martedì, aprile 03, 2012
“Il governo sta tentennando con le nostre richieste e inoltre, sta preparando un’operazione per liberare l’ostaggio. Se all’italiano dovesse accadere qualcosa, il governo ne sarebbe pienamente responsabile”.

Misna - E' minaccioso l’ultimo messaggio audio trasmesso ieri sera ai media indiani dai sequestratori di Paolo Bosusco, rapito il 14 marzo scorso nelle foreste dell’Orissa, Stato orientale dell’India. Il capo del gruppo di ribelli maoisti che ha rivendicato il rapimento, Sabyasachi Panda, ha chiesto la liberazione di sette detenuti, tra cui sua moglie, in carcere da oltre un anno. La richiesta fa parte di un elenco di 13 rivendicazioni inoltrate al governo dell’Orissa subito dopo il rapimento di Bosisco e del connazionale Claudio Colangelo, rilasciato il 25 marzo. Alcune delle rivendicazioni sono già state accettate dalle autorità, come il divieto di accesso ai turisti di alcune aree abitate dalle popolazioni tribali.

Il governo dell’Orissa (o Odisha), è impegnato in un altro negoziato, quello per la liberazione di Jhina Hikaka, un giovane deputato locale eletto nel 2009 in rappresentanza delle minoranze. Hikaka è stato rapito il 24 marzo da un altro gruppo ribelle, il “Comitato speciale dei maoisti per l’area di frontiera Andhra-Orissa”. I sequestratori hanno dato al governo tempo fino a giovedì per soddisfare le loro rivendicazioni in cambio del rilascio dell’ostaggio.

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa