Dichiarazione del Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, Franco Miano, sulla Prolusione del card. Angelo Bagnasco al Consiglio Permanente della Cei
ACI - La necessaria centralità della politica per ordinare e regolare le dinamiche di un capitalismo finanziario selvaggio, la condanna dell’evasione fiscale, la necessità di recuperare maggiore attenzione alla famiglia e la difesa della libertà religiosa rappresentano capisaldi della nostra civiltà che il cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei Vescovi italiani, ha opportunamente messi in evidenza per contrastare derive individualiste irrimediabilmente distanti da ogni tensione al bene comune.
Alla luce della prolusione, l’Azione cattolica, al fianco dei vescovi italiani nell’intenso lavoro di ricostruzione di un tessuto comune di valori e visioni, conferma il proprio impegno per una formazione cristiana che faccia scaturire dal dono della fede un senso alto del servizio all’uomo. Già nel prossimo fine settimana, l’Ac incontrerà i propri soci che svolgono il servizio amministrativo nelle città, nelle province e nelle regioni, per consolidare, seguendo le suggestioni del cardinale Bagnasco, un’idea di politica priva di risentimenti e attiva, non spettatrice, nella difficile opera di salvezza del nostro Paese.
L’Ac, con il cardinale Bagnasco, sottolinea inoltre la centralità, nell’impegno pubblico dei credenti, di una fede autentica e curata, garanzia non solo di un impegno "efficiente", ma anche e soprattutto di una testimonianza limpida nel perseguimento del bene fuori da ogni logica di interesse privato. Emerge così la sfida cui non può sottrarsi la politica. Come afferma il Presidente dei vescovi italiani, anche i partiti devono fare la loro parte, in particolare «in ordine a riforme rinviate per troppo tempo»e, anche il Paese stesso è chiamato a rispondere cercando di scorgere «tutto il positivo che potenzialmente può annidarsi anche all’interno di una situazione ingrata». C’è insomma bisogno di un rinnovato impegno per ridare fiducia, mettendo in circolo, come si afferma nella Prolusione, le «enormi ricchezze umane inespresse» del nostro Paese.
(Franco Miano)
ACI - La necessaria centralità della politica per ordinare e regolare le dinamiche di un capitalismo finanziario selvaggio, la condanna dell’evasione fiscale, la necessità di recuperare maggiore attenzione alla famiglia e la difesa della libertà religiosa rappresentano capisaldi della nostra civiltà che il cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei Vescovi italiani, ha opportunamente messi in evidenza per contrastare derive individualiste irrimediabilmente distanti da ogni tensione al bene comune.
Alla luce della prolusione, l’Azione cattolica, al fianco dei vescovi italiani nell’intenso lavoro di ricostruzione di un tessuto comune di valori e visioni, conferma il proprio impegno per una formazione cristiana che faccia scaturire dal dono della fede un senso alto del servizio all’uomo. Già nel prossimo fine settimana, l’Ac incontrerà i propri soci che svolgono il servizio amministrativo nelle città, nelle province e nelle regioni, per consolidare, seguendo le suggestioni del cardinale Bagnasco, un’idea di politica priva di risentimenti e attiva, non spettatrice, nella difficile opera di salvezza del nostro Paese.
L’Ac, con il cardinale Bagnasco, sottolinea inoltre la centralità, nell’impegno pubblico dei credenti, di una fede autentica e curata, garanzia non solo di un impegno "efficiente", ma anche e soprattutto di una testimonianza limpida nel perseguimento del bene fuori da ogni logica di interesse privato. Emerge così la sfida cui non può sottrarsi la politica. Come afferma il Presidente dei vescovi italiani, anche i partiti devono fare la loro parte, in particolare «in ordine a riforme rinviate per troppo tempo»e, anche il Paese stesso è chiamato a rispondere cercando di scorgere «tutto il positivo che potenzialmente può annidarsi anche all’interno di una situazione ingrata». C’è insomma bisogno di un rinnovato impegno per ridare fiducia, mettendo in circolo, come si afferma nella Prolusione, le «enormi ricchezze umane inespresse» del nostro Paese.
(Franco Miano)
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