Un sostegno politico trasversale per far decollare il mercato dell'auto elettrica in Italia. Le commissioni Trasporti e Attività produttive della Camera hanno dato il via libera ad un documento che sarà presentato in Aula a giugno, messo a punto dai relatori Deborah Bergamini (Pdl) e Marco Maggioni (Lega) a partire da tre proposte di legge di Andrea Lulli (Pd), Agostino Ghiglia (Pdl) e Giuseppe Scalera (Pdl).
GreenReport - La norma, è spiegato nel testo, é finalizzata allo sviluppo della mobilità sostenibile attraverso la creazione di una rete infrastrutturale per la ricarica dei veicoli e sostanziosi incentivi per il loro acquisto. Chi compra in Italia un auto elettrica, anche in leasing, a fronte di una rottamazione, nel 2013 avrà un contributo fino a 5 mila euro per i veicoli che producono emissioni inquinanti non superiori a 50 grammi a chilometro di CO2 e fino a 1.200 per un'emissione tra i 50 e i 95 grammi di CO2
. Un bonus che scende rispettivamente a 4 mila e mille euro nel 2014 e 3 mila e 800 euro nel 2015. Complessivamente si tratta di 420 milioni in tre anni.
Inoltre viene previsto un piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica per garantire su tutto il territorio livelli minimi di accessibilità al servizio di ricarica. Il testo entra anche nel merito delle tariffe dell'energia elettrica e gas prevedendo delle agevolazioni per incentivare il mercato. Nel documento approvato è riportato che entro un mese dall'approvazione del piano infrastrutturale, il presidente del Consiglio, su proposta del ministro dello Sviluppo economico, formula indicazioni all'Autorità per l'energia elettrica e il gas, con riguardo, alla "determinazione da parte dell'Autorità di tariffe per il consumo dell'energia elettrica di ricarica dei veicoli che incentivino l'uso di veicoli alimentati ad energia elettrica ricaricabili nella fase di start up del mercato e almeno per il primo quinquennio".
«Ora si passa alla fase emendativa e spero si proceda speditamente. Il testo è in programma in Aula per giugno e dovremmo farcela» ha commentato Lulli. Il passo è importante vedremo se in Aula sorgeranno ostacoli a questa proposta che è quanto mai opportuna dato che, come dimostrano le esperienze di altri paesi, senza un sostegno pubblico per ora questo mercato non decolla. Nel documento sono previste tra l'altro azioni di sostegno alla ricerca tecnologica sul tema che può offrire posti di lavoro altamente qualificati.
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