venerdì, maggio 25, 2012
E’ cominciato alle 21 di ieri sera, poco dopo la chiusura delle urne, e prosegue in queste ore lo spoglio delle schede delle prime elezioni presidenziali tenute in Egitto dalla caduta di Hosni Mubarak. 

Misna - Anche ieri, seconda giornata consecutiva di voto, i seggi sono rimasti aperti un’ora in più del previsto per accogliere il più ampio numero di aventi diritto, in totale circa 50 milioni, sebbene manchino ancora cifre ufficiali sull’affluenza stimata attorno al 50%. I dati preliminari che giungono dai 27 governatorati del paese confermano le previsioni di una lotta serrata tra i principali candidati. Sembra al momento profilarsi quanto anticipato dagli analisti, scrive il giornale Al Masry Al Youm, secondo i quali cinque dei 13 aspiranti alla presidenza si starebbero giocando la possibilità di andare al ballottaggio, previsto il 16 e 17 giugno: si tratta del leader dei Fratelli Musulmani, Mohammed Morsi, dell’ex primo ministro di Mubarak, Ahmed Shafiq, del candidato islamico Abdel Moneim Abul Futouh, del nasseriano Hamdin Sabbahi e dell’ex segretario della Lega Araba Amr Moussa. I Fratelli Musulmani danno già per certo il passaggio al secondo turno di Morsi, accreditato del 30,8% dei suffragi, seguito da Shafiq con il 22,3%. In attesa di conoscerne l’esito, la stampa parla di un voto “libero” e “storico” svolto nella calma e attraverso le edizioni on line segue il conteggio con frequenti aggiornamenti. Elezioni “storiche” le ha definite anche il segretario di Stato statunitense Hillary Clinton, affermando che la Casa Bianca è pronta a collaborare con il nuovo governo.

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