venerdì, novembre 04, 2011
Evento speciale fissato per il 5 novembre, ore 16.30, al Teatro dell'Osservanza, Imola

ImolaFilmFestival - Incentrato sul fenomeno dell’estorsione, l’Evento Speciale dell'Imola Film Festival 2011 viene organizzato in collaborazione con “Il gruppo dello zuccherificio” di Mezzano (Ra). Condotta dallo scrittore e giornalista Vincenzo Vasile, la tavola rotonda ospiterà alcuni fra i protagonisti dell’antiracket in Italia, i quali incontreranno le realtà regionali impegnate attivamente su questa tematica, in un confronto serrato alla ricerca delle nuove strade da percorrere: Tano Grasso - Fondatore, Presidente dal 1997 al 1999 e oggi Presidente Onorario della FAI (Federazione delle associazioni antiracket e antiusura italiane), Enrico Colajanni - Fondatore e Presidente di Libero Futuro, l’Associazione Antiracket di Palermo Maria Teresa Morano - Presidente Nazionale FAI (Federazione delle associazioni antiracket e antiusura italiane), Daniele Marannano - Responsabile di Addio Pizzo, Palermo, Armando Caputo - Presidente dell’Associazione Antiracket di Lamezia Terme ed Enrico Bini – Presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia.
Anticipa la tavola rotonda il primo capitolo di una ricerca sul mondo dell’estorsione, presentato in prima visione assoluta all' IFF 2011.
Il documentario 'L'ANTIRACKET' affronta il tema complesso dell’antiracket nell’impegno quotidiano di Tano Grasso, presidente onorario FAI, che per oltre vent’anni ha lottato e studiato le strategie per sconfiggere il racket, e di tutti i protagonisti che al suo fianco hanno costruito l’associazionismo in Italia.

“Il documentario sull’antiracket prende vita nel novembre 2009 da un idea di Vincenzo Vasile e Maria Martinelli. Inizialmente si concentra sul lavoro di Tano Grasso, ideatore dell’associazionismo Antiracket in Italia e per molti anni Presidente nazionale della FAI – Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane. In seguito, nel suo sviluppo, il progetto incontra le realtà delle associazioni di Lamezia Terme in Calabria e di Libero Futuro e Addio Pizzo a Palermo. Esso racconta gli inizi dell’associazionismo negli anni 90’ fino all’attività dei giorni nostri. Racconta della battaglia compiuta ogni giorno contro l’estorsione, e di come si possa pensare a un futuro possibile senza mafia. Molti i protagonisti, a partire da quanti contribuiscono a fondare nel 1991, a Capo d'Orlando (Me) l'ACIO, 'Associazione Commercianti Imprenditori Orlandini', la prima associazione antiracket italiana: Enzo Mammana, attuale presidente ACIO; Don Totino Licata, anch'egli tra i fondatori dell'ACIO; Damiano Rosario, imprenditore e fondatore dell'ACIO, fino agli industriali di oggi che stanno denunciando e che si stanno ribellando dal giogo del pizzo. Fra essi: Silvana Fucito, imprenditrice e vice presidente nazionale della FAI; Giovanni Zara, responsabile dell'ufficio legale campano della FAI, Armando Caputo, presidente dell’Associazione Antiracket. di Lamezia Terme, Maria Teresa Morano, presidente nazionale della FAI; Enrico Colajanni presidente di Libero Futuro a Palermo, Giuseppe Todaro, imprenditore che ha denunciato a Palermo; Rocco Mangiardi, commerciante che ha denunciato a Lamezia Terme; Daniele Marannano, responsabile palermitano di Addio Pizzo e tanti altri in un susseguirsi di impegno civile e lavoro quotidiano, come il collettivo di volontari di Addio Pizzo e la neo-nata Associazione di Liberi Professionisti di Palermo. A tutti, per questo contributo fondamentale di riflessione, va il nostro grazie”
Maria Martinelli Vincenzo Vasile

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