Il decesso risale al 22 novembre, ma è stato reso noto solo oggi. Era malata di cancro
PeaceReporter - Svetlana Stalina, unica figlia femmina di Josif Stalin, è morta negli Stati Uniti all'età di 85 anni il 22 novembre, per un cancro al colon. Lo ha reso noto oggi il New York Times citando le autorità dello stato del Wisconsin, dove la donna viveva, a Richland Center. Sua madre, Nadezhda Alliluyeva, era la seconda moglie di Stalin e si è suicidata nel 1932. A Svetlana che all'epoca aveva sei anni, venne detto che la mamma era morta di appendicite e la giovane non seppe la verità per un decennio.
In seguito Svetlana scelse di chiamarsi con il cognome della madre e quindi, dopo essersi sposata negli Stati Uniti, era diventata per tutti Lana Peters. Svetlana lasciò l'Urss nel 1967. Prima andò in India e poi negli Usa, dove sposò un architetto americano, Wesley Peters, morto nel 1991, dal quale, all'età di 46 anni, ebbe una figlia, Olga. Nel 1982 con la ragazza di trasferì in Gran Bretagna, poi tornò per un breve periodo a Mosca ed, infine, nel 1987, ottenne un permesso permanente di residenza nel Regno Unito, dove ha vissuto anche in un ostello per poveri a Londra.
In diverse occasioni, dopo la fuga da Mosca, affermò di odiare il suo passato e di sentirsi schiava di circostanze straordinarie. Per tagliare definitivamente i ponti con il passato, e con il famigerato nome del padre, scrisse due autobiografie, che hanno avuto grande successo. "Non puoi rammaricarti per il tuo destino", disse una volta, aggiungendo "ma io mi rammarico del fatto che mia madre non abbia sposato un falegname".
PeaceReporter - Svetlana Stalina, unica figlia femmina di Josif Stalin, è morta negli Stati Uniti all'età di 85 anni il 22 novembre, per un cancro al colon. Lo ha reso noto oggi il New York Times citando le autorità dello stato del Wisconsin, dove la donna viveva, a Richland Center. Sua madre, Nadezhda Alliluyeva, era la seconda moglie di Stalin e si è suicidata nel 1932. A Svetlana che all'epoca aveva sei anni, venne detto che la mamma era morta di appendicite e la giovane non seppe la verità per un decennio.
In seguito Svetlana scelse di chiamarsi con il cognome della madre e quindi, dopo essersi sposata negli Stati Uniti, era diventata per tutti Lana Peters. Svetlana lasciò l'Urss nel 1967. Prima andò in India e poi negli Usa, dove sposò un architetto americano, Wesley Peters, morto nel 1991, dal quale, all'età di 46 anni, ebbe una figlia, Olga. Nel 1982 con la ragazza di trasferì in Gran Bretagna, poi tornò per un breve periodo a Mosca ed, infine, nel 1987, ottenne un permesso permanente di residenza nel Regno Unito, dove ha vissuto anche in un ostello per poveri a Londra.
In diverse occasioni, dopo la fuga da Mosca, affermò di odiare il suo passato e di sentirsi schiava di circostanze straordinarie. Per tagliare definitivamente i ponti con il passato, e con il famigerato nome del padre, scrisse due autobiografie, che hanno avuto grande successo. "Non puoi rammaricarti per il tuo destino", disse una volta, aggiungendo "ma io mi rammarico del fatto che mia madre non abbia sposato un falegname".
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