Oggi ha inizio a Genova la XVII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia. Oltre 500 familiari saranno presenti all’edizione “Genova Porta d’Europa”. Don Luigi Ciotti: “Scuotere le coscienze per riaffermare con forza il primato della legalità”.
di Benedetta Biasci
Oggi è una giornata importante per l’Italia, una giornata dedicata alla memoria e all’impegno di chi, a scapito della propria vita, ha lottato contro quel male che attanaglia il nostro Paese ormai da troppo tempo, la mafia. L’evento è stato anticipato ad oggi, modificando la data tradizionale del 21 marzo, primo giorno di primavera, per permettere una più ampia partecipazione. Si prevede infatti un’ampia presenza di giovani, di studenti e di famiglie: un fatto questo indubbiamente significativo, che dimostra quanto il tema della legalità sia fortemente sentito dalle parti sociali. La giornata è stata organizzata dall’associazione Libera, un’organizzazione creata nel 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Da anni Libera rappresenta per i familiari delle vittime un’occasione di incontro, un luogo dove poter ricercare una giustizia vera e profonda, trasformando il dolore in speranza, impegno concreto e in azioni di pace.
Come nasce l’idea di istituire una Giornata in ricordo alle vittime della mafia? Don Luigi Ciotti, Presidente di Libera, spiega nel sito ufficiale dell’associazione (www.libera.it): “Questa giornata è nata a Palermo anni fa, per ricordare la strage di Capaci. Si parlava sempre della morte di Falcone e degli uomini della sua scorta. Le mamme delle vittime mi dissero 'Perché non pronunciate anche il nome dei nostri figli?' e da quelle parole comprendemmo quanto fosse importante per un familiare sentire il nome della persona cara e quanto sia un diritto inalienabile quello al nome. Per questo leggiamo a voce alta tutti i nomi delle vittime, perché abbiamo il dovere di trasmettere la loro memoria”.
Ed oggi Genova, ospitando la XVII edizione, si è trasformata nel capoluogo dell’antimafia. Don Ciotti dichiara: “Abbiamo scelto il capoluogo ligure per diversi motivi, innanzitutto per dare un segno di stima verso quanti si adoperano contro le mafie in questo territorio e poi per porre attenzione sulle infiltrazioni mafiose che, purtroppo, ci sono anche in questa regione. Dopo l'alluvione tuttavia eravamo indecisi se venire o meno a Genova, ma abbiamo scelto di proseguire il cammino intrapreso, ricordando anche le vittime del nubifragio che ha colpito la città”.
Una manifestazione significativa, che lo stesso don Ciotti ha definito un “atto d’amore”. Non possiamo dimenticare infatti le migliaia di persone che hanno perso la loro vita a causa della mafia: si parla di più di 5000 vittime. Ed è per questo motivo che l’attività di Libera è molto importante per l’intero Paese, perché tramite le varie manifestazioni e i diversi eventi essa fa sì che i cittadini acquisiscano maggiori informazioni e divengano così consapevoli di quanto è accaduto e di quanto, purtroppo sta ancora accadendo… Perché la mafia esiste ancora!
di Benedetta Biasci
Oggi è una giornata importante per l’Italia, una giornata dedicata alla memoria e all’impegno di chi, a scapito della propria vita, ha lottato contro quel male che attanaglia il nostro Paese ormai da troppo tempo, la mafia. L’evento è stato anticipato ad oggi, modificando la data tradizionale del 21 marzo, primo giorno di primavera, per permettere una più ampia partecipazione. Si prevede infatti un’ampia presenza di giovani, di studenti e di famiglie: un fatto questo indubbiamente significativo, che dimostra quanto il tema della legalità sia fortemente sentito dalle parti sociali. La giornata è stata organizzata dall’associazione Libera, un’organizzazione creata nel 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Da anni Libera rappresenta per i familiari delle vittime un’occasione di incontro, un luogo dove poter ricercare una giustizia vera e profonda, trasformando il dolore in speranza, impegno concreto e in azioni di pace.
Come nasce l’idea di istituire una Giornata in ricordo alle vittime della mafia? Don Luigi Ciotti, Presidente di Libera, spiega nel sito ufficiale dell’associazione (www.libera.it): “Questa giornata è nata a Palermo anni fa, per ricordare la strage di Capaci. Si parlava sempre della morte di Falcone e degli uomini della sua scorta. Le mamme delle vittime mi dissero 'Perché non pronunciate anche il nome dei nostri figli?' e da quelle parole comprendemmo quanto fosse importante per un familiare sentire il nome della persona cara e quanto sia un diritto inalienabile quello al nome. Per questo leggiamo a voce alta tutti i nomi delle vittime, perché abbiamo il dovere di trasmettere la loro memoria”.
Ed oggi Genova, ospitando la XVII edizione, si è trasformata nel capoluogo dell’antimafia. Don Ciotti dichiara: “Abbiamo scelto il capoluogo ligure per diversi motivi, innanzitutto per dare un segno di stima verso quanti si adoperano contro le mafie in questo territorio e poi per porre attenzione sulle infiltrazioni mafiose che, purtroppo, ci sono anche in questa regione. Dopo l'alluvione tuttavia eravamo indecisi se venire o meno a Genova, ma abbiamo scelto di proseguire il cammino intrapreso, ricordando anche le vittime del nubifragio che ha colpito la città”.
Una manifestazione significativa, che lo stesso don Ciotti ha definito un “atto d’amore”. Non possiamo dimenticare infatti le migliaia di persone che hanno perso la loro vita a causa della mafia: si parla di più di 5000 vittime. Ed è per questo motivo che l’attività di Libera è molto importante per l’intero Paese, perché tramite le varie manifestazioni e i diversi eventi essa fa sì che i cittadini acquisiscano maggiori informazioni e divengano così consapevoli di quanto è accaduto e di quanto, purtroppo sta ancora accadendo… Perché la mafia esiste ancora!
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