La sopravvivenza è resa durissima dal problema delle pensioni sempre più basse
di Silvio Foini
Duole dirlo ma stiamo assistendo all’ingravescenza del problema della sopravvivenza di persone che, giunte oltre i sessanta anni, dopo una vita di lavoro e sacrifici si vedono ridurre sempre più l’emolumento pensionistico, a causa dei continui tagli che sta attuando il governo. L’allungamento, applicato con varie motivazioni, all’età in cui è possibile accedere alla pensione e la sostituzione ad arte del sistema retributivo con quello contributivo hanno determinato un’ulteriore riduzione della pensione. Così capita che una persona che ha sempre condotto una vita dignitosa sacrificandosi al mantenimento della famiglia, all’istruzione dei figli e al pagamento delle tasse (spesso aumentate per far fronte alle enormi spese e malversazioni della politica), oppresso ora dalle mille bollette e dagli altri balzelli che i signori di Roma si inventano per fare cassa, se vuole mangiare deve recarsi ai mercati a frugare fra i rifiuti sperando di trovare qualcosa di ancora commestibile. Se poi, con rinunce di ogni genere, è riuscito a pagare un mutuo per dare un tetto alla propria famiglia, può anche “subire” l’ipotecata dell’immobile, perché magari non riesce a far fronte alle bollette del gas e della corrente. Tutto questo mentre i partiti godono alle sue spalle di enormi “rimborsi elettorali”, il nuovo nome dato al “finanziamento pubblico ai partiti”, eliminato per via referendaria. Non vi pare che sia troppo?
Va bene che ci hanno abituati a scandali di ogni genere, ad ogni sporca bruttura e a tutto il resto che di marcio sta sotto i nostri occhi, ma a tutto deve pur esserci un limite. Si renda vivibile la vecchiaia di chi, con il proprio lavoro, aveva permesso alla nostra nazione di stare al pari delle altre in Europa e non si costringano gli anziani a elemosinare il pane quotidiano mentre lor signori, tutti indistintamente d’ogni parte politica, girano con la Porsche e l’auto blu senza magari aver mai conosciuto la fatica del vivere quotidiano nelle officine o nei cantieri per dar da mangiare ai propri figli. Si dia corso davvero ad una azione di civiltà, senza troppi discorsi enfatici che servono solo in prossimità delle tornate elettorali: si faccia davvero pulizia e giustizia, che è giunta l’ora!
di Silvio Foini
Duole dirlo ma stiamo assistendo all’ingravescenza del problema della sopravvivenza di persone che, giunte oltre i sessanta anni, dopo una vita di lavoro e sacrifici si vedono ridurre sempre più l’emolumento pensionistico, a causa dei continui tagli che sta attuando il governo. L’allungamento, applicato con varie motivazioni, all’età in cui è possibile accedere alla pensione e la sostituzione ad arte del sistema retributivo con quello contributivo hanno determinato un’ulteriore riduzione della pensione. Così capita che una persona che ha sempre condotto una vita dignitosa sacrificandosi al mantenimento della famiglia, all’istruzione dei figli e al pagamento delle tasse (spesso aumentate per far fronte alle enormi spese e malversazioni della politica), oppresso ora dalle mille bollette e dagli altri balzelli che i signori di Roma si inventano per fare cassa, se vuole mangiare deve recarsi ai mercati a frugare fra i rifiuti sperando di trovare qualcosa di ancora commestibile. Se poi, con rinunce di ogni genere, è riuscito a pagare un mutuo per dare un tetto alla propria famiglia, può anche “subire” l’ipotecata dell’immobile, perché magari non riesce a far fronte alle bollette del gas e della corrente. Tutto questo mentre i partiti godono alle sue spalle di enormi “rimborsi elettorali”, il nuovo nome dato al “finanziamento pubblico ai partiti”, eliminato per via referendaria. Non vi pare che sia troppo?
Va bene che ci hanno abituati a scandali di ogni genere, ad ogni sporca bruttura e a tutto il resto che di marcio sta sotto i nostri occhi, ma a tutto deve pur esserci un limite. Si renda vivibile la vecchiaia di chi, con il proprio lavoro, aveva permesso alla nostra nazione di stare al pari delle altre in Europa e non si costringano gli anziani a elemosinare il pane quotidiano mentre lor signori, tutti indistintamente d’ogni parte politica, girano con la Porsche e l’auto blu senza magari aver mai conosciuto la fatica del vivere quotidiano nelle officine o nei cantieri per dar da mangiare ai propri figli. Si dia corso davvero ad una azione di civiltà, senza troppi discorsi enfatici che servono solo in prossimità delle tornate elettorali: si faccia davvero pulizia e giustizia, che è giunta l’ora!
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Sono presenti 6 commenti
La lega ha rinunciato alla ultima parte del finanziamento al partito. Non sono della lega ma stavolta gli batto le mani. Lo facessero tutti.
La voto. pensionato di 72 anni e meridionale.
certamente la Lega nord ha dimostrato di voler fare pulizia a casa sua, e il primo partito che ha chiesto scusa alla gente. Mai successo una cosa così.
Pensino i politici alla gente che non ha da mangiare. Avete fatto bene a scrivere questa cosa qui.Bravo giornale.
ma che brava la sinistra. Bersani non rinuncia alla ultima tranche del vecchio finanziamento pubblico ai partiti che, abolito con un referendum, ha glissato con la voce rimborso elettorale facendo rientrare dalla finestra quel che era uscito dalla porta. Riduce solamente. Loro si che sono per il bene del popolo! Ma va là!
Non mi sembra il caso di battere le mani a chi ci restituisce una piccola parte di ciò che negli anni ci ha tolto sbraitando, per di più, che i ladri erano a Roma.Mi pare francamente poco per decidere( in base a questo atto)di votare questa specie di partito incentrato tutto sul capo e la sua famiglia che non si possono annoverar tra santi. I partiti hanno dei costi, non è questo lo scandalo, però è necessario darsi delle regole e soprattutto vigilare con rigore. Per tutto il resto concordo con l'articolista, anche se non dobbiamo dimenticare chi e perchè siamo arrivati a questo punto. Monti prende dove è più facile, ma...potrebbe fare diversamente?
L'importante é iniziare a dare l'esempio. Del resto hanno chiesto scusa. Perchè non lo fanno tutti che ne avrebbero dovere? Ruba tu che rubo anch'io ma il ciulato sono io!
Tuuuuuutti a casa!
Ladroni romani e padani!
Per principio non accetto mai le scuse quando il danno è grosso, anche perchè non me ne faccio nulla ;quanto ne viene in tasca nostra e quanto rimane comunque nelle loro? Comodo fare ciò che si vuole tanto poi chiedo scusa e tutti mi perdonano. Io no.
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