Record di donatori del midollo osseo: a Treviso sono più buoni o più informati?
di Alice Bianchi
In provincia di Treviso, a Paese, risiedono la maggioranza dei donatori di midollo osseo compatibili d’Italia. Donare il midollo osseo o le cellule staminali emopoietiche può costituire un aiuto prezioso, talvolta può fare la differenza tra la vita e la morte per persone affette da alcune malattie del sangue, malattie tumorali come ad esempio la leucemia e l’anemia aplastica o altre malattie generiche. Chiunque abbia un’età compresa trai 18 e i 40 anni ed un peso corporeo superiore ai 50 Kg, non affetto da malattie del sangue o altre gravi forme infettive, può diventare donatore iscrivendosi al Registro Italiani Donatori di Midollo Osseo (IBMDR). Non si paga niente, né se ne ha profitto. E’ necessario presentarsi, senza impegnativa medica, presso un Centro Donatori che aderisce al progetto, per sottoporsi al prelievo di un campione di sangue (come per una normale analisi). Il Centro Donatori farà firmare l'adesione al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo. I risultati delle analisi verranno poi inseriti in un archivio elettronico gestito a livello regionale e a livello nazionale. In seguito, al riscontro di una prima compatibilità con un paziente, il donatore sarà chiamato a ulteriori prelievi, sempre di sangue, per definire ancora meglio il livello di compatibilità. Solamente in 1 su 100000 casi si avrà compatibilità. La compatibilità tra fratelli e sorelle è invece molto alta, intorno al 25%.
Solitamente la donazione avviene tramite prelievo, in anestesia generale, del midollo osseo dalle creste iliache mediante punture delle ossa del bacino e dura 45 minuti. Il donatore viene poi tenuto sotto osservazione per 12-24 ore ed è consigliato un periodo di riposo di 4-5 giorni. Il rischio del prelievo risiede semplicemente nell’anestesia e in un indolenzimento della zona del bacino che impiega qualche giorno a dissolversi. Per preservare il donatore da qualsiasi rischio trasfusionale, una settimana prima dell’operazione gli vengono prelevate due unità di sangue che gli saranno poi trasfuse durante il prelievo del midollo. Il midollo osseo poi impiega circa 4 settimane a riformarsi, senza alcuna menomazione o deficit.
Grazie alla legge italiana sulla tutela della figura del donatore di midollo osseo , sono previsti permessi retribuiti ed esami gratuiti di follow-up. In più la ADMO, Associazione, Italiana Donatori Midollo Osseo, ha stipulato una polizza assicurativa per i suoi donatori che copre qualsiasi eventuale inconveniente relativo alla donazione.
Teoricamente sarebbe possibile continuare a donare il midollo più e più volte perché i valori del sangue impiegano poco tempo dopo la donazione a tornare alla normalità, tuttavia per motivi etici la legge italiana prevede che chi ha donato una volta venga poi escluso dal registro (questo discorso non vale nel caso di parenti bisognosi). A volte può essere chiesta la disponibilità a donare una seconda volta per lo stesso paziente perché alcune malattie, soprattutto tumorali del sangue, possono essere sradicate soltanto dopo la somministrazione di una seconda dose di cellule dello stesso donatore. Si può donare il midollo osseo, le cellule staminali del sangue periferico o soltanto i linfociti del sangue periferico, o anche tutte e tre. Dopo la donazione del midollo, per un anno si viene sospesi dalle donazioni di sangue. I donatori di midollo selezionati solitamente sono pure ottimi donatori di piastrine che servono per controllare le emorragie.
Sono innumerevoli i modi per essere d’aiuto agli altri: a volte basta solo saperne un po’ di più.
di Alice Bianchi
In provincia di Treviso, a Paese, risiedono la maggioranza dei donatori di midollo osseo compatibili d’Italia. Donare il midollo osseo o le cellule staminali emopoietiche può costituire un aiuto prezioso, talvolta può fare la differenza tra la vita e la morte per persone affette da alcune malattie del sangue, malattie tumorali come ad esempio la leucemia e l’anemia aplastica o altre malattie generiche. Chiunque abbia un’età compresa trai 18 e i 40 anni ed un peso corporeo superiore ai 50 Kg, non affetto da malattie del sangue o altre gravi forme infettive, può diventare donatore iscrivendosi al Registro Italiani Donatori di Midollo Osseo (IBMDR). Non si paga niente, né se ne ha profitto. E’ necessario presentarsi, senza impegnativa medica, presso un Centro Donatori che aderisce al progetto, per sottoporsi al prelievo di un campione di sangue (come per una normale analisi). Il Centro Donatori farà firmare l'adesione al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo. I risultati delle analisi verranno poi inseriti in un archivio elettronico gestito a livello regionale e a livello nazionale. In seguito, al riscontro di una prima compatibilità con un paziente, il donatore sarà chiamato a ulteriori prelievi, sempre di sangue, per definire ancora meglio il livello di compatibilità. Solamente in 1 su 100000 casi si avrà compatibilità. La compatibilità tra fratelli e sorelle è invece molto alta, intorno al 25%.
Solitamente la donazione avviene tramite prelievo, in anestesia generale, del midollo osseo dalle creste iliache mediante punture delle ossa del bacino e dura 45 minuti. Il donatore viene poi tenuto sotto osservazione per 12-24 ore ed è consigliato un periodo di riposo di 4-5 giorni. Il rischio del prelievo risiede semplicemente nell’anestesia e in un indolenzimento della zona del bacino che impiega qualche giorno a dissolversi. Per preservare il donatore da qualsiasi rischio trasfusionale, una settimana prima dell’operazione gli vengono prelevate due unità di sangue che gli saranno poi trasfuse durante il prelievo del midollo. Il midollo osseo poi impiega circa 4 settimane a riformarsi, senza alcuna menomazione o deficit.
Grazie alla legge italiana sulla tutela della figura del donatore di midollo osseo , sono previsti permessi retribuiti ed esami gratuiti di follow-up. In più la ADMO, Associazione, Italiana Donatori Midollo Osseo, ha stipulato una polizza assicurativa per i suoi donatori che copre qualsiasi eventuale inconveniente relativo alla donazione.
Teoricamente sarebbe possibile continuare a donare il midollo più e più volte perché i valori del sangue impiegano poco tempo dopo la donazione a tornare alla normalità, tuttavia per motivi etici la legge italiana prevede che chi ha donato una volta venga poi escluso dal registro (questo discorso non vale nel caso di parenti bisognosi). A volte può essere chiesta la disponibilità a donare una seconda volta per lo stesso paziente perché alcune malattie, soprattutto tumorali del sangue, possono essere sradicate soltanto dopo la somministrazione di una seconda dose di cellule dello stesso donatore. Si può donare il midollo osseo, le cellule staminali del sangue periferico o soltanto i linfociti del sangue periferico, o anche tutte e tre. Dopo la donazione del midollo, per un anno si viene sospesi dalle donazioni di sangue. I donatori di midollo selezionati solitamente sono pure ottimi donatori di piastrine che servono per controllare le emorragie.
Sono innumerevoli i modi per essere d’aiuto agli altri: a volte basta solo saperne un po’ di più.
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