Otranto, la città più ad oriente d’Italia e simbolo del Mediterraneo, accoglierà una nuova opera d’arte
COPEAM - Domenica 29 gennaio alle ore 10.30 presso il Castello Aragonese si svolgerà la conferenza stampa di presentazione della nuova opera, seguirà alle ore 12:00 presso l’Area Fabbriche del Porto, l’inaugurazione del relitto artistico. La nuova opera di cui stiamo parlando è la Kater I Rades, la motovedetta albanese che nella tragica notte del Venerdì santo del ‘97, entrata in collisione con la nostra Marina militare, naufragò nel Canale di Otranto con 120 persone a bordo, i superstiti furono solo 34, i morti 57 in gran parte donne e bambini e 24 i corpi mai ritrovati.
Ora quel barcone, emblema degli sbarchi in Italia, è approdato nelle mani dello scultore greco di fama internazionale Costa Varostos, diventando una singolare opera d’arte. Affiorerà ad Otranto e nel suo porto millenario, emblema di accoglienza e solidarietà tra i popoli. Questo incredibile viaggio di ricostruzione e rinascita si è potuto realizzare grazie alla tenacia di un'associazione umanitaria, la Integra Onlus, la volontà dei parenti delle vittime, il Comune di Otranto, l'Assessorato alle Politiche Giovanili e l’ Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce che ha concretizzato l’idea. Un importante sostegno è giunto dalla Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo, che ha accolto l'avvincente sfida del progetto artistico, organizzando in collaborazione con la cooperativa Artemisia,un workshop internazionale con otto giovani artisti provenienti da vari paesi europei, realizzando un vero e proprio itinerario di “ricerca” e di “scoperta” attorno ad un’opera comune. La COPEAM, La Conferenza permanente dell’Audiovisivo Mediterraneo, ha sostenuto l’iniziativa come media-partner, curando la diffusione dell’iniziativa ed inoltre si avvale del patrocinio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) dell’UNESCO, dell’Organizzazione Internazione per i Migranti (OIM), del Comitato Italiano per i Rifugiati (CIR) Oggi questo progetto vuole diventare il punto di partenza per la nascita di un atelier internazionale dove creatività e migrazione si incontrano attraverso un programma di residenze artistiche, laboratori, seminari, dibattiti capace di generare un’importante e fitta rete di relazioni e attività. Una vera e propria “RESIDENZA INTERNAZIONALE PER IL CONTEMPORANEO E LE MIGRAZIONI”. Di questo ne parleremo con Luciano Cariddi - Sindaco della Città di Otranto, Nicola Fratoianni - Assessore alle Politiche Giovanili della Regione Puglia; Bruno Ciccarese - Assessore alle Politiche Giovanili Provincia di
Lecce, Luigi De Luca - Presidente dell’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce, Luigi Ratclif - Presidente della Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo e con il Segretario Generale della COPEAM Alessandra Paradisi. Infine, intorno a questa grande opera si plasmano e si intrecciano le grandi arti creative dell’uomo: dalla scrittura, alla musica e alle immagini alla fotografia. Alessandro Leogrande lo fa nel suo ultimo libro: Naufragio. Morte nel Mediterraneo, edito da Feltrinelli, il giovane regista brindisino Simone Salvemini con il suo documentario in lavorazione “L’approdo delle anime migranti”, prodotto da La Kinebottega e sostenuto da Apulia Film Commission e infine il gruppo musicale pugliese I MARinARIA ha inciso il brano inedito "Quattùrdici anni" ispirato alla tragedia della Kater I Rades.
COPEAM - Domenica 29 gennaio alle ore 10.30 presso il Castello Aragonese si svolgerà la conferenza stampa di presentazione della nuova opera, seguirà alle ore 12:00 presso l’Area Fabbriche del Porto, l’inaugurazione del relitto artistico. La nuova opera di cui stiamo parlando è la Kater I Rades, la motovedetta albanese che nella tragica notte del Venerdì santo del ‘97, entrata in collisione con la nostra Marina militare, naufragò nel Canale di Otranto con 120 persone a bordo, i superstiti furono solo 34, i morti 57 in gran parte donne e bambini e 24 i corpi mai ritrovati.
Ora quel barcone, emblema degli sbarchi in Italia, è approdato nelle mani dello scultore greco di fama internazionale Costa Varostos, diventando una singolare opera d’arte. Affiorerà ad Otranto e nel suo porto millenario, emblema di accoglienza e solidarietà tra i popoli. Questo incredibile viaggio di ricostruzione e rinascita si è potuto realizzare grazie alla tenacia di un'associazione umanitaria, la Integra Onlus, la volontà dei parenti delle vittime, il Comune di Otranto, l'Assessorato alle Politiche Giovanili e l’ Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce che ha concretizzato l’idea. Un importante sostegno è giunto dalla Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo, che ha accolto l'avvincente sfida del progetto artistico, organizzando in collaborazione con la cooperativa Artemisia,un workshop internazionale con otto giovani artisti provenienti da vari paesi europei, realizzando un vero e proprio itinerario di “ricerca” e di “scoperta” attorno ad un’opera comune. La COPEAM, La Conferenza permanente dell’Audiovisivo Mediterraneo, ha sostenuto l’iniziativa come media-partner, curando la diffusione dell’iniziativa ed inoltre si avvale del patrocinio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) dell’UNESCO, dell’Organizzazione Internazione per i Migranti (OIM), del Comitato Italiano per i Rifugiati (CIR) Oggi questo progetto vuole diventare il punto di partenza per la nascita di un atelier internazionale dove creatività e migrazione si incontrano attraverso un programma di residenze artistiche, laboratori, seminari, dibattiti capace di generare un’importante e fitta rete di relazioni e attività. Una vera e propria “RESIDENZA INTERNAZIONALE PER IL CONTEMPORANEO E LE MIGRAZIONI”. Di questo ne parleremo con Luciano Cariddi - Sindaco della Città di Otranto, Nicola Fratoianni - Assessore alle Politiche Giovanili della Regione Puglia; Bruno Ciccarese - Assessore alle Politiche Giovanili Provincia di
Lecce, Luigi De Luca - Presidente dell’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce, Luigi Ratclif - Presidente della Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo e con il Segretario Generale della COPEAM Alessandra Paradisi. Infine, intorno a questa grande opera si plasmano e si intrecciano le grandi arti creative dell’uomo: dalla scrittura, alla musica e alle immagini alla fotografia. Alessandro Leogrande lo fa nel suo ultimo libro: Naufragio. Morte nel Mediterraneo, edito da Feltrinelli, il giovane regista brindisino Simone Salvemini con il suo documentario in lavorazione “L’approdo delle anime migranti”, prodotto da La Kinebottega e sostenuto da Apulia Film Commission e infine il gruppo musicale pugliese I MARinARIA ha inciso il brano inedito "Quattùrdici anni" ispirato alla tragedia della Kater I Rades.
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