mercoledì, maggio 30, 2012
Secondo fonti di stampa Usa, all’Italia costerà 17 milioni di dollari (13,7 milioni di euro) armare la propria flotta di droni, composta da sei Mq-9 Reaper in in forza al 28° Gruppo Velivoli Teleguidati del 32° Stormo di Amendola (Foggia).  

E-ilmensile - Questa, secondo l’agenzia Reuters, è la cifra che la Difesa italiana sborserà per acquistare dalle aziende militari statunitensi i kit di armamento, che comprendono software di puntamento e sgancio, piloncini alari per l’attacco degli ordigni e ovviamente questi ultimi: missili Agm-114 Hellfire (54mila euro l’uno) e bombe a guida laser Gbu-38 e Gbu-12 (rispettivamente, 28mila e 15mila euro al pezzo). La vendita di questi sistemi d’arma all’Italia, che attende a giorni il via libera del Congresso, farebbe dell’Italia il primo paese straniero – Gran Bretagna a parte – ad acquisire questa sofisticata tecnologia che – conferma a Reuters una fonte politica Usa – l’Italia vuole utilizzare sul fronte di guerra afgano.

È presente 1 commento

Anonimo ha detto...

Mi pare giusto. Intanto noi siamo pieni di soldi e anche se facciamo delle piccole spesucce che problema c'è? Sarebbe meglio difenderci da coloro che ce le impongono. Non dobbiamo difenderci mica dalla Svizzera per caso? Se gli venisse voglia di invaderci gli bombardiamo le fabbriche del Toblerone con i nostri potenti Droni! Ma vaff.....

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