Violento bombardamento condotto stamattina dalle forze del regime siriano contro la città ribelle di Homs, nel centro della Siria. L'offensiva è scattata intorno alle 6 del mattino ora locale, le 5 in Italia.
"Almeno 12 civili sono morti nel martirio e decine sono rimasti feriti nel bombardamento che ha colpito i quartieri di Khaldiyé, Baba Amro, Inshaat e Bab Sbaa dall'alba". Lo riferisce in un comunicato l'Osservatorio siriano dei diritti dell'uomo (Sohr). Homs è uno dei bastioni della rivolta contro il regime di Bashar al-Assad nel centro della Siria. Dopo gli ultimi bombardamenti sui quartieri di Baba Amro e Inshaat, l'opposizione siriana parla a ragione di «massacro». Le tv arabe hanno mostrato immagini in diretta dalla città con colonne di fumo che si levano in cielo. Nella notte tra venerdì e sabato erano già stati uccisi a Homs oltre 230 civili dall'esercito di Assad.
Un fotoreporter europeo, che si trova sul posto, ha riferito stamattina all'Ansa che gli alleati del governo sparano in modo indiscriminato. "Ci sono almeno 15 feriti, gravi, che non possono essere soccorsi perché non si può fuggire. Sparano a caso, siamo rintanati al centro di un edificio'' ha raccontato il reporter.
Secondo il gruppo dei Comitati locali di coordinamento (Lcc), i nuovi bombardamenti sono cominciati dopo le 6 (ora locale, le 5 in Italia). Gli attivisti dei Comitati hanno detto che c'è un«grande numero di vittime» tra morti e feriti: “Questo è il più violento bombardamento su Baba Amro dall'inizio della rivolta“. Il Consiglio nazionale siriano (Cns), il più importante movimento dell'opposizione siriana, ha detto a sua volta che il regime aveva dispiegato carri armati ed esercito attorno ad Homs per una «offensiva di grande portata» e ha chiesto ”alla comunità internazionale, alle organizzazioni internazionali e ai media di agire rapidamente per impedire un nuovo massacro in questa città martoriata”.
"Almeno 12 civili sono morti nel martirio e decine sono rimasti feriti nel bombardamento che ha colpito i quartieri di Khaldiyé, Baba Amro, Inshaat e Bab Sbaa dall'alba". Lo riferisce in un comunicato l'Osservatorio siriano dei diritti dell'uomo (Sohr). Homs è uno dei bastioni della rivolta contro il regime di Bashar al-Assad nel centro della Siria. Dopo gli ultimi bombardamenti sui quartieri di Baba Amro e Inshaat, l'opposizione siriana parla a ragione di «massacro». Le tv arabe hanno mostrato immagini in diretta dalla città con colonne di fumo che si levano in cielo. Nella notte tra venerdì e sabato erano già stati uccisi a Homs oltre 230 civili dall'esercito di Assad.
Un fotoreporter europeo, che si trova sul posto, ha riferito stamattina all'Ansa che gli alleati del governo sparano in modo indiscriminato. "Ci sono almeno 15 feriti, gravi, che non possono essere soccorsi perché non si può fuggire. Sparano a caso, siamo rintanati al centro di un edificio'' ha raccontato il reporter.
Secondo il gruppo dei Comitati locali di coordinamento (Lcc), i nuovi bombardamenti sono cominciati dopo le 6 (ora locale, le 5 in Italia). Gli attivisti dei Comitati hanno detto che c'è un«grande numero di vittime» tra morti e feriti: “Questo è il più violento bombardamento su Baba Amro dall'inizio della rivolta“. Il Consiglio nazionale siriano (Cns), il più importante movimento dell'opposizione siriana, ha detto a sua volta che il regime aveva dispiegato carri armati ed esercito attorno ad Homs per una «offensiva di grande portata» e ha chiesto ”alla comunità internazionale, alle organizzazioni internazionali e ai media di agire rapidamente per impedire un nuovo massacro in questa città martoriata”.
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