sabato, febbraio 04, 2012
Gentili: «C'è il rischio di un calo di attenzione»

Greenreport - L'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana ha reso noti i risultati dei campionamenti del 31 gennaio, ad eccezione delle analisi batteriologiche che hanno tempi di esecuzione più lunghi, del mare del Giglio nei dintorni del relitto della Costa Concordia, ma sottolinea che «A causa delle nevicate la consegna dei campioni ai laboratori è stata ritardata e di conseguenza anche i risultati escono con ritardo rispetto al consueto». Comunque al momento non si riscontrano fenomeni significativi di inquinamento dell'acqua del mare.

«Idrocarburi, solventi, tensioattivi risultano inferiori alle soglie di rilevabilità analitica. Altri parametri sono presenti in concentrazione "normale e "paragonabile al bianco". Test di tossicità negativi».

Si sono concluse anche le analisi batteriologiche dei giorni precedenti e quelle del 29 gennaio «Indicavano un incremento della concentrazione degli indicatori di inquinamento microbiologico non confermati il giorno successivo 30 gennaio». Per le cattive condizioni del mare l'1 febbraio L'Arpat non ha effettuato prelievi, che però sono stati fatti regolarmente il 2 febbraio.

Mentre non ripartono le operazioni per svuotare i giganteschi serbatoi della nave carichi di olio pesante, saranno necessarie settimane per pianificare ed avviare le operazioni e la Protezione Civile ribadisce che «Resta prioritario l'avvio del pompaggio, non appena le condizioni del mare lo consentiranno». Emergono problemi anche per il piano per la rimozione dei rifiuti presentato dalla Costa lunedì e, come sempre succede nel nostro Paese, ci sono già proteste nei siti indicati per ospitarli.

Secondo Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente: «Ora il rischio che cali l'attenzione, che questa vicenda esca, come purtroppo mi sembra stia succedendo, dai riflettori dei media e che la comunità del Giglio e la struttura commissariale siano lasciate sole ad affrontare un disastro che si annuncia di lunga e difficile risoluzione. Intanto aspettiamo ancora il decreto sulle rotte promesso dal Governo. L'attenzione mediatica e politica sul naufragio della Costa Concordia al Giglio non può e non deve calare e bisogna fare presto e bene, continuando a fornire tutti i mezzi necessari a sgombrare quel relitto ed il suo carico inquinante dalla costa del Giglio».

Intanto, dopo la pessima figura dell'attuale sindaco Pdl che sollecitava gli "inchini" delle navi della Costa davanti alle coste del Giglio, è venuto fuori un comunicato stampa, pubblicato su Giglio News il 5 luglio 2008, nel quale l'ex sindaco di centro-sinistra Attilio Brothel scriveva: «Ancore un prestigioso riconoscimento per l'Isola del Giglio, regina assoluta in Italia per il 2008 che ha ottenuto il premio delle «5 Vele» per l'ottima sostenibilità dell'ecosistema terrestre e costiero. Costa Crociere Spa vuol partecipare a questo riconoscimento assegnato all'Isola del Giglio, con una visita di una delle navi (Costa Concordia) della flotta che sosterà, riccamente illuminata, per pochi minuti davanti a Giglio Porto».

Cosa un po' diversa dagli "inchini" e dai ripetti passaggi sottocosta sollecitati dall'attuale sindaco Ortelli, ma basta a far tirare un sospiro di sollievo ai partigiani del sindaco che subito hanno detto, come fa il signor Alberto Morelli in una mail inviata a greenreprt.it: «A voi che dipingete come un demone il Sindaco del Giglio Ortelli esaltando il predecessore Brothel sul tema dei passaggi delle navi da crociera vicino al Giglio ... leggetevi questo articoletto e ... meditate!».

A dire il vero greenreport "esaltava" l'amministrazione Brothel perché voleva l'area marina protetta... non perché voleva le navi, ma tra le richieste di Ortelli e Brothel alla Costa crociere una bella differenza c'è. Infatti l'ex sindaco nel 2088 parlava esplicitamente di «Evento straordinario», non di un'usanza da continuare, anche se poi, forse preso da troppo e malriposto entusiasmo scriveva: «Invito tutti (residenti e graditi ospiti), Stato Maggiore ed equipaggi dei traghetti, tutte le imbarcazioni presenti nell'ambito portuale per uno scambio di saluti ( e fischi delle imbarcazioni) a partecipare a questo specialissimo incontro in programma domani tra le 21,30 e le 22».

Casomai la malintesa concezione del turismo, che accumuna in questo caso Brothel e Ortelli viene dopo: «Intanto l'Amministrazione comunale intende sottoporre all'attenzione di Costa Crociere Spa la possibilità di programmare una sosta all'Isola del Giglio, nel periodo maggio-giugno e settembre, per consentire ai croceristi di godere di paesaggi mozzafiato, ma anche di arte, della visita nel Borgo Medievale di Giglio Castello e nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano».

Proposte che oggi probabilmente i due sindaci non farebbero mai più e cose che potrebbero diventare impossibili se il governo approverà il decreto sulle rotte delle grandi navi.
Ieri il commissario il Commissario delegato per l'emergenza per il naufragio del Costa Concordia, Gabrielli ha partecipato all'incontro con la popolazione del Giglio che era stato rimandato causa delle condizioni meteorologiche avverse, e si è impegnato «A costruire un dialogo collaborativo con la cittadinanza, anche attraverso incontri settimanali sull'isola; i gigliesi potranno rappresentare esigenze, richieste e proposte per rendere più agevole la necessaria convivenza fra la comunità e i soggetti coinvolti nella gestione dell'emergenza».

Durante l'incontro Gabrielli «Ha informato la popolazione sull'avvio delle attività di pianificazione della rimozione della nave da parte di Costa; la società armatrice si è impegnata ad assicurare il minor impatto ambientale possibile e la salvaguardia delle attività economiche dell'isola: la struttura commissariale seguirà ogni passaggio sia della fase di progettazione sia della realizzazione delle attività di rimozione della nave. Nelle settimane necessarie alla pianificazione e all'avvio delle operazioni, resta prioritario l'avvio del pompaggio, non appena le condizioni del mare lo consentiranno».

Intanto si è conclusa ieri la terza giornata di formazione rivolta ai volontari delle associazioni di Protezione civile e alle amministrazioni comunali costiere (9 i comuni partecipanti: Capalbio, Castiglione della Pescaia, Follonica, Grosseto, Isola del Giglio, Magliano in Toscana, Monte Argentario, Orbetello e Scarlio) promosso dalla Provincia di Grosseto, Dipartimento della Protezione civile, Ispra, Regione Toscana e realizzato da Legambiente.

I partecipanti della tre giorni sono stati quasi 200, informati in modo dettagliato, con un corso intensivo, sulle modalità d'intervento legate allo sversamento da idrocarburi. Una task-force pronta a entrare in azione in caso di fuoriuscita di carburante dalla nave Concordia. Nello stesso tempo Legambiente ha mobilitato sia i propri volontari maremmani che numerose squadre di esperti preparati a intervenire tempestivamente in queste occasioni

«Ci auguriamo che questa azione di tipo preventivo - afferma Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente - non venga mai utilizzata concretamente e che dopo la tragedia umana non ci sia alcun disastro ecologico, ma il modo migliore per scongiurarlo è quello di continuare ad agire con professionalità e competenza tecnica come le istituzioni hanno fatto fino a ora».

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