Parte da Assisi il percorso verde dei fedeli nel mondo
Nell’idilliaco contesto francescano sono state rinnovate, dopo 25 anni di intenso sodalizio, le promesse tra la principale organizzazione ambientalista, il WWF, e l’Alleanza Religioni e Conservazione, l’ARC. Il frutto dell’unione si chiama Green Pilgrimage Network. La città di Assisi ha infatti ospitato il 31 ottobre le maggiori rappresentanze di 15 tradizioni religiose provenienti da tutto il mondo, insieme ad organizzazioni laiche e ambientaliste. Una suggestiva celebrazione di apertura ha accolto i numerosi partecipanti con musica, danza e rituali dando il via ai due giorni di dibattito presso il palazzo Monte Frumentario. Durante la presentazione del network è stata stilata una serie di utili consigli per i 100 milioni di pellegrini i quali, ogni anno, si recano nei luoghi sacri. I viaggiatori sono stati invitati a seguire cinque regole fondamentali affinché si concretizzi il progetto: scegliere agenzie turistiche responsabili le cui modalità di viaggio minimizzino l’impatto ambientale; mangiare e bere prodotti sostenibili evitando l’acquisto di acqua in bottiglia; ridurre al minimo i rifiuti e fare la raccolta differenziata; supportare i progetti locali; diffondere i messaggi del cammino verde.
A completare il decalogo sull’elogio alla natura vi sono altre cinque regole d’oro suggerite alle città promotrici del pellegrinaggio green: progettare con tour operator modalità di viaggio che riducano al minimo le emissioni di carbonio; garantire un alloggio che rispetti i parametri di sostenibilità; fornire servizi igienici adeguati lungo gli itinerari; promuovere la collaborazione tra organizzazioni religiose e autorità locali; creare mappe green evidenziandone gli eco-progetti.
Tali consigli garantiscono la tutela dei luoghi sacri definiti “fragili” dal segretario dell’ARC, Martin Palmer, un obiettivo questo a lui molto caro, che coincide anche con lo scopo dell’istituzione fondata nel 1995 dal principe Filippo di Edimburgo. L’accordo suggellato poi nel 2006 con il WWF ha prodotto la pubblicazione di un documento innovativo il quale approfondisce il ruolo che la fede può svolgere nella protezione di foreste, montagne, fiumi, laghi, mari e deserti. Alcune devozioni, infatti, come quella buddista, hanno un’apertura mentale maggiore riguardo il culto dell’ambiente rispetto alle fedi monoteiste le quali vedono l’uomo al centro del mondo. Tuttavia nel caso del cattolicesimo la dottrina francescana risulta la più affine alla questione naturalistica in quanto possiede una visione globale del mondo.
L’idea che le dottrine religiose appartenenti a qualsiasi credo possiedano alla base una forma di rispetto verso l’ambiente è stata fortemente ribadita durante le tre giornate di Assisi. Ad aggiungersi al coro di voci pro fede-ambiente sono state le dichiarazioni degli esponenti del WWF: Adriano Paolella, direttore generale, Gianfranco Bologna, direttore scientifico, e Isabella Pratesi, responsabile dei progetti internazionali. Presenze liete di festeggiare i 50 anni di vita di un’organizzazione prolifera di progetti, l’ultimo dei quali è proprio il Green Pilgrimage Network.
Tale progetto è nato anche in seguito all’osservazione di alcuni eventi fenomenali, come il più grande raduno umano della storia accaduto nel 2001 in India (un festival che si svolge ogni 144 anni in Praya con il nome di Maha Kumbh Mela) , oppure il pellegrinaggio annuale che coinvolge 2 milioni di musulmani verso la Mecca. Da tenere in conto anche il santuario nazionale di Nostra Signora a Walsingham (in Inghilterra), che registra il maggior afflusso di tutti i tempi, e tutte le seguenti mete: Amristar (India), Etchmiadzin (Armenia), Haifa (Israele), Kano (Nigeria), Gerusalemme, Louguandai (Cina), St Albans (Inghilterra), Trondheim (Norvegia), Chiesa di Scozia, Chiesa Copta Ortodossa (Egitto), Associazione dei Santuari Shintoisti (Giappone).
In questa rete di luoghi virtuosi è invitato chiunque voglia mettere in pratica una fede “al di fuori dei dogmi”, perché ad Assisi l’1 e il 2 novembre la religione, il più antico network del pianeta, ha inviato un messaggio chiaro e in grado di dare sostanza ad ogni credo, qualunque esso sia.
