Non c’è crisi per giochi online, lotterie e gratta e vinci. L’Agicos (Agenzia Giornalistica Concorsi e scommesse) traccia il bilancio del 2011, in cui gli italiani hanno speso 76,1 miliardi di euro per tentare la fortuna. L’anno si chiude con un incremento del 24% rispetto al 2010 in cui si è giocato per 61,5 miliardi.
di Luigi Laguaragnella
Gli italiani sono tra i maggiori giocatori del mondo. Nonostante i tagli alle spese e le tasse da pagare, non perdono occasione di sperare in una ricca vincita tra le tante possibilità di gioco che lo Stato permette. Il dato dell’Agicos precisa che ad un calo di vendite dei biglietti di Superenalotto e Winforlife fa da contraltare un vertiginoso aumento di giochi online, come il poker e le slot machine (169,9%). Ogni italiano, considerando i giocatori occasionali e quelli che addirittura rischiano di indebitare la loro vita per una vincita milionaria, ha speso in media 1000 euro nel corso dell’anno.
Il gioco d’azzardo diventa unica fonte di speranza per migliorare la situazione economica degli italiani. Ed è un grave rischio che non solo conduce ad un ideale di vincita e guadagno facile, ma che è anche indice che molta gente non ha più punti di riferimento per costruire una vita più vera e degna. Anche se l’Agicos dice che dei 76 miliardi spesi 54 risultano come vincite, il dato non deve trarre in inganno, perché i soldi delle vincite si concentrano soprattutto nelle mani dei pochi fortunati vincitori, lasciando tutti gli altri a bocca asciutta.
Milano è la città in cui si è giocato di più (5,6 miliardi), seguono Roma (5,1mld) e Napoli (3,4 mld). Pavia è la provincia con le “puntate” procapite più alte: 2.900 euro. Non sono da sottovalutare anche i “Gratta e vinci” con cui gli italiani sperano in vittorie immediate; è un gioco diffuso e praticato maggiormente nel sud: Napoli spende più di 500 milioni di euro, Bari 482 milioni, Palermo 342 milioni.
Alle porte del Natale questi dati devono richiamare l’attenzione degli italiani. Durante le feste, infatti, ci si lascia coinvolgere maggiormente nel tentare la fortuna e le sale Bingo si riempiono. il dato dell’Agicos potrebbe quindi essere incrementato e per l’Italia non sarebbe confortante. E’ preoccupante soprattutto in questi giorni di recessione (solitamente infatti le giocate vengono effettuate dalle fasce sociali più deboli, spesso in preda alla disperazione): il gioco potrebbe condurre le famiglie ad una crisi economica ancora maggiore.
Lo Stato, che nel 2011, grazie a lotterie e gratta e vinci di ogni genere, incasserà 9.2 miliardi , non può non interessarsi a questo problema che sembra in continua espansione, limitandosi a scrivere sui singoli biglietti “gioca responsabilmente”.
di Luigi Laguaragnella
Gli italiani sono tra i maggiori giocatori del mondo. Nonostante i tagli alle spese e le tasse da pagare, non perdono occasione di sperare in una ricca vincita tra le tante possibilità di gioco che lo Stato permette. Il dato dell’Agicos precisa che ad un calo di vendite dei biglietti di Superenalotto e Winforlife fa da contraltare un vertiginoso aumento di giochi online, come il poker e le slot machine (169,9%). Ogni italiano, considerando i giocatori occasionali e quelli che addirittura rischiano di indebitare la loro vita per una vincita milionaria, ha speso in media 1000 euro nel corso dell’anno.
Il gioco d’azzardo diventa unica fonte di speranza per migliorare la situazione economica degli italiani. Ed è un grave rischio che non solo conduce ad un ideale di vincita e guadagno facile, ma che è anche indice che molta gente non ha più punti di riferimento per costruire una vita più vera e degna. Anche se l’Agicos dice che dei 76 miliardi spesi 54 risultano come vincite, il dato non deve trarre in inganno, perché i soldi delle vincite si concentrano soprattutto nelle mani dei pochi fortunati vincitori, lasciando tutti gli altri a bocca asciutta.
Milano è la città in cui si è giocato di più (5,6 miliardi), seguono Roma (5,1mld) e Napoli (3,4 mld). Pavia è la provincia con le “puntate” procapite più alte: 2.900 euro. Non sono da sottovalutare anche i “Gratta e vinci” con cui gli italiani sperano in vittorie immediate; è un gioco diffuso e praticato maggiormente nel sud: Napoli spende più di 500 milioni di euro, Bari 482 milioni, Palermo 342 milioni.
Alle porte del Natale questi dati devono richiamare l’attenzione degli italiani. Durante le feste, infatti, ci si lascia coinvolgere maggiormente nel tentare la fortuna e le sale Bingo si riempiono. il dato dell’Agicos potrebbe quindi essere incrementato e per l’Italia non sarebbe confortante. E’ preoccupante soprattutto in questi giorni di recessione (solitamente infatti le giocate vengono effettuate dalle fasce sociali più deboli, spesso in preda alla disperazione): il gioco potrebbe condurre le famiglie ad una crisi economica ancora maggiore.
Lo Stato, che nel 2011, grazie a lotterie e gratta e vinci di ogni genere, incasserà 9.2 miliardi , non può non interessarsi a questo problema che sembra in continua espansione, limitandosi a scrivere sui singoli biglietti “gioca responsabilmente”.
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