martedì, ottobre 25, 2011
L'ultimo rinoceronte di Giava della sottospecie del Vietnam (Rhinoceros sondaicus annamiticus) è stato ucciso e il suo corno asportato, molto probabilmente da bracconieri. A confermarlo è un nuovo rapporto di International rhino foundation (Irf) e Wwf, "Extinction of the Javan Rhinoceros Rhinoceros sondaicus from Vietnam".

GreenReport - Tom Milliken, un esperto di rinoceronti di Traffic, è affranto: «non c'è da stupirsi che all'ultimo rinoceronte mancasse il corno, il Vietnam è la destinazione preminente del mercato illegale di corni di rinoceronte». L'estinzione del rinoceronte in Vietnam è stata confermata dopo che i test genetici hanno confermato che tutti i 22 campioni di sterco rinoceronte raccolti tra il 2009-2010 nel Parco nazionale di Cat Tien nel sud del Vietnam, provenivano da un singolo animale, quello che nell'aprile 2010 era stato trovato ucciso con una pallottola in una gamba e con il corno rimosso. "Data la buona copertura del territorio della ricerca, le osservazioni sul campo e il lavoro sulla diversità genetica batterica, possiamo quindi confermare che la popolazione vietnamita e la sottospecie annamiticus di rinoceronte di Giava è estinta», si legge nel rapporto.

«E' tragico che il rinoceronte di Giava sia stato spazzato via in Viet Nam dalle stesse forze che stanno conducendo il bracconaggio di rinoceronti in Africa - sottolinea Milliken. Questo è l'ultimo campanello d'allarme per il governo vietnamita per rivolgersi in modo aggressivo al mercato interno di corni di rinoceronte».

La sottospecie di rinoceronte di Giava vietnamita è la seconda a scomparire dopo l'estinzione del rinoceronte indiano di Giava (Rhinoceros sondaicus inermis). Il rinoceronte di Giava è la specie di rinoceronte più in pericolo di estinzione al mondo: una volta il suo areale si estendeva dal Bangladesh a tutto il Sud-est asiatico, fino a Sumatra e Java, oggi ne sopravvive solo una popolazione relitta di meno di 50 esemplari, isolata nella penisola di Ujung Kulon nella parte occidentale di Giava, in Indonesia. Nel 1988 si era creduto che ci fosse una speranza di salvare i rinoceronti di Giava anche nel continente asiatico, dove si davano già per estinti, proprio in seguito alla scoperta di una minuscola popolazione relitta di Rhinoceros sondaicus annamiticus nel Parco nazionale vietnamita di Cat Tien. Dalla metà degli anni ‘90, diverse organizzazioni sono state coinvolte negli sforzi per salvaguardare i rinoceronti rimasti nell'area protetta vietnamita, ma ogni sforzo è fallito a causa della protezione inefficace da parte del governo e delle autorità locali.

Tran Thi Minh Hien, direttore del Wwf Vietnam, è sconfortato: «il rinoceronte di Giava è scomparso dal Vietnam. E' doloroso che, nonostante i significativi investimenti nella popolazione di rinoceronte vietnamita, gli sforzi di conservazione non siano riusciti a salvare questo animale unico. Il Vietnam ha perso una parte del suo patrimonio naturale». Il rapporto Wwf/Irf sottolinea che «l'estinzione del rinoceronte di Giava in Vietnam è un importante fallimento per la salvaguardia. Quando la sottospecie fui riscoperta nel 1988, la popolazione era stata stimata intorno ai 10-15 individui (anche se questo era probabilmente una stima in eccesso), ed era rimasto un habitat adeguato. Conservando il suo habitat, sarebbe stato possibile un recupero della popolazione di tipo indiano (Rhinoceros unicornis) e delle specie di rinoceronte africano attraverso un intenso programma di gestione». Ma il rapporto attribuisce la scomparsa definitiva del rinoceronte ai bracconieri che riforniscono con i loro corni il mercato illegale della medicina tradizionale dell'Asia orientale, soprattutto in Cina e più recentemente in Vietnam.

