Come leggiamo sulla testata “2 righe. com” di oggi, altra truffa ai danni dell’erario: 443 signori (signori tra virgolette, ovviamente) amavano cuccarsi doppio accompagnamento di invalidità...
Spieghiamo in che consiste l’accompagnamento di invalidità: è una sovvenzione agli invalidi totali che lo Stato, attraverso l’I.N.P.S., riconosce agli sfortunati portatori di handicap e alle persone ritenute totalmente invalide dalle Asl che, secondo legge, non siano ricoverate presso strutture riabilitative a carica del Servizio Sanitario Nazionale, poiché in quel caso invece di pagare l’accompagno viene pagata la retta alla struttura che ospita il malato. La frode consisteva nel percepire il doppio di quanto spettava, con un danno allo stato decisamente notevole: questi signori di Lecce si facevano pagare due volte, visto che erano già ricoverati in strutture la cui retta era a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale. Avevano quindi provveduto “motu proprio” all’aumento: “Perché aspettare una adeguata legge dello Stato sulla rivalutazione? Lo Stato siamo noi, vero? E facciamocela da soli!”. Così hanno prodotto un danno di quasi quattro milioni di euro all’erario. Chi paga adesso? Ce li facciamo restituire o provvederemo con una piccola accisa sui carburanti?
Lo facciamo finire questo malcostume oppure dovremo dare ragione a quel brontolone di Bossi? E’ la seconda volta in pochi mesi che accade questo nella regione Puglia e che la Guardia di Finanza deve andare a scovare questi furbacchioni. Qui non si tratta più di essere cittadini del Nord o cittadini del Sud: siamo italiani tutti e stiamo andando a catafascio tutti insieme, ci siamo addirittura dovuti affidare ad un governo tecnico per non affogare. Non mettiamoci pure di traverso per favore!
Qui tra finti ciechi che scorazzano in bicicletta o conducono autovetture sulle strade e sordomuti che ci odono benissimo e chiacchierano come comari al mercato, aggiungici anche paralitici che fanno gare di corsa ad ostacoli e non se ne esce più!
Vediamo di essere un tantino più seri e facciamo in modo che la nostra povera Italia, anch’essa falsa invalida per molteplici versi, riprenda la strada che le compete e torni ad essere quella grande nazione che tutti noi amiamo, e non solo quando vince il campionato del mondo. Su gente, su le maniche e “sursum corda”. Non ve lo traduco: tutti sappiamo cosa voglia dire.
Spieghiamo in che consiste l’accompagnamento di invalidità: è una sovvenzione agli invalidi totali che lo Stato, attraverso l’I.N.P.S., riconosce agli sfortunati portatori di handicap e alle persone ritenute totalmente invalide dalle Asl che, secondo legge, non siano ricoverate presso strutture riabilitative a carica del Servizio Sanitario Nazionale, poiché in quel caso invece di pagare l’accompagno viene pagata la retta alla struttura che ospita il malato. La frode consisteva nel percepire il doppio di quanto spettava, con un danno allo stato decisamente notevole: questi signori di Lecce si facevano pagare due volte, visto che erano già ricoverati in strutture la cui retta era a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale. Avevano quindi provveduto “motu proprio” all’aumento: “Perché aspettare una adeguata legge dello Stato sulla rivalutazione? Lo Stato siamo noi, vero? E facciamocela da soli!”. Così hanno prodotto un danno di quasi quattro milioni di euro all’erario. Chi paga adesso? Ce li facciamo restituire o provvederemo con una piccola accisa sui carburanti?
Lo facciamo finire questo malcostume oppure dovremo dare ragione a quel brontolone di Bossi? E’ la seconda volta in pochi mesi che accade questo nella regione Puglia e che la Guardia di Finanza deve andare a scovare questi furbacchioni. Qui non si tratta più di essere cittadini del Nord o cittadini del Sud: siamo italiani tutti e stiamo andando a catafascio tutti insieme, ci siamo addirittura dovuti affidare ad un governo tecnico per non affogare. Non mettiamoci pure di traverso per favore!
Qui tra finti ciechi che scorazzano in bicicletta o conducono autovetture sulle strade e sordomuti che ci odono benissimo e chiacchierano come comari al mercato, aggiungici anche paralitici che fanno gare di corsa ad ostacoli e non se ne esce più!
Vediamo di essere un tantino più seri e facciamo in modo che la nostra povera Italia, anch’essa falsa invalida per molteplici versi, riprenda la strada che le compete e torni ad essere quella grande nazione che tutti noi amiamo, e non solo quando vince il campionato del mondo. Su gente, su le maniche e “sursum corda”. Non ve lo traduco: tutti sappiamo cosa voglia dire.
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È presente 1 commento
Povera Italia piena di invalidi furbetti truffaldini!!Poi se un invalido onesto e bisognoso va a rivendicare i propri diritti deve fare una corsa ad ostacoli.Spiace constatare che simili episodi si scoprano sempre al sud, ma è così da sempre.Quando uno scatto d'orgoglio e finalmente onestà? Grazie per l'opportunità che mi date di esprimere il mio modesto parere.
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