Arrestati 25 attivisti in quindici province del nord: tra loro anche un consigliere comunale valsusino. Obbligo di dimora per altre 15 persone
E-il mensile - Scatta la repressione contro il movimento di protesta No Tav, che si oppone alla costruzione della ferrovia ad alta velocità in Val Susa. All’alba di oggi è scattata un’operazione di polizia nazionale in 15 diverse province, che ha portato all’arresto di almeno 25 attivisti accusati dalla Digos di Torino di resistenza, violenza, lesioni, danneggiamento aggravati in concorso per gli scontri al cantiere Tav di Chiomonte del 27 giugno e 3 luglio 2011, quando rimasero feriti oltre duecento agenti delle forze dell’ordine e decine di manifestanti.
Tra gli arrestati figurano Giorgio Rossetto, 52 anni, leader storico del centro sociale Askatasuna, Paolo Maurizio Ferrari, ex brigatista mai pentito, che aveva finito di scontare la sua pena nel 2004. In manette anche Guido Fissore, consigliere comunale di un paese della Valle di Susa, Villarfocchiardo, e attivista del movimento. Alcune settimane fa accompagnò una scolaresca bergamasca in una visita al cantiere di Chiomonte.
Oltre che nel capoluogo piemontese, dov’è stato preso di mira il centro sociale torinese Askatasuna, l’operazione riguarda le province di Asti, Milano, Trento, Palermo, Roma, Padova, Genova, Pistoia, Cremona, Macerata, Biella, Bergamo, Parma e Modena. In aggiunta agli arresti, la polizia ha notificato 15 misure di obbligo di dimora, un provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari e una misura di divieto di dimora nella provincia di Torino.
E-il mensile - Scatta la repressione contro il movimento di protesta No Tav, che si oppone alla costruzione della ferrovia ad alta velocità in Val Susa. All’alba di oggi è scattata un’operazione di polizia nazionale in 15 diverse province, che ha portato all’arresto di almeno 25 attivisti accusati dalla Digos di Torino di resistenza, violenza, lesioni, danneggiamento aggravati in concorso per gli scontri al cantiere Tav di Chiomonte del 27 giugno e 3 luglio 2011, quando rimasero feriti oltre duecento agenti delle forze dell’ordine e decine di manifestanti.
Tra gli arrestati figurano Giorgio Rossetto, 52 anni, leader storico del centro sociale Askatasuna, Paolo Maurizio Ferrari, ex brigatista mai pentito, che aveva finito di scontare la sua pena nel 2004. In manette anche Guido Fissore, consigliere comunale di un paese della Valle di Susa, Villarfocchiardo, e attivista del movimento. Alcune settimane fa accompagnò una scolaresca bergamasca in una visita al cantiere di Chiomonte.
Oltre che nel capoluogo piemontese, dov’è stato preso di mira il centro sociale torinese Askatasuna, l’operazione riguarda le province di Asti, Milano, Trento, Palermo, Roma, Padova, Genova, Pistoia, Cremona, Macerata, Biella, Bergamo, Parma e Modena. In aggiunta agli arresti, la polizia ha notificato 15 misure di obbligo di dimora, un provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari e una misura di divieto di dimora nella provincia di Torino.
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