Rhishja Larson, fondatore di Saving rhino e autore del blog, Rhino horn is not madicine, ha detto a Mongbay.com che «si tratta di una tragedia indicibile e di una perdita terribile, non solo per la wildlife community, ma per il nostro pianeta e le generazioni future. Se il traffico illegale di animali selvatici continua a proliferare al ritmo attuale, allora l'estinzione del rinoceronte di Giava in Vietnam è uno scorcio tragico del futuro di molte specie in pericolo. Anche se numerosi studi scientifici hanno dimostrato che non ci sono benefici medici dal consumo di corno di rinoceronte, fatto principalmente di cheratina, che è l'equivalente nutrizionale di mangiare unghie e capelli, il bracconaggio di rinoceronti ha raggiunto recentemente nuovi record. Nel solo Sudafrica, 333 rinoceronti sono stati uccisi dai bracconieri lo scorso anno per alimentare la domanda del mercato nero in Asia».

Ma oltre alla caccia di frodo, il rinoceronte vietnamita ha sofferto di una grande perdita di habitat, dell'invasione agricola e dell'incapacità del governo Vietnam per proteggere gli esemplari sopravvissuti anche all'interno di uno dei Parchi nazionali più famosi del Paese. Il rapporto spiega che «la popolazione è stata ristretta in solo 6.500 ettari del suo habitat a causa della presenza di un forte utilizzo di "motorbike dirt-track" per collegare gli insediamenti all'interno del parco». Nick Cox, manager dello Species program in the Greater Mekong del Wwf, aggiunge che «per evitare nuove estinzioni in Vietnam sono necessarie nuove aree protette nazionali cha hanno bisogno di più rangers, migliore formazione, monitoraggio e più responsabilità».

Secondo il rapporto, la caccia agli animali selvatici, per mangiarli o per motivi legati alla medicina tradizionale stanno rapidamente svuotando le foreste del Vietnam della loro megafauna: «l'elefante asiatico è stato ridotto a popolazioni molto piccole e isolate nelle parti centrali e meridionali del Vietnam, mentre quelli che restano rimangono perseguitati. La popolazione di tigri, stimate in meno di 30 esemplari in Vietnam, è il risultato diretto della caccia per il commercio di fauna selvatica. Il gaur è segnalato come in grave declino in Vietnam e i banteng si trovano in una situazione simile, dopo essere scomparsi da molti siti in cui la specie viveva in passato». I rinoceronti di Giava hanno un unico corno e pieghe della pelle simili a quelle del rinoceronte indiano. Il rinoceronte vietnamita era una sottospecie distinta dai suoi parenti isolani per le dimensioni molto più piccole di quelli che vivono a Giava. Ora che la sottospecie vietnamita è scomparsa, la salvaguardia del rinoceronte di Giava si deve concentrare esclusivamente sulla popolazione dell'Ujung Kulon National Park indonesiano, dove recenti filmati delle trappole fotografiche hanno documentato madri con cuccioli, dimostrando che la popolazione è ancora in grado di riprodursi. Non ci sono rinoceronti di Giava in cattività e gli esperti temono che un disastro naturale, in particolare una grande eruzione vulcanica, possa cancellare la specie dalla faccia del pianeta.

In Asia ed Africa la distruzione dell'habitat e il bracconaggio hanno portato tutte e cinque le specie di rinoceronti al mondo in pericolo di estinzione. Tre specie, nero, di Giava e di Sumatra, sono a rischio critico di estinzione: «ci sono circa 48 rinoceronti di Giava indonesiani, forse meno di 250 rinoceronti di Sumatra, e solo 7 rinoceronti bianchi del Nord rimasti sulla Terra - dice Larson - e se gli sforzi di conservazione dei rinoceronti continuano ad essere minati dal mercato dei corni di rinoceronte, poi queste popolazioni potrebbero bussare alla porta dell'estinzione. Ma si sono visti recenti segnali di progresso. Gli sforzi globali per affrontare il lato della domanda e sfatare i miti medicinali del corno di rinoceronte sono finalmente in crescita e sono aumentati, in particolare durante l'ultimo anno. Questa volontà di prendere posizione significa che c'è speranza per il futuro del rinoceronte».

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