Si chiude oggi il ciclo di riflessioni con le parole di Francesco e Chiara, che ci ha accompagnato sulle pagine di Lpl per tutta la Quaresima
“Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile Signore, Dio onnipotente, misericordioso Salvatore”. Queste le parole con cui Francesco conclude le “Lodi di Dio altissimo” e anche a noi sembrano le parole adatte per chiudere questo ciclo di meditazioni quaresimali. Dopo il cammino della Quaresima, dopo l’intensità della Settimana Santa e del Triduo, ora è il momento di lasciare che siano altre le parole che giungono fino a noi: è il momento di ascoltare. Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Salomé, accorse al sepolcro, trovarono la pietra rotolata via e impaurite rimasero senza parole. Una volta entrate nel sepolcro, “videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura”. Furono subito rassicurate e al loro silenzio fecero eco le parole del giovane “Non abbiate paura! Voi cercate Gesù il Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui”.
Ora anche per noi è arrivato il momento del silenzio e dell’attesa, l’attesa della Notte Santa, di quelle ore che poi sono una vita intera in cui aspettare. Non un’attesa vuota, ma vigile come le vergini con le lanterne accese, e pronti a mettersi in cammino come le donne che all’alba si recarono al sepolcro. Un silenzio che fa spazio alla Parola, all’incontro che dà senso a tutta la nostra esistenza e che giorno dopo giorno ha dato vita anche a questa Quaresima.
Viviamo allora questo spazio e questo tempo di attesa con la speranza, che diventa certezza nella Notte Santa, di poter ascoltare anche noi le parole rivolte alle donne, “Non abbiate paura! È risorto!”, e di rispondere come Chiara: “Attirami a te, o celeste Sposo! Dietro a te correremo attratti dalla dolcezza del tuo profumo. Correrò, senza stancarmi mai, finché tu mi introduca nella tua cella inebriante. Allora la tua sinistra passerà sotto il mio capo e la tua destra mi abbraccerà deliziosamente e tu mi bacerai con il felicissimo bacio della tua bocca”. (IV Lettera di Chiara d’Assisi ad Agnese di Praga)
Per leggere tutte le riflessioni del ciclo quaresimale, cliccate sull'etichetta famiglia francescana
“Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile Signore, Dio onnipotente, misericordioso Salvatore”. Queste le parole con cui Francesco conclude le “Lodi di Dio altissimo” e anche a noi sembrano le parole adatte per chiudere questo ciclo di meditazioni quaresimali. Dopo il cammino della Quaresima, dopo l’intensità della Settimana Santa e del Triduo, ora è il momento di lasciare che siano altre le parole che giungono fino a noi: è il momento di ascoltare. Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Salomé, accorse al sepolcro, trovarono la pietra rotolata via e impaurite rimasero senza parole. Una volta entrate nel sepolcro, “videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura”. Furono subito rassicurate e al loro silenzio fecero eco le parole del giovane “Non abbiate paura! Voi cercate Gesù il Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui”.
Ora anche per noi è arrivato il momento del silenzio e dell’attesa, l’attesa della Notte Santa, di quelle ore che poi sono una vita intera in cui aspettare. Non un’attesa vuota, ma vigile come le vergini con le lanterne accese, e pronti a mettersi in cammino come le donne che all’alba si recarono al sepolcro. Un silenzio che fa spazio alla Parola, all’incontro che dà senso a tutta la nostra esistenza e che giorno dopo giorno ha dato vita anche a questa Quaresima.
Viviamo allora questo spazio e questo tempo di attesa con la speranza, che diventa certezza nella Notte Santa, di poter ascoltare anche noi le parole rivolte alle donne, “Non abbiate paura! È risorto!”, e di rispondere come Chiara: “Attirami a te, o celeste Sposo! Dietro a te correremo attratti dalla dolcezza del tuo profumo. Correrò, senza stancarmi mai, finché tu mi introduca nella tua cella inebriante. Allora la tua sinistra passerà sotto il mio capo e la tua destra mi abbraccerà deliziosamente e tu mi bacerai con il felicissimo bacio della tua bocca”. (IV Lettera di Chiara d’Assisi ad Agnese di Praga)
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