L'imbarcazione si è incagliata sugli scogli. Si cercano i dispersi.
Peacereporter - Una barca a vela di quindici metri, settanta, ottanta persone a bordo, da due giorni in mare, partiti dalla Turchia. Questa notte mancano all'appello ancora una trentina di persone, dopo il naufragio avvenuto nel brindisino, a Carovigno.Secondo un bilancio diffuso poco fa dal Viminale due sono i corpi recuperati finora. Trentuno i sopravvissuti, aumentati poco dopo, secondo dati della Prefettura di Brindisi, a 39. Numeri destinati, comunque, ad essere rivisti. La barca si è incagliata contro gli scogli sulla costa brindisina, dinanzi a Torre Santa Sabina, a una ventina di chilometri a nord del capoluogo messapico e si è rovesciata.
A bordo afghani, pachistani, curdi, iraniani, iracheni. L'allarme per il naufragio è stato dato da un passante ai carabinieri che hanno allertato la capitaneria di porto. Le persone soccorse sono state condotte in una struttura ecclesiastica nelle vicinanze del luogo dell'incidente. Molte di loro sono state trovate da carabinieri e polizia mentre si allontanavano a piedi dal luogo dell'incidente o vagavano nelle campagne alla ricerca di un luogo dove trovare aiuto.
Peacereporter - Una barca a vela di quindici metri, settanta, ottanta persone a bordo, da due giorni in mare, partiti dalla Turchia. Questa notte mancano all'appello ancora una trentina di persone, dopo il naufragio avvenuto nel brindisino, a Carovigno.Secondo un bilancio diffuso poco fa dal Viminale due sono i corpi recuperati finora. Trentuno i sopravvissuti, aumentati poco dopo, secondo dati della Prefettura di Brindisi, a 39. Numeri destinati, comunque, ad essere rivisti. La barca si è incagliata contro gli scogli sulla costa brindisina, dinanzi a Torre Santa Sabina, a una ventina di chilometri a nord del capoluogo messapico e si è rovesciata.
A bordo afghani, pachistani, curdi, iraniani, iracheni. L'allarme per il naufragio è stato dato da un passante ai carabinieri che hanno allertato la capitaneria di porto. Le persone soccorse sono state condotte in una struttura ecclesiastica nelle vicinanze del luogo dell'incidente. Molte di loro sono state trovate da carabinieri e polizia mentre si allontanavano a piedi dal luogo dell'incidente o vagavano nelle campagne alla ricerca di un luogo dove trovare aiuto.
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