La primavera sta per arrivare anche negli Usa, ma secondo molti l'inverno non è mai davvero arrivato e gli americani passeranno direttamente all'estate, che potrebbe essere torrida.
GreenReport - E a leggere il rapporto "State of the Climate" del National climatic data center della National oceanic and atmospheric administration (Ncdc/Noaa) sembrano aver ragione: temperature invernali più calde della media (tra le 10 più alte mai registrate e le più alte dal 2000) ci sono state in 27 Stati delle Northern Plains, Midwest, Southeast e Northeast. Solo il New Mexico ha avuto temperature invernali al di sotto della media del XX secolo. La siccità ha colpito soprattutto gli Stati occidentali: in California c'è stato il secondo inverno più secco mai registrato, con precipitazioni di ben 7,82 pollici sotto la media. Il Montana ha avuto l'ottavo inverno più secco della sua storia ed Oregon ed Idaho hanno avuto dati all'interno della top ten della siccità. Condizioni di siccità superiori alla media erano presenti anche in tutte le Northern Plains e nel Southeast e Northeast. Precipitazioni superiori alla media si sono verificati negli Stati Uniti centrali, dalla Valle dell'Ohio e nelle pianure meridionali.
La più grande nevicata negli Usa è avvenuta nell'ottobre 2011 e sembrava annunciare un inverno "bianco", invece durante la stagione invernale 2011-2012 le nevicate sono state scarse in molte aree. Secondo i dati del Rutgers Global Snow Lab, la copertura nevosa durante l'inverno «E' stata di circa 237.000 miglia quadrate al di sotto della media 1981-2010» la meno estesa copertura invernale nei 46 anni da quando sono disponibili i dati satellitari. Il manto nevoso è stata particolarmente scarso in alcune aree occidentali: in parti della California, Nevada, Arizona è stato meno della metà della media.
Secondo il Climate extremes index della Noaa, che registra il 10% più basso ed il 10% più alto degli estremi di temperature, precipitazioni, siccità e cicloni tropicali, l'inverno 2011/2012 è stato il nono per valori più alti in 102 anni di dati raccolti, quasi un terzo degli Usa è stato interessato da eventi climatici estremi. I valori elevati sono in gran parte dovuti agli estremi di caldo delle temperature massime e minime giornaliere nel Northeast, Upper Midwest ed Ohio Valley.
In Alaska, nonostante un gennaio particolarmente freddo con temperature medie di 1,4 gradi Fahrenheit sotto la media (il 35esimo inverno più freddo nei 94 anni in cui sono disponibili dati), il caldo superiore alla media a dicembre e febbraio ha bilanciato le temperature, portandole più vicino alla media a lungo termine.
Nel mese di febbraio, gli Usa hanno avuto una temperatura media nazionale di 38,3° F, cioè 3,6 gradi F sopra la media, si è trattato del 17esimo inverno più caldo mai registrato. A febbraio temperature molto superiori alla media ci sono state in tutta la regione dei Grandi Laghi, nel Mid-Atlantic e nel Northeast. La media della temperatura nel Massachusetts è stata come quella del febbraio 1998, il più caldo mai registrato, 7,9° F sopra la media. In 12 Stati Usa a febbraio le temperature sono tra le 10 più calde mai registrate.
Il livello medio nazionale delle precipitazioni di febbraio è in calo: 0,25 pollici sotto della media e a lungo termine 2,02 pollici. Condizioni di estesa e grave siccità sono presenti in tutto il West, Southeast e Midwest. La siccità colpisce particolarmente gli Stati di New York, Vermont, New Hampshire, Massachusetts, Connecticut, Rhode Island, New Jersey, tutti a febbraio con siccità classificate nella "top ten". Invece South Dakota, Nebraska, Kansas e Louisiana hanno avuto precipitazione classificabili come il febbraio tra i 10 più piovosi della storia. Secondo l‘US Drought Monitor al 28 febbraio, circa il 39% dei "contiguous United States" (Gli Usa senza Alaska ed Hawaii) «Stava vivendo condizioni di siccità, un lieve aumento rispetto all'inizio del mese». Però l'area "D4", dove la siccità è più grave o eccezionale, si è ridotta dal 3,2% al 2,5%. Le condizioni di siccità migliorano nelle pianure meridionali dove ci sono state precipitazioni superiori alla media per diversi mesi. Invece le condizioni di siccità peggiorano in tutto il Southeast ed il West che sono più secchi rispetto alla media.
La neve al 28 febbraio ricopriva circa un milione di miglia quadrate dei "contiguous United States", 139.200 miglia quadrate sotto la media 1981-2010. La minore copertura nevosa si è avuta nonostante che numerose tempeste invernali di grandi dimensioni abbiano colpito le Montagne Rocciose e le pianure del Nord.
Secondo i dati preliminari dello Storm prediction center della Noaa «Ci sono state 57 segnalazioni di tornado nel mese di febbraio, quasi il doppio del numero medio di cicloni per il mese». La maggior parte dei tornado ci sono stati il 28 ed il 29 febbraio, quando un forte sistema temporalesco ha prodotto diversi forti tornado dal Nebraska al Tennessee, causando circa 13 vittime.
