domenica, marzo 04, 2012
Continua ad aumentare la povertà in Nigeria, dove quasi cento milioni di persone vivono con meno di un dollaro (0,75 euro) al giorno.

Radio Vaticana - I nigeriani che vivono in condizioni di povertà assoluta - che sono cioè in grado di soddisfare solo i bisogni più basilari di alimentazione, vestiario e di un riparo - sono aumentati fino al 60,9% nel 2010, rispetto al 54,7% del 2004. L’economia del Paese è in crescita, ma aumenta anche la povertà nonostante le riserve che rendono la Nigeria il principale produttore di petrolio del continente. In Nigeria – riporta l’agenzia Fides – la corruzione è molto comune e i politici, invece di concentrarsi sullo sviluppo di infrastrutture e sulla creazione di posti di lavoro per la popolazione, si sono dedicati per decenni a ricavare denaro dall’esportazione del petrolio, di cui si vendono più di due milioni di barili al giorno. Nonostante sia al settimo posto nel mondo per riserve di gas, che potrebbero essere utilizzate per produrre energia, il Paese genera elettricità sufficiente per una città europea di media grandezza. Oltre la metà dei suoi 160 milioni di abitanti vivono senza luce, mentre gli altri dipendono da costosi generatori alimentati a diesel, prodotto controllato da un piccolo gruppo di importatori. Secondo i dati dell’Ufficio nazionale di statistica, il nordest e il nordovest del Paese sono le regioni più povere, mentre il sudovest, dove si trova Lagos, registra tassi di povertà più bassi. (E. B.)

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