Stanziati oggi 2,3 miliardi per il Mezzogiorno, 220 milioni per i giovani, 330 milioni per l’assistenza domiciliare agli anziani, 400 milioni per l’infanzia, 77 milioni per la dispersione scolastica, 50 milioni per la lotta alla povertà. E 900 milioni per le imprese.
In questa settimana si sono suicidati, per la crisi economica, altre cinque persone in tutta l'Italia. E così superiamo abbondantemente quota trenta morti dall'inizio del 2012. Lungi da noi la volontà di fare una macabra conta, vogliamo solo fotografare la realtà e parlare di queste persone che si sono tolte la vita perché piene di debiti, perché rimaste senza lavoro o perché hanno ricevuto una cartella esattoriale. Lo facciamo perché di sicuro non lo farà la loro banca o il titolare della azienda in cui lavoravano.
Vogliamo ricordare loro, la loro famiglia e i loro figli. Per quest'ultimi sarà impossibile capire il gesto drammatico dei loro padri, che magari hanno chiesto perdono su un foglio di carta. Un perdono che tutti hanno già concesso ricordando le loro storie, i loro drammi e la loro onestà. Dio, che è amore e misericordia, ha già perdonato quei morti e li conforta e li soccorre.
Intanto il governo Monti presenta il piano anti-povertà per il Sud. Gli interventi interessano imprese, giovani e anziani. Le risorse vengono dalla riprogrammazione dei fondi per il Mezzogiorno per un valore di 2,3 miliardi di euro. Per competitività e innovazione delle imprese il governo investirà circa 900 milioni di euro. L'obiettivo, si legge nel documento approvato dal Cdm, è rifocalizzare il sostegno alla crescita e migliorare la qualità della vita in Sicilia, Calabria, Puglia e Campania.
Previsti poi oltre 4,4 miliardi di euro per tagliare del 50-60% i tempi 'biblici' della giustizia civile al Sud attivando prevalentemente il processo civile telematico in tutte le otto regioni del Mezzogiorno. Nell'ambito dell'inclusione sociale, il governo ha deciso di investire 400 milioni per la cura dell'infanzia. I risultati attesi da questo intervento sono 18mila nuovi posti nido entro il 2015.
Il governo sceglie poi di puntare sui giovani e con la fase II del “Piano Azione Coesione” prevede alla voce "giovani" interventi per 220 milioni di euro mirati alla lotta alla dispersione scolastica, al no profit per i giovani del Mezzogiorno, allo sviluppo dell'autoimpiego e imprenditorialità, ad iniziative per l'apprendistato e per quella condizione giovanile dei "senza studio e senza lavoro". Sulla lotta alla dispersione scolastica nel Mezzogiorno, l'iniziativa del governo che sarà coordinata dal Ministero dell'interno orienta circa 77 milioni di euro concentrando gli interventi in oltre 100 micro-aree ad alto tasso di dispersione. Le linee d'azione prevedono sia la costruzione di piccoli impianti sportivi che la creazione di reti fra scuola ed altri soggetti pubblici. Circa 37,6 milioni, invece, saranno ritagliati per sollecitare il "No profit dei giovani nel mezzogiorno" da attivare attraverso bandi di gara per la promozione, il sostegno e il finanziamento di iniziative promosse ed attuate da enti del Terzo Settore.
Oltre 50 milioni saranno orientati invece a favore dell'apprendistato e per consentire l'uscita dalla condizione giovanile 'nè allo studio ne' al lavoro''. Il programma si prefigge di aumentare l'effettiva opportunità di accedere ad un'esperienza lavorativa per i giovani, di aumentare l'occupazione giovanile, la partecipazione dei giovani al mercato del lavoro e la consapevolezza da parte delle imprese del valore della risorsa giovani.
Il piano del governo per il Mezzogiorno prevede poi 330 milioni di euro di investimenti alla 'voce' relativa all'assistenza domiciliare integrata agli anziani per l'inclusione sociale. Tra gli obiettivi dell'intervento il miglioramento dei servizi socio-assistenziali esistenti con la creazione di nuovi, a complemento del raggiungimento del target del 3,5% al 2015 di anziani presi in carico.
Gli interventi decisi dal governo Monti pongono “l'equità in primo piano e aiutano a 'creare circuiti partecipativi di inclusione”, come sottolinea lo stesso premier in conferenza stampa. "Lavoriamo per far crescere in Italia un'economia sociale di mercato altamente competitiva. Il rigore non è certo finito, ma vogliamo dare il senso di una respirazione sociale e civile". Monti quindi spiega: "Il rigore che abbiamo chiesto al Paese non è stato un cedimento a logiche e politiche decise da altri e in altri luoghi, ma è esattamente l'opposto, cioè l'invito a condividere uno scatto di orgoglio, di assunzione di responsabilità in Italia da parte degli italiani per un futuro migliore. Ci sono molti modi nel mondo contemporaneo per diventare colonie di altri Paesi o nel sistema internazionale: noi amiamo il sistema internazionale, siamo protagonisti attivi dell'Europa, condividiamo le regole dell'Europa, ma vogliamo tenere lo stesso grado di autonomia e di decisione responsabile nel quadro europeo che hanno gli altri Paesi e che eravamo sul punto di perdere". Monti annuncia inoltre che l'Italia potrebbe presto negoziare un accordo bilaterale con la Svizzera, come quello intercorso tra Germania e Confederazione elvetica, per il rientro dei capitali.
