sabato, aprile 28, 2012
Ilaria Guidantoni alla scoperta in taxi della rivoluzione dei gelsomini

di Mariangela Laviano

Sophie, la protagonista del libro, è una donna di origini francesi che, ormai stanca e annoiata dalla vita europea, decide di partire per la Tunisia, paese che già ha avuto modo di conoscere in precedenza, con l’intento analizzare come e perché sia scoppiata la rivoluzione dei gelsomini. Il Vecchio Continente, assopito e così indifferente e poco attento alle realtà della sponda sud del Mediterraneo, spinge Sophie, insoddisfatta della sua stessa vita, ad intraprendere un viaggio di sola andata verso questa terra per affrontare la più importante delle sfide. In agosto, in pieno Ramadan, a pochi mesi dalle prime elezioni della Tunisia post-Ben Ali, comincia questo viaggio che la porterà a immergersi totalmente nella vita quotidiana dei tunisini, ad ascoltare nuove voci, a provare forti emozioni ma soprattutto a immedesimarsi in storie a lei del tutto sconosciute. Sophie è decisa a voler arricchire la sua vita con le esperienze individuali e collettive del popolo tunisino che, allo stremo, decide di capovolgere la sua storia, riscrivendola da capo. Proprio come farà lei con la sua storia personale: “Comunque andrà, sarà un viaggio senza ritorno”. E infatti il viaggio esteriore ed interiore intrapreso da Sophie è complementare a quello che il popolo tunisino ha compiuto durante questi ultimi decenni fino ad arrivare a una svolta, ad un cambiamento senza ritorno.

Sophie si serve dei tassisti per ripercorrere le tappe fondamentali di questo lungo percorso verso la libertà. Ottimi informatori del regime di Ben Ali, i tassisti sono stati i primi a recepire i segnali di un fermento rivoluzionario. Con loro, giorno per giorno, durante il tragitto da percorrere, Sophie intesse lunghi dialoghi in cui confronta la vecchia e la nuova Tunisia. Il taxi diventa il “non luogo”, quello in cui si può parlare di tutto senza essere ascoltati da orecchi indiscreti; in cui confidare le proprie paure, quelle vecchie ma anche quelle nuove, il futuro incerto di un popolo che dopo decenni di sudditanza si ribella. Ma durante la sua permanenza, la protagonista ha modo di intrattenersi anche con esponenti della politica e della cultura, con attivisti della rivoluzione, blogger e gente comune, come Monsieur Lofti, libraio di una delle prime librerie della Tunisia.

Sophie non è altro che l’alter ego dell’autrice, Ilaria Guidantoni, che con grande maestria utilizza questo espediente narrativo per portare il lettore a capire gli aspetti più intricati della società tunisina, pregna di forti contraddizioni ma allo stesso tempo carica di vere emozioni. L’autrice ci offre un’originale chiave di lettura degli eventi che hanno caratterizzato la rivoluzione dei Gelsomini, attraverso il taxi, prima strumento utilizzato dal regime per soffocare e neutralizzare la voglia di libertà del popolo, ora utilizzato dall’autrice per spiegare al lettore come ancora fragile e delicato sia il tentativo del popolo tunisino di dimenticare la durezza del regime e gustare la libertà conquistata.

È presente 1 commento

Anonimo ha detto...

La tunisia e' un paese che va scoperto. Personalmente ho fatto esperienze che mi hanno emozionato ed e' stato un susseguirsi di viaggi in tutte le direzioni. Dopo la caduta di Ben Ali si pensava ad un cambiamento e invece la strada della liberta' e' ancora lontana. Anch'io stanco di vivere in italia perche.........pensavo di andare a vivere in tunisia . Ma poi per questo ultimo motivo e per motivi di affetti tutto e' svanito. Sembrera strano ma anche noi adulti sognamo come i bambini.....e io continuo a sognare un sogno che mai realizzero'.....

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa