Legambiente Egadi scrive al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, alla Regione Siciliana ed alla Capitaneria di porto di Trapani per impedire il rilascio di una concessione, richiesta dalla società Simiway di Milano, per l'installazione di strutture precarie a servizio dell'attività disco lounge bar a Scalo Cavallo (nella foto), sull'isola di Favignana.
Greenreport - Le osservazioni evidenziano «L'assoluta incompatibilità della richiesta di concessione inoltrata dalla Simiway s.r.l. con le vigenti normative e con i provvedimenti già adottati dalle competenti autorità in materia di tutela del territorio e dei beni culturali». Gli ambientalisti stilano un lungo elenco: «L'area indicata nell'istanza di concessione è sottoposta a tutela ambientale quale zona Archeologica riguardante il tratto costiero tra Punta S. Nicola e Cala Rossa; Trattasi di area ad alto valore naturalistico ambientale Sic Zps; Trattasi di zona interessata da un grave dissesto idrogeologico, in maggior misura sul costone adiacente non protetto;
Mancanza di strade di accesso e di uscite idonee ad insediare un locale che si presume nelle giornate estive sia frequentato da centinaia di clienti, altresì l'assoluta mancanza di zone parcheggio (visto che le stesse devono essere inserite sia nel piano paesaggistico già in vigore o nel P.R.G. redigendo) e di idonee zone di scarico di acque bianche e nere; Mancanza di un idoneo piano di evacuazione, visto che la zona è stretta su tre lati da falesia a picco sul mare e costoni rocciosi;
Ulteriore ragione riguarda il conseguente impiego di un piazzale in basamento cementizio realizzato nell'area, sottoposta a vincolo di inedificabilità assoluta e a servizio della comunità; Inoltre si vuol far notare che la presenza di un luogo di grande luminosità adiacente al mare deve essere sottoposto all'attenzione delle autorità marittime, visti i problemi che può comportare lo stesso alla navigazione; Non ultimo l'impatto ambientale che l'insediamento può comportare sia sulla terra che sul mare, evidenziando che ci si trova all'interno di un'Area marina protetta».
Greenreport - Le osservazioni evidenziano «L'assoluta incompatibilità della richiesta di concessione inoltrata dalla Simiway s.r.l. con le vigenti normative e con i provvedimenti già adottati dalle competenti autorità in materia di tutela del territorio e dei beni culturali». Gli ambientalisti stilano un lungo elenco: «L'area indicata nell'istanza di concessione è sottoposta a tutela ambientale quale zona Archeologica riguardante il tratto costiero tra Punta S. Nicola e Cala Rossa; Trattasi di area ad alto valore naturalistico ambientale Sic Zps; Trattasi di zona interessata da un grave dissesto idrogeologico, in maggior misura sul costone adiacente non protetto;
Mancanza di strade di accesso e di uscite idonee ad insediare un locale che si presume nelle giornate estive sia frequentato da centinaia di clienti, altresì l'assoluta mancanza di zone parcheggio (visto che le stesse devono essere inserite sia nel piano paesaggistico già in vigore o nel P.R.G. redigendo) e di idonee zone di scarico di acque bianche e nere; Mancanza di un idoneo piano di evacuazione, visto che la zona è stretta su tre lati da falesia a picco sul mare e costoni rocciosi;
Ulteriore ragione riguarda il conseguente impiego di un piazzale in basamento cementizio realizzato nell'area, sottoposta a vincolo di inedificabilità assoluta e a servizio della comunità; Inoltre si vuol far notare che la presenza di un luogo di grande luminosità adiacente al mare deve essere sottoposto all'attenzione delle autorità marittime, visti i problemi che può comportare lo stesso alla navigazione; Non ultimo l'impatto ambientale che l'insediamento può comportare sia sulla terra che sul mare, evidenziando che ci si trova all'interno di un'Area marina protetta».
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È presente 1 commento
sarei molto felice se ci fosse una discoteca a favignana
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