La risposta della Fraternità San Pio X al documento teologico consegnato dalla Sede Apostolica “non è sufficiente a superare i problemi dottrinali che sono alla base della frattura” con la Santa Sede. Lo ha comunicato il prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede e presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, cardinale William Levada, al superiore generale della Fraternità, Bernard Fellay, in un colloquio svoltosi ieri mattina in Vaticano e durato oltre due ore.
Radio Vaticana - Il documento, un Preambolo Dottrinale accompagnato da una Nota preliminare, consegnato dal cardinale Levada a mons. Fellay durante l’incontro del 14 settembre scorso quale base fondamentale per raggiungere la piena riconciliazione, enuncia – riferisce un comunicato vaticano - “alcuni principi dottrinali e criteri di interpretazione della dottrina cattolica, necessari per garantire la fedeltà al Magistero della Chiesa e il sentire cum Ecclesia”. La risposta della Fraternità Sacerdotale San Pio X, pervenuta nel gennaio 2012, “è stata sottoposta all’esame della Congregazione per la Dottrina della Fede e successivamente al giudizio del Santo Padre” e, in ottemperanza alla sua decisione, con una lettera consegnata ieri, si è comunicato a mons. Fellay la valutazione della sua risposta.
“Al termine dell’odierno incontro, guidato dalla preoccupazione di evitare una rottura ecclesiale dalle conseguenze dolorose e incalcolabili”, si è rivolto l’invito a mons. Fellay di voler chiarificare entro un mese la sua posizione “al fine – conclude il comunicato - di poter giungere alla ricomposizione della frattura esistente, come auspicato da Papa Benedetto XVI”.
Radio Vaticana - Il documento, un Preambolo Dottrinale accompagnato da una Nota preliminare, consegnato dal cardinale Levada a mons. Fellay durante l’incontro del 14 settembre scorso quale base fondamentale per raggiungere la piena riconciliazione, enuncia – riferisce un comunicato vaticano - “alcuni principi dottrinali e criteri di interpretazione della dottrina cattolica, necessari per garantire la fedeltà al Magistero della Chiesa e il sentire cum Ecclesia”. La risposta della Fraternità Sacerdotale San Pio X, pervenuta nel gennaio 2012, “è stata sottoposta all’esame della Congregazione per la Dottrina della Fede e successivamente al giudizio del Santo Padre” e, in ottemperanza alla sua decisione, con una lettera consegnata ieri, si è comunicato a mons. Fellay la valutazione della sua risposta.
“Al termine dell’odierno incontro, guidato dalla preoccupazione di evitare una rottura ecclesiale dalle conseguenze dolorose e incalcolabili”, si è rivolto l’invito a mons. Fellay di voler chiarificare entro un mese la sua posizione “al fine – conclude il comunicato - di poter giungere alla ricomposizione della frattura esistente, come auspicato da Papa Benedetto XVI”.
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