venerdì, aprile 06, 2012
Circa diecimila persone hanno partecipato questa notte alla fiaccolata che ha precorso le strade dell’Aquila per convogliare in Piazza Duomo, per commemorare le 309 vittime del terremoto che il 6 aprile 2009, alle 3:32, distrusse il capoluogo abruzzese e 56 paesi limitrofi.

E-ilmensile - Presente anche il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca. Il silenzio è stato infranto da 309 rintocchi della campana della chiesa delle Anime Sante, accompagnati dalla lettura dei nomi delle vittime. “Per loro, per tutti” è lo striscione che apre il corteo, lo stesso dello scorso anno. Qualche passo più indietro le bandiere neroverdi, le foto delle vittime della Casa dello Studente, i cartelli che invocano giustizia. Messaggi di solidarietà e partecipazione dalle più alte cariche dello Stato hanno accompagnato la manifestazione. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso sentimenti di “vicinanza ai familiari delle vittime e a quanti hanno subito danni”, ma non ha esitato a entrare nel vivo della polemica sui ritardi e gli sperperi che hanno condizionato una ricostruzione ancora latente. Di qui l’appello del capo dello Stato “per una sempre più proficua collaborazione tra i diversi livelli istituzionali, il mondo produttivo e le varie componenti della società civile affinché ne venga un impulso decisivo al processo di ricostruzione”. Un messaggio rilanciato anche dal sindaco: “Gli oggettivi ritardi non hanno diminuito la determinazione di portare a termine il nostro lavoro. È per questo che in questi giorni di dolore vi invito a trovare l’energia per accelerare al massimo la ricostruzione”.Anche i presidenti di Senato e Camera hanno inviato la loro partecipazione. Renato Schifani, ha ricordato “lo sgomento e il dramma di quei giorni” e ha sottolineato “il travagliato e lungo percorso della ricostruzione che deve proseguire con rinnovato slancio e determinazione”. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha scritto al prefetto Iurato: “I cittadini chiedono di sostenere con sempre maggiore incisività l’opera di ricostruzione e di rilancio. Questo appello, dignitoso e fiero, deve rappresentare una forza propulsiva per le istituzioni e la società civile affinché proseguano, con un rinnovato spirito di leale collaborazione e di coesione, a lavorare insieme. Il mio auspicio è che tale progetto, fondato su criteri di rigore, di trasparenza e di innovazione, possa finalmente riportare alla normalità L’Aquila e le altre aree”.

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