Secondo le testimonianze degli alunni, la maestra li percuoteva in varie parti del corpo e li strattonava così violentemente da far sbattere loro la testa sul banco o per terra. Accadeva in un piccolo centro della provincia di Rovigo.
di Silvio Foini
La Polizia ha arrestato una donna di 48 anni, insegnante di scuola primaria, per il reato di maltrattamenti verso alcuni alunni. Le indagini, svolte dalla Squadra Mobile, hanno avuto inizio lo scorso mese di maggio in seguito ai comportamenti violenti e aggressivi dell'insegnante nei confronti di minori che, terrorizzati, non volevano più nemmeno andare a scuola. Questo episodio la dice lunga sullo stato in cui versa la nostra scuola. Sono molti infatti gli insegnanti frustrati, vuoi per motivi professionali vuoi per personali disagi, e questa condizione va a riverberarsi sulla qualità dell’insegnamento. Occorre una vigilanza molto attenta da parte delle direzioni didattiche sull’operato del personale docente.
Purtroppo sono balzati alle cronache altri comportamenti anomali degli insegnanti sia nelle scuole primarie che negli asili nido. Chi ha scelto la professione dell’insegnamento dovrebbe in prima istanza essere ben conscio che lavora su persone ancora in piena formazione della personalità e che impartire metodiche di violenza le renderà, in un futuro non lontano, aspiranti bulli. Occorre pazienza e soprattutto dolcezza. Il bambino nasce buono e tale deve rimanere, senza venire deviato nel proprio percorso formativo.
di Silvio Foini
La Polizia ha arrestato una donna di 48 anni, insegnante di scuola primaria, per il reato di maltrattamenti verso alcuni alunni. Le indagini, svolte dalla Squadra Mobile, hanno avuto inizio lo scorso mese di maggio in seguito ai comportamenti violenti e aggressivi dell'insegnante nei confronti di minori che, terrorizzati, non volevano più nemmeno andare a scuola. Questo episodio la dice lunga sullo stato in cui versa la nostra scuola. Sono molti infatti gli insegnanti frustrati, vuoi per motivi professionali vuoi per personali disagi, e questa condizione va a riverberarsi sulla qualità dell’insegnamento. Occorre una vigilanza molto attenta da parte delle direzioni didattiche sull’operato del personale docente.
Purtroppo sono balzati alle cronache altri comportamenti anomali degli insegnanti sia nelle scuole primarie che negli asili nido. Chi ha scelto la professione dell’insegnamento dovrebbe in prima istanza essere ben conscio che lavora su persone ancora in piena formazione della personalità e che impartire metodiche di violenza le renderà, in un futuro non lontano, aspiranti bulli. Occorre pazienza e soprattutto dolcezza. Il bambino nasce buono e tale deve rimanere, senza venire deviato nel proprio percorso formativo.
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Sono presenti 3 commenti
I cattivi soggetti si trovano in tutte le categorie. In questa, quando ci sono fanno danni spesso irreparabili.
Come sempre sono d'accordo con quanto scritto sopra, lavorare con i bambini vuol dire armarsi di tanta dolcezza, comprensione e attitudine a un lavoro che è "missione", anche qui da un po' di tempo a questa parte si scoprono atteggiamenti tutt'altro che consoni alla figura dell'insegnante, bisogna ascoltare i bambini, non sottovalutare le loro parole e indagare subito. Certi atteggiamenti,per me impensabili, mi fanno star male..
I nostri bambini sono il futuro del mondo. Gesù disse "Lasciate che i bambini vengano a me..."
Quanto amore in queste parole. I maestri dovrebbero saperlo. Chi alza le mani contro di loro si vergogni
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