Dall'Europa, sino ai contineti asiatici e medio-orientali, nel web dilaga la proposta di una protesta mondiale
PeaceReporter - Una enorme iniziativa trasversale si sta espandendo sulla rete. "Occupy the streets. Occupy the world". La sigla è stata ripresa da social network e blog di tutti i tipi. L'idea sembra sia partita dagli occupanti di Zuccotti Park di Wall Street, ma realmente non è facile capire come e da chi sia nata questa proposta. E' ormai assodata la forza d'aggregazione che ha un mezzo come internet, ma al contempo risulta difficile individuare e inquadrare un movimento come quello degli "Indignati" che si moltiplica sulle pagine web senza aver un coordinamento di base reale.
Ad ogni modo è chiaro che qualcosa accadrà, e la data dell'11-11-11 sembra già essere diventata una sorta di codice per richiamare l'attenzione di tutti gli utenti della rete.
Intanto a Bologna questo venerdì i ragazzi del centro sociale del Tpo si sono riuniti di fronte al negozio dell'Apple Store ricoprendo le vetrine con slogan che annunciano la manifestazione.
L'invito ovunque è quello di scendere pacificamente nelle strade e nelle piazze per riappropiarsi degli spazi e ancora una volta protestare contro le politiche della speculazione che hanno generato questa crisi. Nel portale dello 'spanishrevolution.es' si possono leggere tutti i riferimenti ed i link di una parte delle città che parteciperanno alla manifestazione. Se realmente si mobiliteranno tutti i gruppi che stanno aderendo alla proposta, questo venerdì assisteremo ad uno dei più grandi movimetni trasnazionali.
PeaceReporter - Una enorme iniziativa trasversale si sta espandendo sulla rete. "Occupy the streets. Occupy the world". La sigla è stata ripresa da social network e blog di tutti i tipi. L'idea sembra sia partita dagli occupanti di Zuccotti Park di Wall Street, ma realmente non è facile capire come e da chi sia nata questa proposta. E' ormai assodata la forza d'aggregazione che ha un mezzo come internet, ma al contempo risulta difficile individuare e inquadrare un movimento come quello degli "Indignati" che si moltiplica sulle pagine web senza aver un coordinamento di base reale.
Ad ogni modo è chiaro che qualcosa accadrà, e la data dell'11-11-11 sembra già essere diventata una sorta di codice per richiamare l'attenzione di tutti gli utenti della rete.
Intanto a Bologna questo venerdì i ragazzi del centro sociale del Tpo si sono riuniti di fronte al negozio dell'Apple Store ricoprendo le vetrine con slogan che annunciano la manifestazione.
L'invito ovunque è quello di scendere pacificamente nelle strade e nelle piazze per riappropiarsi degli spazi e ancora una volta protestare contro le politiche della speculazione che hanno generato questa crisi. Nel portale dello 'spanishrevolution.es' si possono leggere tutti i riferimenti ed i link di una parte delle città che parteciperanno alla manifestazione. Se realmente si mobiliteranno tutti i gruppi che stanno aderendo alla proposta, questo venerdì assisteremo ad uno dei più grandi movimetni trasnazionali.
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