mercoledì, dicembre 07, 2011
Una marcia di protesta contro la presenza di milizie armate che convergerà a piazza dei Martiri si terrà oggi a Tripoli per denunciare lo stato di generale insicurezza nella capitale libica.

Agenzia Misna - Lo riferisce alla MISNA padre Allan Arcebuche, missionario francescano e responsabile dei progetti Caritas in Libia. “E’ in particolare la presenza di alcune centinaia di giovani miliziani originari di Zintan che anche dopo la caduta di Muammar Gheddafi sono rimasti a Tripoli ad aver innescato le proteste” dice il missionario. “Loro – aggiunge – sostengono di voler restare per garantire la sicurezza, gli abitanti lamentano però la presenza di diversi checkpoint e denunciano scontri anche armati tra fazioni locali e miliziani di Zintan. In alcuni casi ci sono state vittime”.

In dichiarazioni rilasciate ieri alla stampa, il governo libico ha detto di aver concesso due settimane di tempo ai miliziani per lasciare la città, di aver promosso la manifestazione di oggi e di avere autorizzato ulteriori manifestazioni nei prossimi giorni.

La questione degli ex combattenti protagonisti del conflitto contro Gheddafi è stata affrontata la settimana scorsa anche dal ministro degli Interni Fawzi Abdelali che ha annunciato l’assorbimento di 50.000 di loro nelle forze armate.

“Di certo – conclude padre Allan – in questo momento le milizie costituiscono uno dei problemi più evidenti a Tripoli, occupano aree chiave della città, interi edifici in particolare nell’area di Gargaris e limitano il libero movimento con posti di blocco che la gente non considera necessari”.

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