giovedì, maggio 17, 2012
Il governo conferma il suo sostegno incondizionato all’Agenzia delle Entrate e ad Equitalia. Lo ha assicurato il presidente del Consiglio, Mario Monti incontrando questa mattina il Direttore dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera, i direttori centrali e regionali e i vertici di Equitalia. Monti ha anche assicurato che il governo sta lavorando per un fisco meno intrusivo. Alessandro Guarasci: ascolta

Radio Vaticana - Il premier Monti stigmatizza le intimidazioni, le aggressioni nei confronti del personale di Equitalia e, rivolgendosi a chi critica la politica di contrasto dell’evasione fiscale, chiede di fare attenzione alle parole, perché queste sono pietre e, purtroppo, nel clima difficile che sta attraversando il nostro Paese. Dunque, massimo sostegno alla lotta all’evasione, ma con fisco un fisco meno intrusivo. Sono infatti allo studio nuove norme per codificare i fallimenti individuali, quelli delle persone fisiche, e potrebbero nascere strutture ad hoc per occuparsi dei casi dei singoli contribuenti. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, aggiunge: il nostro è un lavoro ingrato ma nell’interesse di tutti. Gli imprenditori chiedono un cambio di passo nei confronti di chi in difficoltà per la crisi. Manlio D’Agostino, presidente dell’Ucid:

"Per chi non può farlo, perché oggi è stretto e non è più in condizioni di farlo, troviamo e pensiamo ad una serie di piani di rientro, e quindi pensiamo a qualcosa di meno aggressivo. Chi, invece, è un evasore totale, dev'essere perseguito per fargliele pagare".


Per il sociologo Giulio De Rita "serve recuperare un rapporto di fiducia tra fisco e contribuente":


"Ricominciare a parlare di fiscalità locale forse è un atteggiamento diverso, perché la fiscalità nazionale viene sempre vista come un esproprio: diciamo la verità. C'è una diffidenza di fondo da parte del contribuente: non vede dove finoscono i suoi soldi".


I sindacati intanto tornano a chiedere un calo della pressione fiscale.

È presente 1 commento

ciccio ha detto...

La crisi italiana

L’italia e’ sull’orlo del baratro, il signor mario monti ha l’ingrato compito di reperire i soldi che ci consentano di restare aggrappati a quel relitto in disfacimento che e’ l’euro.
Gli stessi che ci dissero che con l’entrata nell’euro ci avrebbe portato grossi vantaggi(sbagliando) oggi ci dice che se usciamo dall’euro sara’ una catastrofe….(avranno stavolta ragione?)
Purtroppo non c’e’ modo di valutare queste affermazioni col senno del poi.
Posso fare una domanda?
Ma i paesi che non hanno aderito all’euro sono combinati peggio di noi?
Una proposta:
in italia ci sono tanti paperoni con una montagna di denaro evidentemente fatto con la partecipazione dei lavoratori e pensionati .
Facciamo pagare qualche milione di euro a questi paperoni non come tasse ma come contributo di solidarieta’ per salvare l’italia. Un venti milioni di euro a testa grosso modo non intaccheranno certo il loro benessere e le loro vacanze ma alleggeriranno soltanto quella montagna di denaro che conservano per i loro posteri.
ci sono tanti atleti che guadagnano una montagna di soldi per fare cio’ che hanno sempre sognato.

Questi atleti che guadagnano cifre da capogiro si potrebbero accontentare(si fa per dire) di circa 300.000(trecentomila) euro all’anno e versare il resto come contributo salva italia considerando che sono gli italiani non ricchi che hanno permesso loro di vivere da nababbi divertendosi.
Facciamo pagare i cantanti famosi, i conduttori miliardari,gli attori e le attrici con guadagni da favola. Si otterrebbe una montagna di soldi che molto spesso prendono strade poco nobili.
I grossi centri commerciali che hanno soffocato tanti commercianti facciamoli chiudere per fare in modo che i soldi siano distribuiti a piu’ persone che poi li rimettono in circolo spendendoli e pagando le tasse.
Ma che sto dicendo, mai e poi mai si potranno costringere queste persone a mollare il succulento osso perche’ alcuni rischiano la vita ed altri alla fine della carriera diverranno cio’ che attualmente sono, cioe’ il nulla (quasi tutti non sanno piantare nemmeno un chiodo)

Ma se a questi personaggi lo stato non puo’ chiedere tanto dove deve reperire i soldi per salvarci?
Ma e’ semplice, dalla povera gente spogliandola ed affamandola. Agli operai che non rischiano la vita nel loro posto di lavoro A chi guadagna lo stretto necessario per sopravvivere ed anche a chi e’ sotto la soglia di poverta’ minacciandoli con ingiunzioni e facendo pagare montagne di interessi a chi per puro bisogno non e’ stato in grado di pagare in tempo utile.
A queste persone si puo’ anche strappare la pelle di dosso tanto loro non si lamentano e pagano anche quello che non hanno.Sono i muli che possono essere caricati di qualunque fardello, controllati nelle loro misere spese,chiamati a rispondere dei soldi che spendono(perche’ devono essere conservati per le tasse).
Un ultima domanda:
ma i disoccupati, come fanno a non morire? Ci sarebbero tanti poveri in meno.
Questo stato mi fa ricordare un cartone disney ‘’robin hood’’ con lo sheriffo di nottingham (gli uffici esattoriali) e il principe giovanni (tasse….tasse….tasse…)solo dai poveri,

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