Le vittime erano legate e imbavagliate. La macabra scoperta è avvenuta a Guadalajara, citta scossa da una violenta guerra tra cartelli
PeaceReporter - Macabra scoperta quella fatta dalla polizia di Guadalajara, la seconda città del Messico, nella serata di ieri: 26 cadaveri nascosti in auto abbandonate. Le vittime erano tutte legate e imbavagliate. Per gli inquirenti chi siano i sicari non è ancora chiaro mentre è quasi certo che si tratti dell'ennesimo episodio di una vera e propria guerra tra cartelli che sta scuotendo la città.
Nel luglio dell'anno scorso, in una sparatoria con la polizia, era rimasto ucciso Ignacio "Nacho" Coronel, il capo del cartello di Sinaloa, molto attivo nel traffico di metanfetamine e padrone dell'area. La sua morte ha riaperto i giochi e messo in discussione gli equilibri; di fatto altri due gruppi, "Nuova generazione" e "Resistenza", hanno cominciato a farsi largo a colpi di omicidi, contendendo il territorio al gruppo di Sinaloa. Questa faida spiana la strada ad un altro potentissimo cartello, quello dei Los Zeta, un gruppo paramilitare che recluta prevalentemente tra le fila dei reparti speciali di esercito e polizia.
Con centinaia di uomini armati fino ai denti e molto preparati e una potenza economica impressionante, gli Zeta stanno cercando di guadagnare territori e potere in tutto il Paese a discapito degli altri cartelli. Ultimanente hanno mostrato una certa predilezione per le azioni eclatanti ed atroci. Potrebbero esserci loro dietro questo ennesimo episodio di sangue ma non è detto.
PeaceReporter - Macabra scoperta quella fatta dalla polizia di Guadalajara, la seconda città del Messico, nella serata di ieri: 26 cadaveri nascosti in auto abbandonate. Le vittime erano tutte legate e imbavagliate. Per gli inquirenti chi siano i sicari non è ancora chiaro mentre è quasi certo che si tratti dell'ennesimo episodio di una vera e propria guerra tra cartelli che sta scuotendo la città.
Nel luglio dell'anno scorso, in una sparatoria con la polizia, era rimasto ucciso Ignacio "Nacho" Coronel, il capo del cartello di Sinaloa, molto attivo nel traffico di metanfetamine e padrone dell'area. La sua morte ha riaperto i giochi e messo in discussione gli equilibri; di fatto altri due gruppi, "Nuova generazione" e "Resistenza", hanno cominciato a farsi largo a colpi di omicidi, contendendo il territorio al gruppo di Sinaloa. Questa faida spiana la strada ad un altro potentissimo cartello, quello dei Los Zeta, un gruppo paramilitare che recluta prevalentemente tra le fila dei reparti speciali di esercito e polizia.
Con centinaia di uomini armati fino ai denti e molto preparati e una potenza economica impressionante, gli Zeta stanno cercando di guadagnare territori e potere in tutto il Paese a discapito degli altri cartelli. Ultimanente hanno mostrato una certa predilezione per le azioni eclatanti ed atroci. Potrebbero esserci loro dietro questo ennesimo episodio di sangue ma non è detto.
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