GreenReport - E a leggere il rapporto "State of the Climate" del National climatic data center della National oceanic and atmospheric administration (Ncdc/Noaa) sembrano aver ragione: temperature invernali più calde della media (tra le 10 più alte mai registrate e le più alte dal 2000) ci sono state in 27 Stati delle Northern Plains, Midwest, Southeast e Northeast. Solo il New Mexico ha avuto temperature invernali al di sotto della media del XX secolo. La siccità ha colpito soprattutto gli Stati occidentali: in California c'è stato il secondo inverno più secco mai registrato, con precipitazioni di ben 7,82 pollici sotto la media. Il Montana ha avuto l'ottavo inverno più secco della sua storia ed Oregon ed Idaho hanno avuto dati all'interno della top ten della siccità. Condizioni di siccità superiori alla media erano presenti anche in tutte le Northern Plains e nel Southeast e Northeast. Precipitazioni superiori alla media si sono verificati negli Stati Uniti centrali, dalla Valle dell'Ohio e nelle pianure meridionali.
La più grande nevicata negli Usa è avvenuta nell'ottobre 2011 e sembrava annunciare un inverno "bianco", invece durante la stagione invernale 2011-2012 le nevicate sono state scarse in molte aree. Secondo i dati del Rutgers Global Snow Lab, la copertura nevosa durante l'inverno «E' stata di circa 237.000 miglia quadrate al di sotto della media 1981-2010» la meno estesa copertura invernale nei 46 anni da quando sono disponibili i dati satellitari. Il manto nevoso è stata particolarmente scarso in alcune aree occidentali: in parti della California, Nevada, Arizona è stato meno della metà della media.
Secondo il Climate extremes index della Noaa, che registra il 10% più basso ed il 10% più alto degli estremi di temperature, precipitazioni, siccità e cicloni tropicali, l'inverno 2011/2012 è stato il nono per valori più alti in 102 anni di dati raccolti, quasi un terzo degli Usa è stato interessato da eventi climatici estremi. I valori elevati sono in gran parte dovuti agli estremi di caldo delle temperature massime e minime giornaliere nel Northeast, Upper Midwest ed Ohio Valley.
In Alaska, nonostante un gennaio particolarmente freddo con temperature medie di 1,4 gradi Fahrenheit sotto la media (il 35esimo inverno più freddo nei 94 anni in cui sono disponibili dati), il caldo superiore alla media a dicembre e febbraio ha bilanciato le temperature, portandole più vicino alla media a lungo termine.
Nel mese di febbraio, gli Usa hanno avuto una temperatura media nazionale di 38,3° F, cioè 3,6 gradi F sopra la media, si è trattato del 17esimo inverno più caldo mai registrato. A febbraio temperature molto superiori alla media ci sono state in tutta la regione dei Grandi Laghi, nel Mid-Atlantic e nel Northeast. La media della temperatura nel Massachusetts è stata come quella del febbraio 1998, il più caldo mai registrato, 7,9° F sopra la media. In 12 Stati Usa a febbraio le temperature sono tra le 10 più calde mai registrate.
Il livello medio nazionale delle precipitazioni di febbraio è in calo: 0,25 pollici sotto della media e a lungo termine 2,02 pollici. Condizioni di estesa e grave siccità sono presenti in tutto il West, Southeast e Midwest. La siccità colpisce particolarmente gli Stati di New York, Vermont, New Hampshire, Massachusetts, Connecticut, Rhode Island, New Jersey, tutti a febbraio con siccità classificate nella "top ten". Invece South Dakota, Nebraska, Kansas e Louisiana hanno avuto precipitazione classificabili come il febbraio tra i 10 più piovosi della storia. Secondo l‘US Drought Monitor al 28 febbraio, circa il 39% dei "contiguous United States" (Gli Usa senza Alaska ed Hawaii) «Stava vivendo condizioni di siccità, un lieve aumento rispetto all'inizio del mese». Però l'area "D4", dove la siccità è più grave o eccezionale, si è ridotta dal 3,2% al 2,5%. Le condizioni di siccità migliorano nelle pianure meridionali dove ci sono state precipitazioni superiori alla media per diversi mesi. Invece le condizioni di siccità peggiorano in tutto il Southeast ed il West che sono più secchi rispetto alla media.
La neve al 28 febbraio ricopriva circa un milione di miglia quadrate dei "contiguous United States", 139.200 miglia quadrate sotto la media 1981-2010. La minore copertura nevosa si è avuta nonostante che numerose tempeste invernali di grandi dimensioni abbiano colpito le Montagne Rocciose e le pianure del Nord.
Secondo i dati preliminari dello Storm prediction center della Noaa «Ci sono state 57 segnalazioni di tornado nel mese di febbraio, quasi il doppio del numero medio di cicloni per il mese». La maggior parte dei tornado ci sono stati il 28 ed il 29 febbraio, quando un forte sistema temporalesco ha prodotto diversi forti tornado dal Nebraska al Tennessee, causando circa 13 vittime.
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