nel Sud quattro milioni di persone restano bisognose di aiuti. La zona più colpita dalla siccità - riporta l'agenzia Misna - continua a coincidere con le regioni di Bakool, Bay, Lower, Middle Shabelle e Afgooye e con i campi sfollati alle porte di Mogadiscio. Proprio in queste zone, per lo più sotto il controllo di amministrazioni legate agli “Shebab”, è stata avviata ieri un’operazione del Comitato internazionale della Croce Rossa. L’obiettivo è consegnare razioni alimentari, acqua e prodotti essenziali a un milione di persone, che si aggiungerebbero ai due milioni già raggiunti dai vari enti delle Nazioni Unite. L’intervento, possibile dopo difficili negoziati con gli “Shebab”, precede di poche settimane il previsto inizio della stagione umida. La distribuzione degli aiuti dovrebbe proseguire per tre mesi, in attesa dei primi raccolti di gennaio. La Somalia è parte di una regione più ampia, estesa dall’Etiopia al Kenya, dove secondo l’Onu la siccità peggiore degli ultimi 60 anni ha colpito in vario modo 12 milioni di persone. (R.P.)
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