I 240 lavoratori (soprattutto donne) rischiavano il licenziamento da metà marzo. La Cisl: "c'è un nuovo investitore"
E-ilmensile - C’è l’accordo sul prolungamento della cassa integrazione all‘Omsa di Faenza. A metà marzo gli ammortizzatori sarebbero scaduti e per i lavoratori si sarebbero ritrovati a immediato rischio licenziamento. A comunicare la notizia è il segretario generale aggiunto della Femca Cisl, Sergio Spillar.“Stanno ora preparando il verbale dell’accordo che prevede 6 mesi di cassa integrazione in deroga al fine di realizzare il processo di ricollocazione”, ha detto il sindacalista. Durante l’incontro di Roma sarebbe stata “confermata la presenza di un nuovo investitore, di un progetto” per lo stabilimento. La cassa integrazione permetterà di superare la procedura di mobilità, che sarebbe stata altrimenti avviata, per i circa 240 dipendenti dell’Omsa di Faenza, quasi tutte donne.
A raccontarlo è anche il sindaco di Faenza, Giovanni Maplezzi. “Esco ora dal Ministero del Lavoro. Dopo tre ore di riunione, abbiamo ottenuto la concessione di 6 mesi di Cassa Integrazione in deroga, con scadenza al 15 settembre. Questa concessione è motivata e giustificata dall’esistenza di un progetto di riconversione industriale, in corso di definizione, che richiede ulteriore tempo per poterlo concretizzare. Questi 6 mesi saranno fondamentali per attuare il percorso che vede l’insediamento nel sito di via Pana di un’impresa del settore legno-arredo, con assunzione di almeno 120 dipendenti ex Omsa. Per gli altri dipendenti dovranno essere trovate ulteriori opportunità occupazionali. In particolare, si è dato conto di un impegno assunto dalla società che sta commercializzando gli spazi commerciali nel futuro outlet “Le Perle”, di selezionare fino a 120 dipendenti ex OMSA. Le parti si rincontreranno presso il Ministero per lo Sviluppo Economico entro il prossimo 9 marzo, per verificare l’ipotesi di reindustrializzazione presentata dall’ipotizzato acquirente. Oggi è una buona giornata”.
E-ilmensile - C’è l’accordo sul prolungamento della cassa integrazione all‘Omsa di Faenza. A metà marzo gli ammortizzatori sarebbero scaduti e per i lavoratori si sarebbero ritrovati a immediato rischio licenziamento. A comunicare la notizia è il segretario generale aggiunto della Femca Cisl, Sergio Spillar.“Stanno ora preparando il verbale dell’accordo che prevede 6 mesi di cassa integrazione in deroga al fine di realizzare il processo di ricollocazione”, ha detto il sindacalista. Durante l’incontro di Roma sarebbe stata “confermata la presenza di un nuovo investitore, di un progetto” per lo stabilimento. La cassa integrazione permetterà di superare la procedura di mobilità, che sarebbe stata altrimenti avviata, per i circa 240 dipendenti dell’Omsa di Faenza, quasi tutte donne.
A raccontarlo è anche il sindaco di Faenza, Giovanni Maplezzi. “Esco ora dal Ministero del Lavoro. Dopo tre ore di riunione, abbiamo ottenuto la concessione di 6 mesi di Cassa Integrazione in deroga, con scadenza al 15 settembre. Questa concessione è motivata e giustificata dall’esistenza di un progetto di riconversione industriale, in corso di definizione, che richiede ulteriore tempo per poterlo concretizzare. Questi 6 mesi saranno fondamentali per attuare il percorso che vede l’insediamento nel sito di via Pana di un’impresa del settore legno-arredo, con assunzione di almeno 120 dipendenti ex Omsa. Per gli altri dipendenti dovranno essere trovate ulteriori opportunità occupazionali. In particolare, si è dato conto di un impegno assunto dalla società che sta commercializzando gli spazi commerciali nel futuro outlet “Le Perle”, di selezionare fino a 120 dipendenti ex OMSA. Le parti si rincontreranno presso il Ministero per lo Sviluppo Economico entro il prossimo 9 marzo, per verificare l’ipotesi di reindustrializzazione presentata dall’ipotizzato acquirente. Oggi è una buona giornata”.
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