Stop ai crimini contro l’umanità, pieno rispetto dei diritti umani, tutela della libertà religiosa: è l’appello rivolto dalle Organizzazioni non governative di ispirazione cristiana come “Christian Solidarity Worldwide” (CSW) e “Open Doors”, al nuovo leader della Corea del Nord, Kim Jong-un.
Radio Vaticana - Le due Ong operano per la difesa della libertà religiosa nel mondo e promuovono progetti di assistenza per le comunità cristiane che soffrono. “Open Doors”, con sede negli Usa, pubblica ogni anno una classifica dei Paesi basata sul rispetto della libertà religiosa, dove la Nord Corea è “maglia nera”. Oggi, come rivela una nota inviata a Fides, l’Ong ha organizzato un tam-tam sul web, attraverso social media e blog, per riportare l’attenzione internazionale sul tema della libertà religiosa in Nord Corea, Paese in cui oltre 50mila cristiani sono detenuti in campi di concentramento. “Open Doors” invita il nuovo leader “a porre fine al ciclo del disumano regime dittatoriale” e auspica che “ci sia un aumento delle opportunità di annunciare Gesù, senza paura di ritorsioni, a quanti sono tristi e si sentono incerti del futuro”. Nell’invito alla piena libertà religiosa, Open Doors spera che “i cristiani coreani guadagnino nuova audacia e saggezza” perché “il giorno di Natale la luce di Cristo penetri in ogni casa e in ogni cuore in Corea del Nord” per ridare speranza ad una nazione oggi oppressa e affamata. Attualmente, nota la “Korean Church Coalition for North Korea Freedom” vi sono in Nord Corea numerose “comunità cristiane sotterranee” e “missionari clandestini” che, se scoperti, vanno incontro a una pubblica esecuzione. In un rapporto inviato a Fides, CSW esorta il regime nordcoreano “a chiudere i campi di prigionia, a fermare le esecuzioni sommarie, a rispettare la libertà religiosa e a rilasciare tutti i prigionieri di coscienza”, invita poi la comunità internazionale “a fare pressioni per promuovere questi cambiamenti”. CSW ricorda che “oltre 200.000 persone sono nei lager, sottoposte alle peggiori forme di tortura, dove i cristiani sono imprigionati solo per il loro credo”. CSW ha contribuito a istituire la “Coalizione internazionale per fermare i crimini contro l'umanità in Corea del Nord” (ICNK), che include 40 Ong internazionali.
Radio Vaticana - Le due Ong operano per la difesa della libertà religiosa nel mondo e promuovono progetti di assistenza per le comunità cristiane che soffrono. “Open Doors”, con sede negli Usa, pubblica ogni anno una classifica dei Paesi basata sul rispetto della libertà religiosa, dove la Nord Corea è “maglia nera”. Oggi, come rivela una nota inviata a Fides, l’Ong ha organizzato un tam-tam sul web, attraverso social media e blog, per riportare l’attenzione internazionale sul tema della libertà religiosa in Nord Corea, Paese in cui oltre 50mila cristiani sono detenuti in campi di concentramento. “Open Doors” invita il nuovo leader “a porre fine al ciclo del disumano regime dittatoriale” e auspica che “ci sia un aumento delle opportunità di annunciare Gesù, senza paura di ritorsioni, a quanti sono tristi e si sentono incerti del futuro”. Nell’invito alla piena libertà religiosa, Open Doors spera che “i cristiani coreani guadagnino nuova audacia e saggezza” perché “il giorno di Natale la luce di Cristo penetri in ogni casa e in ogni cuore in Corea del Nord” per ridare speranza ad una nazione oggi oppressa e affamata. Attualmente, nota la “Korean Church Coalition for North Korea Freedom” vi sono in Nord Corea numerose “comunità cristiane sotterranee” e “missionari clandestini” che, se scoperti, vanno incontro a una pubblica esecuzione. In un rapporto inviato a Fides, CSW esorta il regime nordcoreano “a chiudere i campi di prigionia, a fermare le esecuzioni sommarie, a rispettare la libertà religiosa e a rilasciare tutti i prigionieri di coscienza”, invita poi la comunità internazionale “a fare pressioni per promuovere questi cambiamenti”. CSW ricorda che “oltre 200.000 persone sono nei lager, sottoposte alle peggiori forme di tortura, dove i cristiani sono imprigionati solo per il loro credo”. CSW ha contribuito a istituire la “Coalizione internazionale per fermare i crimini contro l'umanità in Corea del Nord” (ICNK), che include 40 Ong internazionali.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.