lunedì, aprile 30, 2012
La casa della Tenerezza è una “famiglia di famiglie”, una comunità che si impegna ad aiutare le coppie, sia giovani che in difficoltà, a leggere e valutare la vita con gli occhi della carità evangelica

di Claudia Zichi

La CdT si costituisce come centro di spiritualità coniugale, di pastorale familiare e di riflessione cristiana, attraverso l’attivazione di opportune iniziative, in una forma di servizio ecclesiale il più possibile umile e disinteressato. La Comunità in questo momento è formata da un presbitero, nove coppie con 28 figli e due consacrate laiche. Ciascuna coppia o singolo è autonomo, anche economicamente, ma si impegna a contribuire alla vita e alle attività della Casa con il 10% del proprio stipendio e la disponibilità al servizio del Centro.

La comunità vuole mettersi a disposizione di quanti hanno bisogno di forza e sostegno durante un percorso tanto impegnativo come quello della vita coniugale. In un "Libro di Vita" sono delineate le linee-guida del carisma e della spiritualità della Casa. Sono anche previsti due incontri settimanali, uno di studio e uno di preghiera, un ritiro mensile e diverse convivenze spirituali di più giorni lungo tutto l'anno.

Il metodo sostenuto dalla comunità è la “lectio divina”, una continua assimilazione della parola di Dio. L’obiettivo principale è addentrarsi nel profondo essere di ognuno in un clima di orazione rinnovatrice. Anche la celebrazione della divina liturgia gioca un ruolo fondamentale: essa celebra, nel suo insieme, la storia della salvezza della Chiesa di oggi ed è memoria del suo centro, il mistero pasquale di Cristo. Nel mistero della celebrazione, lo Spirito Santo è pedagogo del popolo di Dio e l'artefice di quelle "meraviglie salvifiche" che sono i Sacramenti della fede.

Un’altra componente fondante della comunità è l'impegno lavorativo. All'interno della casa e/o al di fuori, il lavoro è vissuto in un clima di costante spiritualità, in armonia con la vita di preghiera della comunità. L'invocazione del Nome di Gesù, fonte di costante e profonda gioia nel cuore, è intesa come forma di responsabilità comunitaria e collaborazione all'avvento del Regno. Guardando all'icona della Santa Famiglia, ogni membro della Casa si impegna a realizzare in se stesso una reale unità di vita tra contemplazione orante, ascolto credente e operatività amante, secondo il principio benedettino dell'ora, lege et labora.

Un ambito specifico del servizio sacerdotale offerto dalla CdT riguarda l'accompagnamento delle coppie e delle famiglie e, in particolare, dei coniugi in difficoltà, degli sposi in situazione irregolare, dei separati e dei risposati, dei genitori soli e dei loro figli. Non può infine essere tralasciato il momento dell’investigazione teologica. Quest’ultima è realizzata attraverso l'attivazione di incontri e/o seminari di studio sulla teologia del matrimonio e della famiglia, e la conseguente pubblicazione dei risultati più significativi, sia a livello divulgativo che scientifico.

Nel suo complesso la comunità vuole diffondere un senso forte di tenerezza, con l’intento di stimolare la “capacità degli sposi di vivere relazioni positive, di simpatia e empatia, accogliendosi, donandosi e condividendo il proprio cammino, in un ri-innamorarsi sempre nuovo". In questa prospettiva la "Casa di tenerezza" auspica a divenire presto una "scuola di tenerezza".

Sono presenti 4 commenti

Anonimo ha detto...

Potrebbe essere un modello valido di condivisione cristiana tra famiglie da sviluppare nel futuro. Infatti, il problema o, se vogliamo, la difficoltà più grande delle famiglie cristiane ai nostri giorni è quella di non riuscire a conciliare vita domestica e fede. Eppure la famiglia ha una naturale vocazione ad essere una piccola chiesa domestica. Una domanda mi pongo, come penso altri lettori, leggendo l'articolo: dove ha sede questa Casa della tenerezza?

Anonimo ha detto...

nel cuore di un uomo e della sua donna.

Anonimo ha detto...

Il Centro Familiare Casa della Tenerezza si trova in Via S. Galigano, 10 a Perugia
www.casadellatenerezza.it

Anonimo ha detto...

Un modo concreto per aiutare chi si ama a non perdersi

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