In Congo (Brazzaville) i sacchetti di plastica non potevano teoricamente più essere prodotti, importati, commercializzati ed utilizzati, sia per la vendita che per gli imballaggi, dal 20 luglio 2011. ma ora il divieto è assoluto.
GreenReport - Il decreto infatti è entrato in vigore il 20 gennaio su tutto il territorio nazionale, dopo che il governo congolese aveva concesso ai commercianti ed ai consumatori 6 mesi per smaltire gli stock dei loro sacchetti di film di plastica. Con la pubblicazione del decreto il ministero del commercio di Brazzaville aveva già interrotto ogni autorizzazione all'importazione di sacchetti, sacchi e film di plastica, ad eccezione di quelli per uso sanitario ed agricolo, alla raccolta dei rifiuti, a quelli utilizzati nei lavori pubblici o che servono all'imballaggio o alla protezione di prodotti igienici come fazzoletti di carta, salviette e carta igienica. La commercializzazione e l'utilizzo di questi prodotti di plastica è regolamentata e subordinata all'ottenimento di un'autorizzazione speciale per l'importazione rilasciata dal ministero del commercio
Nella capitale economica del Paese, Pointe-Noire, dove ci sono più impianti interessati, l'entrata in vigore del divieto è stata preceduta da un'estesa campagna di sensibilizzazione della popolazione, attraverso manifesti e striscioni piazzati nei mercati e in altri luoghi pubblici, ma anche con spot e sketch in televisione ed alla radio.
L'alternativa alla quale si sono affidati la maggior parte dei produttori e dei commercianti, anche quelli informali di strada che si trovano praticamente ad ogni angolo, sono i sacchetti di carta, riutilizzabili e biodegradabili e la gente di Pointe-Noire sembra aver ben accolto la novità, anche perché ormai i sacchetti di plastica erano dappertutto, sporcando strade e zone verdi e intasando gli scoli delle acque.
GreenReport - Il decreto infatti è entrato in vigore il 20 gennaio su tutto il territorio nazionale, dopo che il governo congolese aveva concesso ai commercianti ed ai consumatori 6 mesi per smaltire gli stock dei loro sacchetti di film di plastica. Con la pubblicazione del decreto il ministero del commercio di Brazzaville aveva già interrotto ogni autorizzazione all'importazione di sacchetti, sacchi e film di plastica, ad eccezione di quelli per uso sanitario ed agricolo, alla raccolta dei rifiuti, a quelli utilizzati nei lavori pubblici o che servono all'imballaggio o alla protezione di prodotti igienici come fazzoletti di carta, salviette e carta igienica. La commercializzazione e l'utilizzo di questi prodotti di plastica è regolamentata e subordinata all'ottenimento di un'autorizzazione speciale per l'importazione rilasciata dal ministero del commercio
Nella capitale economica del Paese, Pointe-Noire, dove ci sono più impianti interessati, l'entrata in vigore del divieto è stata preceduta da un'estesa campagna di sensibilizzazione della popolazione, attraverso manifesti e striscioni piazzati nei mercati e in altri luoghi pubblici, ma anche con spot e sketch in televisione ed alla radio.
L'alternativa alla quale si sono affidati la maggior parte dei produttori e dei commercianti, anche quelli informali di strada che si trovano praticamente ad ogni angolo, sono i sacchetti di carta, riutilizzabili e biodegradabili e la gente di Pointe-Noire sembra aver ben accolto la novità, anche perché ormai i sacchetti di plastica erano dappertutto, sporcando strade e zone verdi e intasando gli scoli delle acque.
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