Il premier infine annuncia che il 17 maggio visiterà la sede della Agenzia delle Entrate ed Equitalia. "Dicono che sono freddo, ma sui problemi mi accaloro - ha affermato Monti in conferenza stampa - e sulle persone che con povertà di mezzi in questa fase, ma con ricchezza di entusiasmo, questi problemi li affrontano".
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Sono presenti 8 commenti
l'elemosina la fanno gia gli italiani
al governo tocca fare piani di sviluppo
e lo deve fare trovando i soldi
queste annunciate sono il nulla fatto con niente
Sapete che vi dico? a me non dispiace affatto di questa gente (direi questi perdenti) che si suicidano e sapete perchè?? Perchè sono dei vigliacchi!!!! Lasciare mogli e figli, ma dico io c***o, non ci pensi prima di ammazzarti??? Ma piuttosto vattene all`estero, anche a pulire i cessi o a fare il cameriere (sapete quanti ne cercano in germania??) e manda i soldi alla tua famiglia! Invece di impararsi un pò d`inglese si ammazzano!
Perdenti!! Mi dispiace solo per le famiglie!
lle 21:25
Il problema dei cittadini che si suicidano e si ribellano per le tasse di EQUITALIA non è il fatto di non volere pagare tasse giuste che si pagano. Ma EQUITALIA è diventata come la mafia delle tangenti per cui quando arrivano le cartelle ti fanno impazzire e non ti danno nessun modo per uscire da questa situazione per anni ed anni. E’ un sistema come quando si fanno i prestiti alla fine ti fanno pagare 10, 100 volte in più per spese e spese amministrative, giudiziarie ecc…. ecc….. migliaia di euro rispetto alla tassa reale e spesso anche non dovuta. E’ chiaro che gli italiani esplodono nella rabbia più totale soprattutto adesso con la grave crisi economica. Stanno mandando cartelle esattoriali a tutti ma non tasse da pagare ma tasse con interessi da usurai. E’ qualcuno ancora non capisce perchè tutto sta precipitando nel paese. Se peresempio una persona è nello stato di famiglia di un genitore inizia ad arrivare la tassa dei rifiuti prima al padre poi alla mamma, poi al figlio, ecc…ecc…..agiscono senza nessun criterio e non ti fanno in nessun modo giustificare nemmeno se hai una grave invalidità al 100% ti dicono faccia ricorso e le risponderemo…………………e cosi è un continuo appello ed un continuo ricevere tasse sempre più alte anche a chi non spetta pagarle ed allora suicidi, disperazione, violenza…………ecc…..ecc…. è un continuo abuso. Pagare le tasse si è giusto ma è giusto farle pagare a chi davvero deve pagarle e nella misura giusta……………NON TANGENTI – NO USURAI CHE MANDANO CARTELLE ESATTORIALI A CHIUNQUE ECCO COSA E’ OGGI EQUITALIA. Il governo deve trovare la giusta misura nel far pagare le tasse ma ha dato a degli USURAI quale EQUITALIA la vita degli italiani anche onesti e che sopravvivono per arrivare alla terza settimana. E’ ORA DI FINIRLA CON QUESTO SISTEMA.
Si vede che stai bene, magari sei anche un evasore fiscale!
Il commento era riferito a fr2632
Fr2632 non ha peli sulla lingua, ma coglie un aspetto di verità: chi si toglie la vita, quale che sia la ragione, ha già perso e riversa il costo del suo fallimento sulla famiglia, che dovrà pagare i debiti ereditati dal defunto oltre a non poter contare sull'affetto e la presenza di un padre di famiglia. Si tratta di situazioni tragiche che dal canto mio non mi sento di giudicare, in quanto il giudizio spetta solo a Dio. Però sarebbe sbagliato anche fare del buonismo. Non mi sentirei di affermare che Dio che è amore ha già perdonato e che questi morti suicidi sono sicuramente in Paradiso. Chi muore in stato di peccato "mortale", non si salva. Questo è l'insegnamento della Chiesa. Dobbiamo sperare che queste persone, prima di morire, abbiamo avuto modo di pentirsi del loro gesto. Solo in questo caso potremmo sperare della loro salvezza!
Una volte c'era l'Esattoria comunale. Perchè si è finiti così? Invece di andare avanti andiamo sempre indietro. Comunque i funzionari di Equitalia sono lavoratori che se non fanno il loro lavoro diventano disoccupati. Non sono loro i nemici ma quelli che fanno le leggi. Non siamo più in democrazia.
sono un ex artigiano chiuso da un anno non so come sopravivere mi sono iscritto nelle liste come disoc invece dopo 20 anni di lavoro risulto essere inocupato aiuti non esistiamo esistono solo i lavor dipendenti questa e italia non voglio dirvi cosa mi resti da pensare ciao a tutti
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