Nell’idilliaco contesto francescano sono state rinnovate, dopo 25 anni di intenso sodalizio, le promesse tra la principale organizzazione ambientalista, il WWF, e l’Alleanza Religioni e Conservazione, l’ARC. Il frutto dell’unione si chiama Green Pilgrimage Network. La città di Assisi ha infatti ospitato il 31 ottobre le maggiori rappresentanze di 15 tradizioni religiose provenienti da tutto il mondo, insieme ad organizzazioni laiche e ambientaliste. Una suggestiva celebrazione di apertura ha accolto i numerosi partecipanti con musica, danza e rituali dando il via ai due giorni di dibattito presso il palazzo Monte Frumentario. Durante la presentazione del network è stata stilata una serie di utili consigli per i 100 milioni di pellegrini i quali, ogni anno, si recano nei luoghi sacri. I viaggiatori sono stati invitati a seguire cinque regole fondamentali affinché si concretizzi il progetto: scegliere agenzie turistiche responsabili le cui modalità di viaggio minimizzino l’impatto ambientale; mangiare e bere prodotti sostenibili evitando l’acquisto di acqua in bottiglia; ridurre al minimo i rifiuti e fare la raccolta differenziata; supportare i progetti locali; diffondere i messaggi del cammino verde.
A completare il decalogo sull’elogio alla natura vi sono altre cinque regole d’oro suggerite alle città promotrici del pellegrinaggio green: progettare con tour operator modalità di viaggio che riducano al minimo le emissioni di carbonio; garantire un alloggio che rispetti i parametri di sostenibilità; fornire servizi igienici adeguati lungo gli itinerari; promuovere la collaborazione tra organizzazioni religiose e autorità locali; creare mappe green evidenziandone gli eco-progetti.
Tali consigli garantiscono la tutela dei luoghi sacri definiti “fragili” dal segretario dell’ARC, Martin Palmer, un obiettivo questo a lui molto caro, che coincide anche con lo scopo dell’istituzione fondata nel 1995 dal principe Filippo di Edimburgo. L’accordo suggellato poi nel 2006 con il WWF ha prodotto la pubblicazione di un documento innovativo il quale approfondisce il ruolo che la fede può svolgere nella protezione di foreste, montagne, fiumi, laghi, mari e deserti. Alcune devozioni, infatti, come quella buddista, hanno un’apertura mentale maggiore riguardo il culto dell’ambiente rispetto alle fedi monoteiste le quali vedono l’uomo al centro del mondo. Tuttavia nel caso del cattolicesimo la dottrina francescana risulta la più affine alla questione naturalistica in quanto possiede una visione globale del mondo.
L’idea che le dottrine religiose appartenenti a qualsiasi credo possiedano alla base una forma di rispetto verso l’ambiente è stata fortemente ribadita durante le tre giornate di Assisi. Ad aggiungersi al coro di voci pro fede-ambiente sono state le dichiarazioni degli esponenti del WWF: Adriano Paolella, direttore generale, Gianfranco Bologna, direttore scientifico, e Isabella Pratesi, responsabile dei progetti internazionali. Presenze liete di festeggiare i 50 anni di vita di un’organizzazione prolifera di progetti, l’ultimo dei quali è proprio il Green Pilgrimage Network.
Tale progetto è nato anche in seguito all’osservazione di alcuni eventi fenomenali, come il più grande raduno umano della storia accaduto nel 2001 in India (un festival che si svolge ogni 144 anni in Praya con il nome di Maha Kumbh Mela) , oppure il pellegrinaggio annuale che coinvolge 2 milioni di musulmani verso la Mecca. Da tenere in conto anche il santuario nazionale di Nostra Signora a Walsingham (in Inghilterra), che registra il maggior afflusso di tutti i tempi, e tutte le seguenti mete: Amristar (India), Etchmiadzin (Armenia), Haifa (Israele), Kano (Nigeria), Gerusalemme, Louguandai (Cina), St Albans (Inghilterra), Trondheim (Norvegia), Chiesa di Scozia, Chiesa Copta Ortodossa (Egitto), Associazione dei Santuari Shintoisti (Giappone).
In questa rete di luoghi virtuosi è invitato chiunque voglia mettere in pratica una fede “al di fuori dei dogmi”, perché ad Assisi l’1 e il 2 novembre la religione, il più antico network del pianeta, ha inviato un messaggio chiaro e in grado di dare sostanza ad ogni credo, qualunque esso sia.
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È presente 1 commento
se siete interessati al turismo sostenibile e responsabile, pellegrinaggi o no , fate un salto su www.ermes.net
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