L'industriale era considerato un protetto dell'ex presidente e membro della "cricca di Shanghai", il gruppo di potere legato a Jiang. La sua condanna (per corruzione e appropriazione indebita di beni statali) è vista come una mossa preparatoria per il prossimo Congresso del Partito, in cui la Cina cambierà la sua leadership
AsiaNews - La Corte intermedia del popolo di Xiamen ha condannato oggi all'ergastolo Lai Changxing, uno degli uomini più ricchi e più influenti della Cina negli anni del presidente Jiang Zemin. Lai era considerato un protetto dell'ex leader comunista e ha passato gli ultimi 21 anni in esilio fra Hong Kong e Canada. La sua condanna è considerata da alcuni analisti una delle mosse preparatorie del prossimo Congresso del Partito, che in autunno darà il via alla Quinta generazione di leader cinesi. Figlio dell'ex segretario generale del Consiglio di Stato Ji Pengfeio, Lai è noto per essere uno degli artefici del passaggio della Cina dal comunismo al capitalismo di Stat.
Nel corso di circa 20 anni, ha dominato la provincia del Fujian, industrializzando la Zona economica speciale di Xiamen e accumulando miliardi di dollari. Fra le accuse che gli sono state riconosciute vi sono corruzione di pubblici ufficiali, violenza privata e appropriazione di beni pubblici. Nella sua rete di contatti vi erano Li Jizhou, Hu Ganlu, Liu Feng e Zhuang Rushun: tutti membri di alto livello del Partito.
Lai ha scelto di fuggire dalla Cina nel 1991, quando si è rifugiato a Hong Kong dopo essere stato sconfessato dai suoi protettori politici. L'allora premier Zhu Rongji, dopo l'ennesimo scandalo, dichiarò infatti che l'industriale "doveva essere fucilato in pubblico più di una volta". Nel 1999 si sposta in Canada, cui Pechino chiede per 12 anni l'estradizione. La parte finale del processo a suo carico è durata meno di tre settimane.
La sua condanna è considerata una mossa del tutto politica. All'apice del suo potere, infatti, Lai aveva rapporti molto stretti con l'allora governatore del Fujian Xi Jinping, che al prossimo Congresso del Partito dovrebbe prendere il posto dell'attuale presidente Hu Jintao. Inoltre, Lai era considerato un protetto della "cricca di Shanghai", il gruppo di potere legato all'ex presidente Jiang Zemin che ancora oggi conserva un notevole potere nell'apparato statale.
AsiaNews - La Corte intermedia del popolo di Xiamen ha condannato oggi all'ergastolo Lai Changxing, uno degli uomini più ricchi e più influenti della Cina negli anni del presidente Jiang Zemin. Lai era considerato un protetto dell'ex leader comunista e ha passato gli ultimi 21 anni in esilio fra Hong Kong e Canada. La sua condanna è considerata da alcuni analisti una delle mosse preparatorie del prossimo Congresso del Partito, che in autunno darà il via alla Quinta generazione di leader cinesi. Figlio dell'ex segretario generale del Consiglio di Stato Ji Pengfeio, Lai è noto per essere uno degli artefici del passaggio della Cina dal comunismo al capitalismo di Stat.
Nel corso di circa 20 anni, ha dominato la provincia del Fujian, industrializzando la Zona economica speciale di Xiamen e accumulando miliardi di dollari. Fra le accuse che gli sono state riconosciute vi sono corruzione di pubblici ufficiali, violenza privata e appropriazione di beni pubblici. Nella sua rete di contatti vi erano Li Jizhou, Hu Ganlu, Liu Feng e Zhuang Rushun: tutti membri di alto livello del Partito.
Lai ha scelto di fuggire dalla Cina nel 1991, quando si è rifugiato a Hong Kong dopo essere stato sconfessato dai suoi protettori politici. L'allora premier Zhu Rongji, dopo l'ennesimo scandalo, dichiarò infatti che l'industriale "doveva essere fucilato in pubblico più di una volta". Nel 1999 si sposta in Canada, cui Pechino chiede per 12 anni l'estradizione. La parte finale del processo a suo carico è durata meno di tre settimane.
La sua condanna è considerata una mossa del tutto politica. All'apice del suo potere, infatti, Lai aveva rapporti molto stretti con l'allora governatore del Fujian Xi Jinping, che al prossimo Congresso del Partito dovrebbe prendere il posto dell'attuale presidente Hu Jintao. Inoltre, Lai era considerato un protetto della "cricca di Shanghai", il gruppo di potere legato all'ex presidente Jiang Zemin che ancora oggi conserva un notevole potere nell'apparato statale.
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